Gestione del Rischio Residuo

rischio-residuo
Determinazione della riduzione del rischio in funzione delle tipologie di misure adottate

Il Rischio residuo (Rr) è il rischio che permane dopo l’applicazione delle misure di prevenzione e protezione, essendo queste ultime considerate azioni di riduzione del Rischio iniziale (Ri).

La procedura applicata per la determinazione del rischio residuo è schematizzata al seguente diagramma:

Il Rischio iniziale Ri

Il Rischio iniziale (Ri), ottenuto dalla valutazione P x D per i rischi stocastici e dalla Normalizzazione alla matrice P x D per i rischi graduati/normati (Vedi paragrafo Normalizzazione dei rischi graduati), può assumere i valori da 1 a 16 così come riportato nella seguente Matrice dei rischi.

In base alla combinazione dei due fattori (P x D) si ricava l’entità del rischio con la seguente gradualità:

matrice rischi

Normalizzazione dei rischi graduati/normati alla Matrice P x D

In riferimento ai rischi per i quali la legislazione fornisce indicazioni specifiche sulle modalità di valutazione e la quantificazione del rischio è definita sulla base di norme tecniche e/o linee guida di riferimento (Es.: Rumore, Vibrazioni, Movimentazione manuale dei carichi, ecc.), c’è l’esigenza di omogeneizzare/normalizzare tali risultati rispetto alla Matrice P x D in modo da ottenere la medesima quantificazione del Rischio Iniziale in riferimento a tutti i rischi della valutazione e, di conseguenza, utilizzare il medesimo criterio per la determinazione del rischio residuo.

Nel software Blumatica POS la normalizzazione delle classi di rischio è normalizzata secondo le modalità riportate nella seguente tabella:

Fattore di correzione Kn

Il Valore di Kn è ottenuto dal prodotto dei singoli fattori di riduzione in relazione alle tipologie di misure di prevenzione e protezione. La modifica dei fattori di correzione avviene dalla medesima finestra di attivazione del rischio residuo eseguita dalla voce Opzioni Valutazione rischi PSC e POS dal menu Strumenti.Fattore di correzione Kn

Tali valori possono essere personalizzati secondo le esigenze specifiche ed eventualmente essere salvati come default in modo da essere impiegati anche per i Piani di Sicurezza successivi. I fattori di riduzione, in relazione con la valutazione dei rischi dell’impresa, saranno presi in considerazione solo se il POS è creato a partire dal DVR realizzato con Blumatica DVR dove è attiva la valutazione del rischio residuo.

Nella valutazione dei rischi, i fattori saranno automaticamente selezionati in funzione della relativa presenza delle misure di prevenzione e protezione.

Nella figura seguente, in seguito all’attivazione del rischio residuo, è visualizzato il riquadro contenente i fattori di riduzione automaticamente attivati in base alle tipologie di misure 1 e 2 che sono già presenti nella valutazione dei rischi. In caso di aggiunta di ulteriori tipologie diverse di misure sarà necessario selezionare la relativa casella per considerare il corrispondente fattore di riduzione.
fattori di riduzione

Il pannello valutazione rischio residuo è visibile solo in caso di attivazione dell’opzione Gestione rischio residuo per il Piano Operativo di Sicurezza. Nel caso in figura il fattore di correzione Kn = (0,80 x 0,80) = 0,64

 

Il Rischio residuo Rr

Il Rischio residuo, per ogni fonte, sarà automaticamente calcolato all’attivazione dell’opzione Gestione rischio residuo in questo Piano Operativo di Sicurezza secondo la seguente relazione:

Rr = Ri x KnRischio residuo Rr

Per i rischi graduati/normati è riportata anche la normalizzazione rispetto alla Matrice P x D che può essere eventualmente modificata dall’utente.
Per ricavare l’Entità del Rischio residuo si procede confrontando il valore del Rischio residuo calcolato con la medesima Matrice già utilizzata per il rischio iniziale

 

ottenendo così la seguente gradualità:

matrice rischi

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Giulio Botta

R&S Area Progettazione


  • Giuseppe Chizzola

    23 Aprile 2021 at 12:36

    Ottimo contributo

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  • leonardo

    7 Giugno 2022 at 19:11

    buona sera, ho la sensazione che i valori della colonna P-Probabilità (1-2-3-4) siano in senso inverso,altrimenti non ho capito come leggere i valori risultanti che individuano il rischio.
    Buona serata e grazie per l’ottimo lavoro
    Ciao.leo

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    • Ufficio Blumatica

      8 Giugno 2022 at 12:58

      Salve,
      i valori della Probabilità sono identificati con la seguente scala:
      – Improbabile (valore 1)
      – Poco probabile (valore 2)
      – Probabile (valore 3)
      – Molto probabile (valore 4)

      I valori del Danno con la seguente scala di gravità:
      – Lieve (valore 1)
      – Modesto (valore 2)
      – Grave (valore 3)
      – Gravissimo (valore 4)

      Il Rischio è ottenuto dal prodotto dei valori di Probabilità e Danno => R = P x D

      Esempio R = Poco probabile (2) x Grave (3) = Rischio medio (6)

      Ciò corrisponde al Rischio iniziale (Ri), che sarà eventualmente ridotto (Rischio residuo – Rr) se applicati i fattori di correzione Kn secondo la relazione Rr = Ri x Kn.

      Si precisa, quindi, che ad essere ridotto è il Rischio e non la Probabilità.

      Cordialmente

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