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La sicurezza sul lavoro è un aspetto fondamentale da garantire in qualsiasi realtà aziendale. Per questo, la normativa ha, da sempre, cercato di stabilire regole chiare che potessero essere prese come punto di riferimento nell’adozione di pratiche sicure per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Le disposizioni in materia, infatti, sono state incluse nel D.Lgs.81/2008, definito anche Testo Unico Sicurezza, e sono in continuo aggiornamento.
D.Lgs. 81/2008: cosa prevede il Testo Unico Sicurezza
Il testo unico sicurezza (D.Lgs. 81/2008) riporta tutte le misure da attuare, ad ogni livello, nello svolgimento delle attività lavorative. Prevenzione, protezione, salvaguardia della salute e dell’incolumità dei lavoratori sono i temi portanti di questo decreto.
Numerosi sono anche gli interpelli atti a chiarire numerosi aspetti operativi.
È ritenuto necessario, infatti, disporre di continui aggiornamenti, di cui la versione revisionata a luglio 2023, per permettere inserimenti, verifiche e correzioni a seguito dei normali sviluppi in tema di tutela della sicurezza della salute e della sicurezza sul lavoro.
Tra le modifiche ed integrazioni che ha subito, negli ultimi tempi, vi sono:
- la disposizione preventiva per cui il medico competente dovrà essere coinvolto nella valutazione dei rischi, anche in situazioni in cui non è esplicitamente previsto l’obbligo di sorveglianza sanitaria;
- gli aggiornamenti in materia di formazione per rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza (RLS).
Formazione obbligatoria per RLS: tenere sotto controllo i rischi specifici
Il rappresentante dei lavoratori alla sicurezza (RLS) è colui a cui il datore di lavoro affida il controllo che le regole in materia di sicurezza dei lavoratori siano rispettate.
Per mezzo di questa figura si adotta il cosiddetto modello partecipativo. I lavoratori, infatti, hanno la possibilità di partecipare in maniera attiva al sistema di valutazione e prevenzione dei rischi sul posto di lavoro.
Come stabilisce il D.Lgs. 81/2008, l’RLS deve acquisire una formazione ad hoc, che riguarda i rischi specifici da tenere sotto controllo nei luoghi di lavoro dove andrà a svolgere la sua attività di sorveglianza.
Il corso da seguire deve avere una durata minima di 32 ore e deve vertere su tematiche specifiche, quali:
- Principi giuridici comunitari e nazionali;
- Legislazione generale e speciale in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
- Principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi;
- Definizione e individuazione dei fattori di rischio;
- Valutazione dei rischi;
- Individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione;
- Gli aspetti normativi dell’attività di rappresentanza dei lavoratori;
- Nozioni di tecnica della comunicazione.
L’RLS dovrà, inoltre, aggiornarsi annualmente:
- con un corso di 4 ore per le attività che occupano fino a 50 lavoratori;
- con un corso di 8 ore per le attività che impiegano più di 50 lavoratori.
Profilo di rischio e Ruoli della sicurezza: l’importanza della formazione
Un’attenta analisi dei rischi permette di individuare tutte le necessità formative da includere nel Piano di formazione aziendale.
Un lavoratore può avere la necessità di essere formato, infatti, sia per le mansioni che esegue sia per eventuali nomine che ricopre.
Per definire, elaborare, programmare e controllare la formazione a livello aziendale, secondo le effettive necessità del contesto di riferimento è disponibile Blumatica Gestione Formazione.
Il software, disponendo di una banca dati relativa ad ogni tipologia di formazione obbligatoria, dà la possibilità di determinare le specifiche di cui occuparsi, integrando, allo stesso tempo, la valutazione dei rischi.

Redattrice