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Nell’articolo precedente abbiamo iniziato ad affrontare la tematica della successione legittima, chiarendo alcuni concetti: Cos’è l’eredita – Chi sono i parenti – Le quote di eredità – Chi sono i discendenti – La successione legittima del coniuge – Coniugi separati o divorziati.
In questo articolo scoprirai come viene ripartita l’eredità nel caso in cui al dante causa subentrino i propri discendenti. Inoltre, conoscerai i gradi di parentela che servono ad assegnare delle priorità o dei privilegi nell’ambito della stessa linea discendente.
La successione legittima dei figli
Nella designazione degli aventi diritto alla successione legittima, come visto nell’articolo precedente, si guarda innanzitutto alla linea di parentela di appartenenza dei convenuti. I figli sono ancora di più i successori privilegiati raccolti adesso in un’unica definizione che ha annullato le discriminazioni esistenti fino a poco tempo fa. È necessario ricordare che è in grado di succedere per legge anche il figlio concepito al momento dell’apertura della successione.
Il codice civile stabilisce che si considera concepito chi nasce entro trecento giorni dalla morte del dante causa.
Le quote di eredità dei figli
Se il dante causa ha lasciato uno solo o più di un figlio che non concorrono con il coniuge, a essi va l’intero patrimonio:
numero figli | quote ereditarie spettanti |
uno | riceve l’intero patrimonio |
due o più | Si divide l’eredità per capi |
Dividere l’eredità per capi, significa semplicemente ripartire tra loro l’eredità in tante parti quanti sono i soggetti venuti alla successione: quindi tre figli riceveranno un terzo ciascuno, quattro figli un quarto ciascuno e così via.
A questo punto è facile dedurre che se ad una successione partecipano il coniuge superstite insieme ai figli, o soltanto questi ultimi, è inutile andare a ricercare qualsiasi altro tipo di parente in quanto sicuramente escluso!
Nell’ambito della stessa linea bisogna stabilire le precedenze con il grado di parentela.
Cos’è il grado di parentela?
Il patrimonio del dante causa, in caso di successione legittima, viene devoluto ai parenti del defunto a partire da quelli a lui più vicini e via via fino a quelli più lontani sino al sesto grado di parentela.
Il grado di parentela esprime, appunto, l’ordine di vicinanza tra il dante causa e i parenti che gli succedono.
Come si computano i gradi di parentela in linea retta?
I parenti in linea retta sono quelli disposti sulle linee discendente e ascendente, padre e figlio o nonno e nipote ad esempio. Contare i gradi in linea retta è semplicissimo: basta contare un grado per ogni generazione!
Tra padre e figlio c’è una generazione quindi si conta un grado. Infatti padre e figlio sono parenti di 1°. Tra nonno e nipote passano due generazioni, quindi sono parenti di 2° e così via.
Anche se i discendenti e gli ascendenti sono entrambi parenti in linea retta, come hai già visto, i primi, se presenti, escludono i secondi. I figli concorrono solo con l’eventuale coniuge superstite escludendo anche tutti gli altri parenti. Nell’ambito della stessa linea di parentela, però, sono i gradi a stabilire eventuali priorità.
I gradi nella successione dei discendenti
In una successione a cui partecipino dei discendenti, il grado di parentela fa preferire, ad esempio, un figlio al nipote discendente.
Mario, vedovo, muore lasciando due figli: Marco e Matteo. Marco, intanto, aveva dato a Mario due nipoti. Come sarà devoluta l’eredità di Mario?
Il grado di parentela, in questo caso, privilegia Marco e Matteo che si dividono l’eredità di Mario in due parti uguali. I due figli di Marco, anch’essi discendenti, sono esclusi dal loro stesso padre perché di grado inferiore rispetto al dante causa, quindi non hanno diritto all’eredità. I due figli di Marco, invece, avrebbero diritto a una quota di eredità, se Marco fosse rinunciatario o premorto, grazie al diritto di rappresentazione.
Nel prossimo articolo…
Questo importante aspetto della successione legittima, la rappresentazione appunto, è quello che consente di trasferire l’eredità ai discendenti di un figlio o di un fratello morto prima del dante causa. Scoprirai tutto nella prossima “puntata”: Eredità pt. 3: il diritto di rappresentazione
Leggi anche:
Eredità pt. 1: la successione legittima del coniuge
Eredità pt. 3: il diritto di rappresentazione
Eredità pt. 4: la successione legittima di genitori e ascendenti
Eredità pt. 5: la successione legittima di fratelli e sorelle
Eredità pt. 6: la successione di zii, cugini, nipoti
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