
È bene subito precisare che il BIM non è semplicemente o solamente un software. Il BIM, acronimo di Building Information Modeling, è una metodologia innovativa che rivoluziona il modo di progettare, costruire e gestire edifici e infrastrutture. Si tratta di un processo digitale collaborativo basato sulla creazione e condivisione di modelli 3D intelligenti, arricchiti da una vasta gamma di informazioni tecniche e funzionali. Il modello BIM non è un semplice disegno tridimensionale: è un database integrato che raccoglie dati strutturali, architettonici, impiantistici, energetici, temporali e di costo.
L’obiettivo del BIM è migliorare la comunicazione e la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti in un’opera: progettisti, ingegneri, imprese, committenti, manutentori e pubbliche amministrazioni. Grazie al BIM, tutti possono lavorare su un unico modello informativo aggiornato in tempo reale, riducendo errori, incoerenze e tempi morti. È quindi di fondamentale importanza disporre di soluzioni software che favoriscano e facilitino il più possibile il lavoro da remoto, consentendo ai vari attori coinvolti di poter intervenire sul progetto il più possibile online.
Il BIM viene utilizzato in tutte le fasi del ciclo di vita di un edificio: dalla progettazione preliminare alla costruzione, dalla manutenzione fino alla dismissione. In particolare, consente simulazioni virtuali del comportamento dell’edificio, analisi energetiche, valutazioni economiche e controllo delle interferenze (clash detection).
In molte nazioni, tra cui l’Italia, l’utilizzo del BIM è diventato obbligatorio negli appalti pubblici per migliorare la qualità delle opere, aumentare la trasparenza e garantire un miglior utilizzo delle risorse. Il BIM non è solo un’evoluzione tecnologica, ma un vero e proprio cambiamento culturale per il settore delle costruzioni.

