Gli effetti positivi del bias della negatività nella sicurezza sul lavoro

bias della negatività
Quando stimolato dai giusti input, anche il bias della negatività, può avere impatti positivi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

Quando le informazioni negative hanno un peso maggiore rispetto a quelle positive, si è soggetti al bias della negatività.

Questo pregiudizio psicologico predispone gli individui a focalizzarsi, ed essere più reattivi, quando soggetti a stimoli negativi. Infatti, anche quando sono di eguale entità o intensità emotiva, elementi positivi o negativi non sono considerati nella stessa proporzione.

Pensieri, emozioni, interazioni o eventi spiacevoli hanno un maggiore effetto sugli stati psicologici. Le persone tenderanno anche a ricordare maggiormente eventi negativi e/o a portarne gli effetti a lungo termine, condizionando future decisioni.

Il bias della negatività ha, quindi, un forte impatto sugli individui, perché si hanno reazioni più marcate quando si è soggetti ad esperienze negative.

Bias della negatività: quando una minaccia lenisce gli stimoli

La negatività stimola l’attenzione. Diversi studi mostrano come la mente umana tenda ad impiegare più tempo ad elaborare informazioni negative.

In un esperimento (test di Stroop modificato o emotional Stroop), è stata presentata a dei partecipanti una lista di parole scritte con diversi colori. Per ogni parola, essi dovevano nominare solo il colore in cui questa era scritta, ignorandone il contenuto. 

I partecipanti impiegavano più tempo ad elaborare il colore della parola quando la parola era connessa ad una minaccia, ad esempio “pericolo”, “ferita”, “morte”, rispetto a parole neutre o con accezione positiva.

Questo dimostra come la negatività funga da fattore interferente, anche a livello inconscio.

Prestare maggiore attenzione sul posto di lavoro ha effetti positivi sulla sicurezza

Nei luoghi di lavoro occorre prestare grande attenzione alla sicurezza e a tutti i fattori di rischio. Per questo, potrebbe essere efficace cercare di sfruttare l’effetto del bias della negatività e la maggiore attenzione come conseguenza degli stimoli minacciosi. 

Incorporare storie di ‘quasi incidenti’ nelle sessioni di formazione potrebbe aiutare ad enfatizzare l’attendibilità degli avvertimenti sui possibili rischi, a cui si potrebbe incorrere. Le storie, cariche di emozioni negative, saranno elaborate con un maggior tempo di riposta e per questo ricordate meglio, rispetto alle statistiche o ai dati freddi.

Comprendere ed utilizzare in modo corretto il bias della negatività, contribuisce a creare un ambiente di lavoro più sicuro e a proteggere i lavoratori dai potenziali pericoli.

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Cynthia Fiorillo

Redattrice


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