A distanza di circa un anno dall’entrata in vigore del codice degli appalti, che annunciava l’adeguamento ai “canoni digitali” anche per i lavori pubblici, il processo di introduzione concreta dei metodi e strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, più comunemente conosciuto con l’acronimo BIMBIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”, traducibile in Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS (National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. (Building Information Modeling), inizia a muovere concretamente i primi passi.
Da un punto di vista normativo, grazie al proficuo lavoro svolto dalla Commissione Tecnica UNI 033, dal 26 Gennaio scorso sono disponibili le parti 1, 4 e 5 della UNI 11337:2017 e dal 2 Marzo anche la UNI/TR 11337-6: 2017 catalogata come linea guida per la stesura del capitolato informativo della UNI 11337-5. L’iter si concluderà con il completamento delle parti 2 e 7, il rifacimento della parte 3 e infine la nuova parte 8.
Affinché si possa parlare di cogenza, tuttavia, bisogna ancora attendere l’emanazione di nuovi decreti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; dalle prime indiscrezioni, trapela che l’obbligo inizialmente si riferirà soltanto agli appalti di importo superiore a 100 milioni di euro dal 2019 e diventerà cogente per tutti gli appalti nel 2022.
Un altro aspetto di forte interesse è quello formativo: programmi degli ordini professionali, master universitari, corsi specializzati e programmi degli istituti edili inerenti il BIMBIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”, traducibile in Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS (National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. sono, infatti, quelli che registrano maggiore partecipazione. L’esigenza formativa riguarda il potenziamento e l’adeguamento dei progettisti di oggi e di quelli futuri, ai quali è richiesto man mano un maggiore know how. I vantaggi legati all’adozione del modello BIMBIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”, traducibile in Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS (National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. sono tangibili e dimostrati tramite i casi di studio trattati nei corsi formativi e da cui si evince che la digitalizzazione del settore delle costruzioni porti necessariamente al raggiungimento di obiettivi sempre più ambìti oltre che ad un efficiente iter gestionale che parte dall’idea del progetto e accompagna l’opera durante il suo ciclo vitale.
Anche Blumatica ha iniziato questo processo innovativo tramite il software “Blumatica BIMBIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”, traducibile in Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS (National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. Computo” che consente ai progettisti di realizzare, a partire dal computo metrico estimativo, tutta la documentazione obbligatoria per il progetto definitivo e/o esecutivo (Cronoprogramma dei Lavori, Capitolati speciali d’appalto, Piano di manutenzione dell’opera), nonché per altre problematiche inerenti la progettazione (Piani di sicurezza, fascicolo dell’opera e calcolo dei corrispettivi da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di contratti pubblici dei servizi relativi all’architettura ed all’ingegneria di cui al DM 17/06/2016).
Fiore all’occhiello dei software è la tecnologia, già collaudata con altri software, che sta rivoluzionando il mondo dell’informatica creando un connubio perfetto tra software e formazione. Si chiama SAAT (Software As A Teacher), una rivoluzionaria alchimia che consente di apprendere qualsiasi tematica tecnica e normativa man mano che si utilizza il software, senza bisogno di utilizzare manuali o altri supporti. Tutorial audio/video, help contestuali ed interfacce studiate ad hoc aprono nuovi orizzonti alla vecchia concezione del software inteso come mero strumento operativo