La sigla B.I.M. si legge sempre più spesso: sui portali on-line, sui blog, sulle riviste di settore. Se ne sente parlare tanto ma pochi hanno davvero capito cos’è questo strumento.
In quest’articolo scoprirai cos’è veramente il BIMBIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”, traducibile in Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS (National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. Leggi, per quali progetti conviene utilizzarlo e perché, al contrario di ciò che pensi, è proprio lo strumento che ottimizzerà al massimo il TUO lavoro (sì, anche se ti occupi della classica ristrutturazione d’appartamento). Continua a leggere per capirne di più.
Un’intera costruzione codificata in bit
La sigla B.I.M. è l’acronimo di Building Information Modeling. Il concetto è semplice: racchiudere in un unico file quante più informazio
ni possibili riguardanti un unico progetto.
Il progetto di una costruzione è l’insieme di informazioni che riguardano diversi ambiti:
- architettonico
- strutturale
- impiantistico
- contabilità
- sicurezza
e così via….
La prassi comune che segue ogni iter progettuale attualmente è la seguente: ciascuna tipologia di informazione segue un percorso a sé stante senza possibilità di comunicare con le altre.
Le informazioni architettoniche saranno contenute in un file *.dis, le informazioni del progetto strutturale in un file *.cal, le informazioni degli impianti in un file *.imp, le quantità del computo metrico in un file *.comp e via dicendo.
Ciascuno di questi file potrà essere letto ed interpretato solo dal software con il quale è stato creato; avrà una sua codifica ed una sua particolare modalità di archiviazione dati. I software attualmente utilizzati per la progettazione edile non sono in grado di comunicare tra loro perché le informazioni che contengono non seguono un linguaggio unificato.
Un processo di progettazione lento e macchinoso
Se ci rifletti un attimo, il modo in cui è organizzato il processo di progettazione e concepimento di un lavoro edile è un vero e proprio disastro. Il processo non è per niente ottimizzato ed ogni nuova modifica richiederà numerosi passaggi.
Per chiarirti le idee ti propongo un semplice esempio. Il sig. Rossi ti commissiona il progetto per la realizzazione di una nuova villetta. Sei contento di questo nuovo incarico e inizi da subito a lavorarci.
- Crei il progetto architettonico nel tuo software CAD
- Esegui un primo calcolo di massima per dimensionare la struttura portante
- Compili il computo metrico estimativo per dare un’idea preliminare al cliente del costo di realizzazione.
All’incontro successivo però il sig. Rossi cambia idea, vuole un tetto a falde e non più piano e anche un render 3D per farsi un’idea del risultato finale. “Nessun problema sig. Rossi, vediamoci giovedì prossimo”
Ma in realtà una piccola modifica ad un progetto vuol dire modificare tutto ciò che hai creato finora:
- Modificare al progetto architettonico
- Creare da zero il 3D per il render
- Aggiornare il modello strutturale
- Inserire le nuove voci nel computo metrico ed eliminare quelle non più presenti
Se per caso avevi anche eseguito la classificazione energetica per portarti avanti con il lavoro, dovrai modificare anche quella.
Hai completato finalmente tutte le modifiche necessarie e… SORPRESA. La struttura in seguito alla modifica del tetto non risulterà verificata; sarà necessario cambiare la sezione dei pilastri. Ciò vuol dire che cambierà l’ingombro in pianta dei pilastri e quindi dovrai di nuovo modificare:
- Progetto architettonico
- Strutturale
- Render 3D
- Contabilità lavori
- E così via
In ogni step di questo processo utilizzerai diversi software di progettazione, modificherai il tuo modello a seconda dell’aspetto che stai progettando o verificando. Vorrà dire che dovrai avere attive più licenze software ed avere dimestichezza con i comandi di interfacce diverse fra loro. Credi davvero che questo modo di lavorare sia il migliore possibile?
E se esistesse un unico strumento di progettazione?
Il processo di progettazione è un processo iterativo; ti capiterà di continuo di dover modificare l’oggetto della tua progettazione, che sia per esigenze del cliente, vincoli architettonici o urbanistici, esigenze di risparmio energetico.
Prima di arrivare al progetto definitivo, farai diverse ipotesi e studierai diverse soluzioni. Ecco da dove nasce l’esigenza di un BIMBIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”, traducibile in Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS (National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. Leggi. Invece che saltare da un software ad un altro, invece che creare più e più volte lo stesso modello in software diversi, non sarebbe più efficace ed ottimale crearlo una sola volta in un software in grado di analizzarne i diversi aspetti?
Questa è la potenza del concetto di BIMBIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”, traducibile in Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS (National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. Leggi. Quando il sig. Rossi ti chiederà di modificare il progetto, stavolta davvero non ci saranno problemi, non sarà solo un’espressione di cortesia. Grazie ad un BIMBIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”, traducibile in Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS (National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. Leggi, ogni modifica apportata al modello, in automatico aggiornerà il progetto architettonico, il modello 3D, la configurazione strutturale, il computo metrico, la classificazione energetica e così via.
Insomma avrai risparmiato un’enorme quantità di tempo. Considerando che nel tuo lavoro, oltre alle tue competenze, ciò che vendi è il tuo tempo, di conseguenza starai anche guadagnando di più. Avere più tempo a disposizione vorrà dire poterlo dedicare a nuovi progetti, a nuovi clienti e perché no… a quel nuovo hobby che da tempo pensavi di intraprendere.
Ma come faccio a far tutto da solo?
Una sola persona per elaborare un intero progetto potrebbe sembrarti un po’ poco. Se il progetto non è di grosse dimensioni ti assicuro che è possibile farlo, a patto che tu abbia le dovute competenze.
Ma anche nel caso in cui nel processo di progettazione entri in gioco più di un professionista, ecco che l’utilizzo di un BIMBIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”, traducibile in Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS (National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. Leggi si rivelerà fondamentale. Tutti i professionisti infatti lavoreranno sullo stesso file. Il file del progetto sarà elaborato dallo strutturista, dall’architetto, dal progettista di impianti e così via. Saranno figure diverse a lavorarci ma il linguaggio sarà unico per tutti. È così che il file si arricchisce di informazioni andando a compilare un passo alla volta le famose Building Information.
“Il BIMBIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”, traducibile in Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS (National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. Leggi è per i lavori grossi” la scusa che ti racconti
Quando ci si confronta fra colleghi del settore in merito all’utilità di un BIMBIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”, traducibile in Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS (National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. Leggi il verdetto sembra essere sempre lo stesso: “è un tool per i lavori di un certo importo”.
In realtà non è così. Imparare ad utilizzare un nuovo strumento richiede sicuramente un po’ di tempo per prendere confidenza con i nuovi comandi. Magari all’inizio impiegherai un po’ di tempo in più per inserire un singolo oggetto e ti sentirai impacciato e poco pratico. Ma ciò è del tutto normale. Ogni processo di apprendimento richiede tempo. Ma il tempo che investirai oggi per imparare ad utilizzare uno strumento BIMBIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”, traducibile in Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS (National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. Leggi, sarà ampiamente ripagato nell’utilizzo futuro. Risparmierai enormi quantità di tempo ad ogni progetto a cui lavorerai.
Ricordi quando si sono diffusi i primi software CAD? Sei hai un po’ di esperienza alle spalle avrai iniziato a lavorare usando un tecnigrafo. Quando sei passato al CAD tutto ti sembrava nuovo e difficile. Ma dopo un po’ di tempo hai iniziato ad intuirne i vantaggi:
- Modificare un disegno è diventato facile e veloce
- Per creare retini composti da centinaia di linee basta un click, senza dover disegnare una linea per volta
- Trasferire disegni è diventato drasticamente economico, basta copiare un file
Solo per citare alcuni vantaggi.
Quello che sta accadendo oggi è simile alla svolta che ha segnato il passaggio dal tecnigrafo al CAD. Sei ancora convinto che il BIMBIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”, traducibile in Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS (National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. Leggi non migliorerà drasticamente il tuo lavoro? Io penso di sì.
Spero che alla fine di quest’articolo sia chiaro cosa sia un BIMBIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”, traducibile in Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS (National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. Leggi e che cosa faccia. Sviluppare uno software BIMBIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”, traducibile in Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS (National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. Leggi non è impresa facile. C’è bisogno di un‘intera squadra in possesso di tutte le competenze necessarie per implementare un sistema del genere. Lo staff di Blumatica ci sta lavorando ormai da anni e il risultato sta per vedere la luce. Ciò che anni fa sembrava impossibile (un software che fosse in grado di gestire, progettare e verificare tutti gli aspetti di un sistema strutturale) oggi è realtà.
E se il software BIMBIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”, traducibile in Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS (National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. Leggi non fosse poi così diverso da quello che abitualmente usi ma solo più potente? L’obiettivo degli sviluppatori di Blumatica è ambizioso: un BIMBIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”, traducibile in Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS (National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. Leggi implementato in un sistema CAD. Ti sembrerà di lavorare in un CAD, come abitualmente fai per i tuoi progetti. In realtà stai utilizzando uno strumento molto più completo e ciò che stai creando ha tutte le proprietà di un modello BIMBIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”, traducibile in Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS (National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. Leggi. Tutto questo è Blumatica BIM
Ti piacerebbe vederne un’anteprima? Guarda il video:
Se hai trovato utile questo post e le informazioni in esso contenute condividilo con i tuoi colleghi.
Al prossimo articolo.
Un commento
mirco
27 Maggio 2020 at 05:39
buongiorno, chiedevo un’informazione. Nello studio dove lavoro usano revit, ma per le mie tasche non conviene di certo! E’ possibile interoperare tra revit e il vostro software?
Nel senso, se progetto un edificio, è possibile esportarlo e modificare il modllo in revit e viceversa?
Grazie e buona giornata
Ufficio Stampa Blumatica
17 Giugno 2020 at 09:29
Gentile Mirco,
purtroppo, come ben saprà, il file di interscambio riconosciuto in ambito BIM è il formato IFC che, però, non consente di aprire un file e di modificarlo liberamente; questo è un limite “voluto” dallo standard IFC per evitare che terzi possano apportare modifiche al progetto.
Tenendo però conto del fatto che molti studi di progettazione collaborano alla realizzazione dei progetti e che, quindi, desiderano ottenere la massima interoperabilità con gli altri software più diffusi, stiamo lavorando da un lato alla possibilità di leggere ed interpretare un file IFC per renderlo quindi editabile (cosa che comporterà comunque dei limiti), dall’altro ad importare direttamente il file in formato Revit ed editarlo liberamente, compresa la gestione delle famiglie e degli oggetti editabili. Pertanto, se avrà pazienza e crederà in noi vedrà che resterà sorpreso. I tempi, lo anticipiamo, non sono brevi, si parla di 6 mesi/1 anno.
A disposizione per chiarimenti auguriamo buona giornata.