Siccome porzioni dell’unità hanno servizi energetici differenti, risulta necessario suddividere l’unità in zone termiche.
In particolare, a seconda del grado di dettaglio si vuole avere in termini di risultati parziali si può procedere in due modi:
- 2 zone termiche: una con solo servizio di riscaldamento e ACS e una anche con raffrescamento. In quest’ultima si andrà ad indicare la presenza di due pompe di calore collegate in parallelo, in modo che le due macchine si ripartiscano il carico in funzione della relativa potenza.
- 3 zone termiche: una con solo servizio di riscaldamento e ACS e due anche con raffrescamento. In questo modo, si riuscirà ad associare ad ogni zona termica la relativa pompa di calore.
Si ricorda, inoltre, che l’utilizzo della procedura multi-ambiente risulta corretta quando all’interno della zona termica tutti i vani hanno le medesime caratteristiche impiantistiche: ovvero, poteva assumersi una zona termica se i condizionatori fossero stati installati in ogni locale. Invece, nel caso in esame i condizionatori sono installati solo in alcuni locali, pertanto, questi rappresentano a tutti gli effetti una zona termica a parte.
Un esempio pratico si può visionare nel video che riportiamo di seguito (intorno al minuto 3.34.00)