Euristica della rappresentatività: probabilità, eventi e sicurezza sul lavoro

euristica della rappresentatività
L'euristica della rappresentatività si verifica quando esprimiamo giudizi basati sulla corrispondenza tra persone o situazioni e particolari stereotipi. Scopriamo come e perché.

L’euristica della rappresentatività delinea l’errore in cui si incorre quando si individuano, erroneamente, elementi di similitudine a situazioni che in realtà sono diverse. È quindi come una scorciatoia che permette di semplificare i ragionamenti e lavorare per analogie e probabilità.

Basandoci sulla rappresentatività, può capitare di tralasciare dettagli o informazioni importanti, causando errori di giudizio o altri eventuali danni. Alle volte, invece, il bias lega delle informazioni preconcette relative alle persone basandosi su particolari attributi, come l’aspetto fisico o le abitudini comportamentali.

 

Euristica della rappresentatività: come funziona il nesso di causalità

Nel 1945 Albert Michotte, psicologo sperimentale belga, condusse una serie di esperimenti che confutarono la teoria secondo cui il nesso causale nasce dall’osservazione del mondo esterno. Invece è una forma secondo cui ordiniamo e pensiamo il mondo

Lo studioso dimostrò, quindi, come la causalità non si deduca ma può essere percepita direttamente. Uno degli esperimenti ha consistito nell’animazione del movimento di due palline. Per cui, quindi, sono presenti due palline in un campo visivo, una prima pallina è ferma e l’altra si muove verso di questa. In un certo momento le due palline sono a contatto tra loro, ed il momento successivo riprende una pallina ferma e l’altra che prosegue il movimento.

La visualizzazione di questa sequenza porta ad una deduzione comune da parte degli osservatori. A causa dell’illusione di causalità sembra che la prima pallina colpisca la seconda pallina, che quindi inizia il suo movimento.

In realtà la sequenza di immagini non mostrava in sé questo processo di causa-effetto che le persone riportavano qualora gli fosse chiesto di descrivere quanto osservato.

L’approccio mentale per cui si tende a dare una spiegazione logica agli eventi ci aiuta a capire il mondo a colpo d’occhio e per analogie di eventi simili.

Per il caso delle palline in movimento si potrebbe, infatti, pensare ad una partita di biliardo e al momento del colpo di stecca.

 

Sicurezza sul lavoro: i rischi del fenomeno associativo

L’euristica della rappresentatività può avere effetti importanti sul luogo di lavoro. Ad esempio, quale che sia la prima impressione che abbiamo avuto di un collega o di un superiore può avere ripercussioni sul modo in cui ci si relaziona con quella o quelle persone, come abbiamo avuto modo di verificare anche parlando di effetto ancoraggio. Per estensione, inoltre, può condizionare anche le attività quotidiane, come ad esempio le decisioni da prendere, come risolvere problematiche che incorrono. 

Ma non solo. Sottovalutare un fattore di rischio è molto comune. La nostra mente, comunemente associa una situazione di rischio ad un’altra, anche solo in parte simile, in cui non ci sono state conseguenze. 

Questo allentamento dell’attenzione dovuto all’euristica della rappresentatività porta ad “abbassare la guardia” e a sottostimare i pericoli.

Per questo occorre allenare la mente ad una maggiore consapevolezza dei processi mentali. Un approccio più razionale e attento può aiutare a ridurre gli incidenti e a migliorare la sicurezza sul lavoro.

 

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Cynthia Fiorillo

Redattrice


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