Eredità pt. 4: la successione legittima di genitori e ascendenti

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Come comportarsi, secondo la successione legittima, se la persona lasciante l'eredità non ha discendenti? Scopriamolo insieme!

Continua il viaggio nel mondo dell’eredità e della successione legittima. Nella puntata precedente, abbiamo studiato insieme il diritto di rappresentazione. Oggi invece approfondiamo il caso in cui la persona lasciante l’eredità non abbia avuto discendenti. In tale situazione, entrano in campo altre categorie di parenti. Primi tra questi sono gli ascendenti.

Chi sono gli ascendenti?

Gli ascendenti sono anch’essi parenti in linea retta disposti, appunto, in linea ascendente. Sono ascendenti i genitori, i nonni, i bisnonni e tutti gli “avi” del de cuius. Sono quelli, insomma, che hanno generato la stirpe da cui proviene il dante causa o persona che ha lasciato un’eredità da trasferire adesso agli aventi diritto. Essi entrano in campo in mancanza di discendenti e, dopo questi ultimi, sono i successori più importanti. Nella successione legittima concorrono con:

  • il coniuge superstite del dante causa (se sposato in vita);
  • i fratelli o sorelle del de cuius (se presenti);
  • escludono tutti gli altri parenti eventualmente presenti.

Le quote di eredità dei genitori e ascendenti

Se qualcuno muore senza lasciare figli, i genitori o gli ascendenti hanno sempre diritto a una parte o addirittura all’intera eredità:

Le quote di eredità dei genitori e ascendenti nella successione legittima

 

 

Come visto, la quota riservata per legge agli ascendenti dipende dallo scenario contingente; più precisamente dal concorso con coniuge e fratelli o sorelle del de cuius. Allora qual è il segreto da conoscere per assegnare correttamente le quote di eredità in casi come questo? È più facile spiegare ciò con degli esempi pratici:

eredità caso studio

 

Approccio professionale al discorso (una breve parentesi)

Questi procedimenti sono proni a errori grossolani, quindi bisogna stare attenti. Il taglio puramente divulgativo, e alla portata di chiunque, di questi articoli non consente un’esposizione dettagliata della materia, ma se qualcuno desidera approfondire in maniera completa ed esaustiva l’argomento, allora può acquistare il libro edito da Blumatica che praticamente è la Bibbia di riferimento in fatto di eredità, successioni e dichiarazione di successione collegata. È possibile trovare tutte le informazioni in merito a questo link.

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In figura il libro di più di quattrocento pagine da cui sono estratti questi articoli del blog

Il grado di parentela nella successione legittima degli ascendenti per l’eredità

Decisa qual è la parte destinata agli ascendenti, si è pronti per scoprire le regole particolari che vigono nella distribuzione dell’eredità in questo specifico ramo. Una di queste regole peculiari dice che l’eredità nel ramo ascendente si devolve con riguardo soprattutto al grado. Nell’ambito dello stesso grado l’eredità si divide in due lungo le linee paterna e materna. Ciò vuol dire che nell’attribuzione dell’eredità agli ascendenti si individueranno prima il grado dell’ascendente più prossimo e poi la linea di appartenenza dei pari grado. Giacché un esempio vale più di mille parole, è meglio proseguire con un paio di casi pratici:

grado di parentela caso studio

 

L’eredità sarà devoluta all’ascendente di grado più vicino senza distinzione di linea. Quindi il “nonno paterno” riceverà l’intera eredità.

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L’eredità sarà ripartita lungo le due linee in parti uguali: un mezzo agli ascendenti della linea paterna e l’altro mezzo a quelli della linea materna.

Nel caso rappresentato sopra, gli ascendenti, anche se disposti su due linee diverse, sono tutti di pari grado. Quindi, innanzitutto, si divide l’eredità per linee e poi si distribuisce in parti uguali ai successori presenti in ciascun ramo. Come visto questa particolarità operativa fa ricevere all’ascendente materno il doppio di ogni ascendente paterno. Ciò dipende dal fatto che per questa particolare categoria di successori conta, come recita il codice, la quota che c’era in origine:

la quota che sarebbe spettata a uno dei genitori in mancanza dell’altro”.

 

 

Si sono appena conosciute le peculiarità dell’assegnazione delle quote agli ascendenti; si è pronti, adesso, per passare a leggere le regole che interessano l’assegnazione nel ramo collaterale: quello dei fratelli e sorelle, che saranno oggetto di interesse del prossimo articolo.

Se però ti sei perso gli scorsi approfondimenti riguardanti l’eredità, non temere! Qui trovi i precedenti articoli riguardanti la successione legittima (Eredità: tutto quello che c’è da sapere sulla successione legittima), i relativi discendenti e gradi di parentela (Eredità pt. 2: discendenti e gradi di parentela nella successione legittima) ed il diritto di rappresentazione (Eredità pt. 3: il diritto di rappresentazione)

Sergio Schettini

Responsabile Innovazione e Sviluppo


Un commento

  • ANTONIO RICCIUTI

    15 Marzo 2023 at 14:04

    ottima illustrazione

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