Euristica della disponibilità: informazioni, errori e sicurezza lavoro

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L'euristica della rappresentatività indica la tendenza a dare maggiore rilevanza alle prime informazioni di cui ci si ricorda, individuando quindi scorciatoie mentali che possono incidere negativamente sulla sicurezza sul lavoro.

L’euristica della disponibilità descrive la tendenza delle persone a considerare primarie le informazioni che ritornano prima alla mente quando è necessario prendere una decisione o valutare una situazione. Questo implica anche che gli individui ritengono che queste informazioni / nozioni siano più rappresentative di un evento o situazione rispetto a quanto non sia in realtà.

Questi input che riceviamo una volta soggetti ad uno stimolo sono rilevati dal cervello in modo rapido e permettono di agire di conseguenza più velocemente e facilmente. Sono una sorta di scorciatoia di cui ci serviamo a livello inconscio, come per gli altri bias, per risparmiare energie. 

La pericolosa implicazione di questa associazione tra informazioni a disposizione e realtà, dovuta all’euristica della disponibilità, è che le persone non ne controllino più la veridicità. Aumenta, così, la tendenza a prendere decisioni sbagliate e commettere seri errori, anche sul luogo di lavoro.

Come funziona l’euristica della disponibilità

Quando si deve prendere una decisione, è possibile che una serie di eventi o situazioni correlate arrivino immediatamente alla mente. Di conseguenza, potremmo ritenere che quegli eventi di cui ci siamo ricordati siano più frequenti o probabili di altri. Si dà maggior credito a queste informazioni e si tende a sovrastimare la probabilità e la possibilità che cose simili accadano in futuro.

Gli studiosi Kahneman e Tversy tra la fine degli anni ‘60 e l’inizio degli anni ‘70 hanno studiato questi meccanismi mentali. In quel periodo hanno dimostrato che la tendenza delle persone a dare un giudizio sulla frequenza di un evento in base a quanti casi simili vengano loro in mente dipende da una scorciatoia mentale. 

La propensione ad affidarsi a semplificazioni di tipo correlativo fu analizzata anche da Chapman. Nei suoi studi rilevò, infatti, un bias che interviene sui giudizi che gli individui formulano sulla ripetitività della coincidenza di due eventi. E chiamò poi questo fenomeno  “correlazione illusoria”.

False credenze, errori di giudizio e sicurezza sul lavoro

L’euristica della disponibilità è responsabile di molte delle false credenze che ormai facciamo nostre. Ad esempio la paura di prendere un aereo perché si crede che la probabilità di un incidente sia elevata è molto comune, ma in realtà, leggendo le statistiche si scopre che sono maggiori le probabilità di incorrere in un incidente automobilistico.

Nel disporre protocolli di sicurezza è necessario tenere conto anche dell’euristica della disponibilità. Molti lavoratori potrebbero erroneamente pensare che gli incidenti sul lavoro accadono solo in situazioni critiche, o estreme, di inosservanza dei regolamenti, e per questo potrebbero tralasciare dei – di routine perché magari superflui. 

Anche leggere sui giornali di un recente incidente predispone la nostra mente a ritenere che quella specifica situazione sia rappresentativa. È in casi come questi che l’inosservanza può causare i maggiori danni.

Redigere elaborati comprensivi di statistiche e dati sugli incidenti sul luogo di lavoro, insieme a proporre momenti di formazione e a instaurare un clima di apertura, comunicazione e fiducia sono approcci che aiutano nella valutazione dei specifici contesti di riferimento. 

Con l’euristica della disponibilità chiudiamo il ciclo di articoli incentrati sul binomio bias e sicurezza sul lavoro. Ti ricordiamo, però, che è sempre disponibile il corso Bias ed Euristiche che, oltre a fornirti un approfondimento sulla tematica, consente di ottenere l’accreditamento di 10 CFP per architetti, geometri e ingegneri. Acquistalo a soli 150€ (+ iva)!

Cynthia Fiorillo

Redattrice


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