Le NTC 2008 individuavano alle estremità della parete delle zone indicate come ZONE CONFINATE. Lo sviluppo in altezza di tali zone era l’altezza stessa della zona critica, in pianta, invece, lo spessore era pari allo spessore della parete mentre la lunghezza “confinata” era considerata pari a lc con:
lc = min (20%Lpareti, 1.5spareti)
- Lpareti lunghezza della parete;
- Spareti spessore parete.
Le NTC 2018 definiscono gli ELEMENTI DI BORDO come regioni di estremità della sezione trasversale le cui dimensioni (b0, lc) si assumono pari a:
b0 = bw – 2c
- bw spessore parete;
- c copriferro.
lc estensione della zona nella quale la deformazione a compressione del calcestruzzo supera εcu >0.35%. In ogni caso la dimensione lc deve soddisfare la seguente limitazione:
lc ≥ max (0.15lw, 0.15bw)
Tali limitazione diventa maggiormente restrittiva quando le verifiche di duttilità della parete stessa sono soddisfatte con metodo semplificato, ovvero attraverso l’applicazione dei dettagli costruttivi specifici per la duttilità (Par 7.4.6.2.4). In tal caso la formulazione diventa
lc ≥ max (0.20lw, 0.15bw)
È possibile affermare che, partendo dalla definizione di zone confinate della NTC 2008, la NTC 2018 ha ampliato la problematica con l’introduzione degli Elementi di Bordo.
Entrando nello specifico delle armature longitudinali per le quali la NTC 2008 prescriveva un rapporto geometrico, in riferimento alle zone confinate, compreso 1% ≤ ρ ≤ 4%, la nuova normativa tecnica rimanda alle prescrizioni fornite per le zone dissipative dei pilastri primari. Tali prescrizioni si traducono in un rapporto geometrico di armatura compreso tra 1% ≤ ρ ≤ 4% (Par 7.4.6.2.2).
In conclusione è possibile affermare che seppure la dimensione stessa delle zone di bordo è stata modificata, il rapporto geometrico imposto per l’armatura longitudinale risulta invariato.
Approfondisci la progettazione dell’elemento strutturale PARETE in ca secondo le NTC 2018