INDICE
- Quali sono le tipologie di DPI antirumore?
- Come scegliere i DPI antirumore?
- Quando occorre fornire i DPI al lavoratore?
- Quando possiamo dire che l’otoprotettore è adeguato?
- Perché una postilla della norma UNI 9432:2001 prende in considerazione l’attenuazione reale?
- Come si garantisce un utilizzo corretto dei DPI antirumore?
Inserti, cuffie, elmetti con cuffie … una protezione essenziale per la salute uditiva!
Il rumore è un problema diffuso in molti ambienti di lavoro e può causare danni permanenti all’udito. Per tale motivo, l’utilizzo di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) antirumore è fondamentale per tutelare la salute dei lavoratori.
Quali sono le tipologie di DPI antirumore?
Esistono diverse tipologie di DPI antirumore, ognuna con caratteristiche specifiche.
Inserti auricolari: sono inseriti nel condotto uditivo e offrono una buona protezione dal rumore. Possono essere monouso o riutilizzabili, in schiuma, silicone o materiali termoplastici.
Cuffie antirumore: coprono l’intero padiglione auricolare e sono adatte ad ambienti con livelli di rumore elevati. Possono essere passive o attive, con sistemi di amplificazione del suono per facilitare la comunicazione.
Elmetti con cuffie integrate: offrono una protezione combinata per la testa e l’udito, ideali per cantieri e ambienti industriali.
Come scegliere i DPI antirumore?
La scelta del DPI antirumore più adatto dipende da diversi fattori:
- Livello di rumore à è fondamentale conoscere l’intensità del rumore a cui si è esposti per scegliere un DPI con un’adeguata attenuazione.
- Frequenza del rumore à alcuni DPI sono più efficaci nell’attenuare determinate frequenze sonore.
- Comfort à il DPI deve essere comodo da indossare per lungo tempo, altrimenti si rischia di non utilizzarlo correttamente.
- Compatibilità con altri DPI à se si utilizzano altri DPI, come occhiali o maschere, è importante scegliere un DPI antirumore compatibile.
Quando occorre fornire i DPI al lavoratore?
L’utilizzo dei DPI antirumore è regolamentato dal Decreto Legislativo 81/08 che stabilisce gli obblighi del datore di lavoro e dei lavoratori in materia di sicurezza sul lavoro ed anche in relazione al tipo di rischio.
In materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti dall’esposizione al rumore durante il lavoro, il decreto fissa 4 Classi di Esposizione al Rumore, come di seguito riportato:
RISCHIO | ESPOSIZIONE dB(A) | LIVELLO DI PICCO dB(C) | CL. RISCHIO |
TRASCURABILE | LEX ≤ 80 | Lpicco ≤ 135 | 0 |
BASSO | 80 < LEX ≤ 85 | 135 < Lpicco ≤ 137 | 1 |
MEDIO | 85 < LEX ≤ 87 | 137 < Lpicco ≤ 140 | 2 |
INACCETTABILE | LEX > 87 | Lpicco > 140 | 3 |
Il livello di esposizione, LEX, ed il livello di picco, Lpicco, sono osservati congiuntamente ai fini della verifica del superamento dei valori di azione e di quelli limite.
Se per la classe di rischio 1 il datore di lavoro mette a disposizione i DPI per l’udito, per le classi 2 e 3 ha l’obbligo di fornirli e di valutarne l’efficacia.
La verifica dell’efficacia dei DPI antirumore è un passaggio fondamentale per garantire la protezione dei lavoratori esposti al rischio rumoreIl rumore può provocare una serie di danni sulla salute, il più grave, meglio conosciuto e studiato dei quali è l’ipoacusia, cioè la perdita permanente di vario grado della capacità uditiva. Il rumore può agire inoltre con meccanismo complesso anche su altri organi ed apparati (apparato cardiovascolare, endocrino, sistema nervoso centrale ed altri), con numerose conseguenze tra le quali l’insorgenza della fatica mentale, la diminuzione dell’efficienza e del rendimento lavorativo, interferenze sul sonno e sul riposo e numerose altre. Nei....
Per verificare l’idoneità di un DPI uditivo esistono vari metodi che si basano sul grado di conoscenza delle caratteristiche del rumore ambientale e sui valori di attenuazione sonora forniti dal costruttore del dispositivo, congiuntamente alla marcatura CE.
Secondo la UNI EN 458:2016, ogni protettore auricolare deve essere accompagnato dai dati di attenuazione sonora forniti dal fabbricante, espressi in 3 modalità:
- APVf: esprime con una serie di valori, in dB, l’attenuazione sonora del DPI per lo spettro di frequenza in banda d’ottava che va da 63 Hz a 8 kHz;
- H,M,L: esprime con 3 valori, in dB, l’attenuazione sonora del DPI per le frequenze alte (H), medie (M) e basse (L);
- SNR: esprime con un solo valore, in dB, l’attenuazione sonora semplificata (Simplified Noise Reduction) del DPI.
L’attenuazione deve essere tale da non generare una protezione insufficiente o, viceversa, una iperprotezione, isolando il lavoratore dal contesto lavorativo.
I metodi da applicare secondo la UNI EN 458 sono, in ordine di preferenza, i seguenti:
a) metodo per banda d’ottava;
b) metodo HML;
c) metodo SNR.
Il metodo per banda d’ottava è di gran lunga il migliore ma occorre conoscere i livelli di rumore per banda d’ottava misurati sul luogo di lavoro ed i dati di attenuazione per banda d’ottava del protettore auricolare sottoposto a valutazione.
Per ottenere i livelli in frequenza del rumore sul luogo di lavoro va effettuata una analisi in frequenza (o spettro) del rumore con un fonometro integratore dotato di pacco filtri a bande d’ottava o un analizzatore di frequenza in tempo reale.
Solo il metodo HML, tra quelli che non richiedono la scansione in bande d’ottava, può ritenersi soddisfacente.
METODO | INFORMAZIONI NECESSARIE | INDICAZIONI |
Banda d’ottava | Rumori costanti: livello di pressione acustica per banda d’ottava
Rumori fluttuanti o impulsivi: livello di pressione acustica per banda d’ottava continua equivalente Loct,eq |
Raccomandato
Più preciso |
HML | Livello di pressione acustica ponderata A, LAeq e (LCeq-LAeq)
Rumori fluttuanti o impulsivi: dati sui valori continui equivalenti LAeq, (LCeq – LAeq) |
Intermedio |
SNR | Livello di pressione acustica ponderata A, LAeq e (LCeq-LAeq)
Rumori fluttuanti o impulsivi: dati sui valori continui equivalenti LAeq, (LCeq – LAeq) |
Approssimato |
Quando possiamo dire che l’otoprotettore è adeguato?
I metodi di verifica sopraindicati consentono di prevedere il livello effettivo di pressione sonora ponderato A totale, L’Aeq, quando si indossa il protettore dell’udito. Tale valore dovrebbe essere uguale o minore del livello di azione definito su scala nazionale, Lact = 80 dB (in Italia).
Si ritiene acusticamente adeguato un dispositivo di protezione auricolare che permette di ottenere una protezione “buona” o “accettabile”.
L’adeguatezza del dispositivo di protezione auricolare è, inoltre, subordinata alla condizione che si abbia L’picco,C ≤ 135 dB(C) per tutte le attività lavorative.
Di seguito, è riportato il prospetto di riferimento così come indicato dalla norma UNI EN 458:
NORMA UNI EN 458 – Prospetto A2 | |
Livello effettivo all’orecchio, L’Aeq (dB) | Stima della protezione |
> Lact | Insufficiente |
tra Lact e Lact -5 | Accettabile |
tra Lact -10 e Lact -5 | Buona |
tra Lact -10 e Lact -15 | Accettabile |
< Lact -15 | Troppo alta |
Perché una postilla della norma UNI 9432:2001 prende in considerazione l’attenuazione reale?
Per tener conto della perdita di attenuazione dovuta agli elementi che riducono l’attenuazione dei dispositivi di protezione auricolare, i valori di attenuazione possono essere moltiplicati per i fattori β riportati nel prospetto D.1 dell’Appendice D della norma UNI 9432:2011.
DPI | β |
Cuffie | 0,75 |
Inserti espandibili | 0,5 |
Inserti preformati | 0,3 |
Come si garantisce un utilizzo corretto dei DPI antirumore?
Per garantire la massima protezione, è importante utilizzare i DPI antirumore in modo corretto:
- Inserimento: gli inserti auricolari devono essere inseriti correttamente nel condotto uditivo; le cuffie devono aderire bene alla testa.
- Manutenzione: i DPI riutilizzabili devono essere puliti e conservati correttamente.
- Sostituzione: gli inserti auricolari monouso devono essere sostituiti regolarmente; le cuffie devono essere sostituite se danneggiate e in base alla vita utile definita nella scheda tecnica.
Lo strumento informatico offerto da Blumatica per garantire una VDR Rumore scrupolosa e perfettamente aderente alla normativa vigente è Blumatica Rumore.
Grazie a questo strumento è possibile:
- Inserire la strumentazione utilizzata per i rilievi fonometrici
- Censire o importare da Excel i rilievi fonometrici (secondo le strategie di misura per compiti, mansioni e giornata intera proposte dalla UNI EN ISO 9612:2011)
- Creare le schede di valutazione per gruppi omogenei di lavoratori con calcolo dei livelli di esposizione giornaliera o settimanale e relative incertezze di misura in funzione della strategia di misura
- Verificare l’adeguatezza dei DPI dell’udito ai sensi della norma UNI EN 458:2016
- Valutazione attenuazione reale offerta dai DPI come da Appendice D della norma UNI 9432:2011
- Elaborazione della relazione tecnica delle indagini fonometriche
- Elaborazione del DVR del rischio rumoreIl rumore può provocare una serie di danni sulla salute, il più grave, meglio conosciuto e studiato dei quali è l’ipoacusia, cioè la perdita permanente di vario grado della capacità uditiva. Il rumore può agire inoltre con meccanismo complesso anche su altri organi ed apparati (apparato cardiovascolare, endocrino, sistema nervoso centrale ed altri), con numerose conseguenze tra le quali l’insorgenza della fatica mentale, la diminuzione dell’efficienza e del rendimento lavorativo, interferenze sul sonno e sul riposo e numerose altre. Nei... con tutte le valutazioni per gruppi omogenei di lavoratori
- Elaborazione della Valutazione preventiva in fase di predisposizione del Piano di Sicurezza e Coordinamento per i cantieri temporanei o mobili
- Elaborazione del PARE – Programma Aziendale di Riduzione dell’Esposizione a rumore nei luoghi di lavoro
Un commento
ROCCO SCARAMUZZO
9 Gennaio 2025 at 13:56
ottimi suggerimenti