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Approvato alla Camera il DDL di conversione del DL 104/2023, il cosiddetto Decreto Asset e Investimenti.
La legge di conversione dovrebbe andare a confermare i 29 articoli del decreto legge 10 agosto 2023 – decreto Omnibus. Ivi, fu estesa al 31 dicembre 2023 l’agevolazione per gli edifici unifamiliari, e assimilati, che entro il 30 settembre 2022 avevano completato almeno il 30% dei lavori.
Decreto Asset e Investimenti: cosa comprendono le misure
Il DL 104/2023 è strutturato in 5 capi. In particolare, facciamo riferimento, per le tematiche affini ad incentivi ed edilizia, ai capi III (disposizioni in materia di investimenti) e IV (disposizioni finanziarie).
Messa in sicurezza di tratti stradali, ponti e viadotti
L’art. 19 istituisce un fondo per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza e manutenzione per i piccoli comuni. La dotazione del fondo è ripartita annualmente, per cui sono stanziati:
- 18 milioni di euro per l’anno 2023;
- 20 milioni di euro per l’anno 2024;
- 12 milioni di euro per l’anno 2025.
Nell’ambito del finanziamento sono considerate ammissibili anche le spese di progettazione, ove previste.
Non sono specificati al momento, però, dettagli relativi ai criteri di partecipazione dei comuni. Saranno definite, entro il 15 ottobre, maggiori specifiche dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, così come i requisiti di accesso al fondo.
Proroga Superbonus
Viene posticipata la scadenza per la richiesta della detrazione fiscale al 110 per cento per gli interventi realizzati sugli edifici unifamiliari.
Coloro che devono ultimare i lavori sugli edifici unifamiliari e sulle unità immobiliari indipendenti e autonome, in fase di avanzamento almeno al 30% al 30 settembre 2022, potranno completarli entro il 31 dicembre 2023. L’art. 24 del DL 104/2023 prevede, quindi, una proroga di tre mesi.
Per i soggetti che, invece, non rientrano nelle condizioni di accesso per l’agevolazione, la detrazione sarà al 90%. Dovranno comunque, però, soddisfare requisiti come:
- l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale;
- il richiedente deve avere diritto di reale godimento sull’immobile;
- il reddito del beneficiario della detrazione, rispetto all’anno precedente, deve essere inferiore a 15.000 euro.
Comunicazione crediti edilizi non utilizzati
Per quanto concerne i crediti edilizi, l’art. 25 introduce l’obbligo dell’ultimo cessionario, titolare dei crediti non utilizzati, di inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate. Entro 30 giorni dalla data in cui risulta mancante la fruizione, e laddove il credito non fosse più utilizzabile, per cause diverse dal decorso dei termini di utilizzo previsti per legge.
Il mancato assolvimento di tale obbligo, che si applicherà a partire dal 1 dicembre 2023, comporterà una sanzione amministrativa tributaria di 100€.
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Redattrice