Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 36/2023 (nuovo Codice dei Contratti Pubblici) si è riscontrato un forte calo dei contratti pubblici nel mese di luglio 2023.
A seguito dell’introduzione della nuova disciplina, che ha regolato ed introdotto diverse novità in materia di contratti pubblici, è emersa una riduzione degli affidamenti.
Gli importi delle forniture relative al mese di luglio, riportati dalla Banca Dati Anac, sono 1/4 rispetto al mese di giugno. Ma la frenata maggiore si è avuta per i lavori: sono stati 1/7 del mese precedente.
Contratti Pubblici: i dati di giugno e luglio 2023 a confronto
È possibile avere una visione delle elaborazioni dei dati dell’Anac, sul monitoraggio degli appalti e dei contratti pubblici del Paese.
Conteggio appalti giugno 2023
Numero di appalti per forniture: | 27831 | tot. euro: | 27.596.393.826,95 |
Numero appalti per lavori: | 13767 | tot. euro: | 21.669.357.082,07 |
Numero appalti per servizi: | 23786 | tot. euro: | 24.313.235.763,87 |
Conteggio appalti luglio 2023 (entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti Pubblici: 1 luglio 2023)
Numero di appalti per forniture: | 12146 | tot. euro: | 6.921.996.165,33 |
Numero appalti per lavori: | 5606 | tot. euro: | 3.196580.965,21 |
Numero appalti per servizi: | 9035 | tot. euro: | 4.985.622.677,34 |
Il trend dovrà essere studiato anche per i mesi a seguire per poter avere un maggiore spettro di osservazione e poter valutare possibili interventi in merito di contratti pubblici.
Il presidente dell’Anac, Giuseppe Busìa, commenta questo calo, sostenendo che “In parte è fisiologico che l’entrata in vigore di nuove regole comporti un rallentamento per la necessità di adattarsi alle novità dei testi. Dobbiamo, tuttavia, stare molto attenti, e lavorare a fianco delle stazioni appaltanti per aiutarle e supportarle, come Anac sta facendo con molto impegno.
Purtroppo, pesa in particolare il fatto che non si sia investito sufficientemente per rafforzare le stazioni appaltanti, qualificandole adeguatamente, anche attraverso l’assunzione di nuovi funzionari capaci di applicare in modo corretto le nuove regole. Ce ne rendiamo conto anche misurando il processo di qualificazione, dove il numero delle stazioni appaltanti qualificate sta aumentando, ma a un ritmo molto più lento”.