Certificazione energetica: miglioramenti sì, ma la maggioranza degli edifici è ancora carente

rapporto ENEA sulla certificazione energetica 2023
Migliorano le prestazioni energetiche ma occorre fare un punto sulle criticità e su come intervenire. Ecco cosa riporta l'ultimo rapporto ENEA sulla certificazione Energetica degli Edifici.

L’ultimo Rapporto Annuale ENEA sulla Certificazione Energetica degli Edifici per il 2023 mostra un miglioramento generale delle prestazioni energetiche, sincrono con un aumento dei certificati APE redatti. Purtroppo, però, ancora il 55% degli edifici presenta livelli carenti. Scopriamo cosa evidenzia relativamente al panorama regionale italiano e perché è importante la valutazione della classe energetica delle abitazioni.

Il Rapporto ENEA sulla Certificazione Energetica degli Edifici 

Allo scopo di fornire informazioni utili sullo stato dell’arte della riqualificazione energetica del parco edilizio nazionale nel 2015 è stato istituito il Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica (SIAPE). Questo strumento è gestito da ENEA per contabilizzare e raccogliere gli attestati di prestazione energetica (APE). Fa riferimento, infatti, ad un’analisi territoriale e di caratteristiche degli immobili di tutta Italia, meno che della Campania, che sta attrezzandosi, e della Sardegna.

Analizzando i dati forniti dal SIAPE, dalle Regioni e dalle Province Autonome, relativamente all’acquisizione degli attestati APE, annualmente l’ENEA redige il Rapporto sulle Certificazioni Energetiche dell’anno precedente. In particolare, nel 2022 i Certificati APE emessi sono stati 1.322.638, in aumento rispetto ai 1.298.567 del 2021 e ai 1.080.260 del 2020.

Certificazione Energetica: migliorano le prestazioni

In linea generale il rapporto mostra come le prestazioni energetiche del patrimonio edile nazionale siano in via di miglioramento. Come mostrano anche i due grafici a torta relativi alle distribuzione degli APE per classe energetica nel 2021 e 2022, nonostante ci sia ancora una preponderante incidenza delle classi G ed F, queste sono in via di diminuzione (-3.7%). In aumento, invece, sono le categorie A4 e B (+3.7%).

certificazione energetica - rapporto enea 2023 | distribuzione APE per classe energetica
Distribuzione degli APE emessi nel 2021 (N = 1.271.437) e nel 2022 (N = 1.322.683) per classe energetica (fonti: Regioni e Province Autonome e ENEA)

Per quanto riguarda la situazione a livello regionale, la maggioranza degli attestati è stata redatta in Lombardia (20,5%), in Lazio (9,6%) e Veneto (8,4%).

L’analisi della motivazione per cui è stato redatto l’APE è anche un elemento fondamentale per identificare eventuali interventi migliorativi che potrebbero essere stati effettuati sull’immobile. Fornisce, inoltre, un’indicazione sul numero di nuovi edifici costruiti e consente una valutazione più approfondita delle caratteristiche energetiche.

Si riscontra una preponderanza degli APE associati a compravendite (PP) e locazioni (L), i cui segmenti costituiscono l’80% del totale. In crescita rispetto al 2021 (+1,5%) sono le riqualificazioni energetiche e le ristrutturazioni profonde.

certificazione energetica - rapporto enea 2023 | distribuzione APE per motivazione e classe energetica
Distribuzione degli APE per motivazione (a) e distribuzione percentuale degli APE per motivazione e classe energetica (b) (N = 1.084.316) PP: passaggio di proprietà; L: locazione; A: altro; RE: riqualificazioni energetiche; RI: ristrutturazione importante; NC: nuove costruzioni (fonti: Regioni e Province Autonome ed ENEA)

Strumenti per il progresso energetico

Nel Rapporto Annuale ENEA sulla Certificazione Energetica degli Edifici per il 2023 è data particolare importanza alla sezione dedicata a nuovi strumenti e metodi di analisi per migliorare la qualità degli APE. A riguardo, infatti, è importante potenziare le procedure di controllo da parte del certificatore, sia nella fase di preparazione dell’APE sia in momenti successivi.

Anche uniformare il panorama nazionale con strumenti digitali e accessibili dà uno stimolo al miglioramento, grazie ad una visione di dettaglio del contesto di riqualificazione energetica. È possibile, così, individuare le aree con maggiore bisogno di interventi energetici, in base alle specificità territoriali. Inoltre, così è possibile consentire l’accesso ai cittadini ai servizi e alle informazioni relative alla certificazione energetica degli edifici, considerata anche l’incidenza della crisi ambientale e dell’aumento dei costi di luce e gas.

In questo panorama, il rapporto di sintesi sulle prestazioni energetiche si pone come strumento di supporto e di incentivo per adottare strategie, misure e azioni concrete in linea con la transizione energetica e la decarbonizzazione.

Per redigere attestati di prestazione energetica (APE) e calcolare gli interventi migliorativi scopri Blumatica APE e L10 Fast (EGE)!

Cynthia Fiorillo

Redattrice


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