Scambio sul posto vs Ritiro dedicato: Guida alla progettazione di un Impianto Fotovoltaico Pt. 12

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Lo Scambio sul Posto e il Ritiro Dedicato sono due modalità per gestire l’energia prodotta da impianti fotovoltaici. Il primo consente di compensare l’energia immessa e prelevata dalla rete, ideale per piccoli impianti residenziali. Il secondo permette di vendere energia al GSE, più adatto a grandi impianti. Con Blumatica Impianti Solari, è possibile confrontare soluzioni progettuali, ottimizzare investimenti e analizzare redditività per scelte energetiche efficienti.

Negli ultimi anni si è verificato un significativo incremento delle installazioni di impianti fotovoltaici. Questo progresso, decisivo per la transizione energetica a livello sia nazionale che globale, è stato favorito da vari fattori, tra cui incentivi statali, la riduzione dei costi di installazione e una crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale.

Tra gli strumenti di incentivazione più rilevanti, lo Scambio sul Posto ha svolto per lungo tempo un ruolo chiave. Questo sistema consente ai produttori di energia elettrica di immettere nella rete nazionale l’energia prodotta in eccesso rispetto al proprio consumo e di prelevarla successivamente quando necessario.

In pratica, quando un impianto fotovoltaico produce più energia di quella richiesta, l’eccesso viene trasferito alla rete. Nei momenti in cui la produzione non è sufficiente a coprire i consumi, è possibile utilizzare l’energia precedentemente “depositata” virtualmente nella rete.

A partire dal 2025, si assisterà a un cambiamento normativo: lo Scambio sul Posto sarà gradualmente sostituito da nuovi meccanismi di incentivazione, come il Ritiro Dedicato o le Comunità Energetiche.

La delibera 457/2024/R/EFR emanata da ARERA ha già definito le prime linee guida per la graduale eliminazione dello Scambio sul Posto. Questo sistema permetteva di utilizzare la rete come un deposito virtuale per l’energia prodotta da impianti a fonti rinnovabili non immediatamente consumata, rendendola disponibile per soddisfare i consumi futuri.

Autoconsumo e scambio sul posto: come funziona 

Lo Scambio sul Posto è una modalità di autoconsumo che consente di compensare l’energia elettrica prodotta e immessa nella rete in un determinato momento con quella prelevata e utilizzata in un momento successivo.

In questo sistema, la rete elettrica assume il ruolo di un deposito virtuale per l’energia prodotta ma non consumata immediatamente. Per accedere al servizio, è necessario che gli impianti di produzione e consumo siano collegati a un unico punto di connessione con la rete pubblica.

L’autoconsumo si riferisce all’energia generata dall’impianto fotovoltaico, trasformata in corrente alternata dall’inverter e utilizzata immediatamente nell’abitazione. Quando la produzione supera il fabbisogno energetico, l’energia in eccesso viene immessa nella rete. Al contrario, nei momenti in cui la produzione non basta a coprire i consumi, si preleva energia dalla rete pubblica.

Il gestore del sistema elettrico monitora i dati relativi alla produzione totale, all’energia immessa in rete e a quella prelevata, utilizzando i contatori installati. Questi dati vengono elaborati per gestire il servizio di Scambio sul Posto, che prevede una parziale compensazione economica delle bollette pagate. Questa compensazione si basa sulla differenza tra l’energia immessa e quella prelevata.

Tuttavia, le bollette per l’energia prelevata dalla rete continuano a essere pagate al proprio fornitore. Successivamente, il GSE rimborsa una parte di questi pagamenti, calcolando l’importo sulla base delle letture periodiche trasmesse dall’operatore.

La formula per determinare il corrispettivo dello Scambio sul Posto varia in base alla potenza dell’impianto:

  • Per impianti alimentati da fonti rinnovabili con una potenza inferiore a 20 kW

CUsf = CUsfreti + CUsfogs

  • Per impianti alimentati da fonti rinnovabili con una potenza superiore a 20 kW

CUsf = CUsfreti + min [CUsfogs ; limite annuale]

Dove CUsfreti è la quota unitaria variabile, delle tariffe di trasmissione, di distribuzione, dei corrispettivi di dispacciamento nonché delle componenti UC3 e UC6 vigenti nell’anno solare mentre CUsfogs è la quota unitaria variabile, delle componenti tariffarie A e UC, ad eccezione delle componenti UC3 e UC6, vigenti nell’anno solare.

Il generico contributo in conto scambio annuale è pari a:

Cs = min [OE ; CEI] + CUsf * Es

Dove:

  • OE= Onere energia;
  • CEI= Controvalore dell’energia immessa, il valore economico dell’energia immessa in rete;
  • CUsf= Corrispettivo unitario di scambio;
  • Es= Energia scambiata, ossia i kWh che sono stati immessi e poi prelevati dall’utente per i suoi consumi.

Ritiro dedicato: come funziona

Il Ritiro Dedicato è un meccanismo semplificato, introdotto il 1° gennaio 2008, che consente ai produttori di vendere al GSE l’energia elettrica immessa in rete, come alternativa alla vendita sul mercato libero. Questa modalità si distingue per la sua facilità operativa e per l’applicazione di condizioni economiche legate al mercato.

Attraverso questo sistema, il GSE riconosce ai produttori un compenso specifico per ogni kWh di energia immessa in rete. I ricavi derivanti dalla vendita al GSE possono sommarsi ad eventuali altri incentivi, salvo i casi in cui siano previsti prezzi fissi onnicomprensivi, che già includono l’incentivo per l’energia immessa.

Il prezzo corrisposto varia in base al tipo di impianto e agli incentivi disponibili. I produttori possono richiedere l’applicazione dei Prezzi Minimi Garantiti, definiti annualmente dall’Autorità per l’Energia (ARERA) oppure il Prezzo zonale Orario.

  • Prezzo Zonale Orario (PO): Compenso per ogni kWh determinato dal mercato elettrico, con variazioni legate al momento della giornata e alla localizzazione dell’impianto. Il gestore di rete trasmette al GSE le misure dell’energia immessa per calcolare il corrispettivo esatto.
  • Prezzi Minimi Garantiti (PMG): Tariffe stabilite ogni anno da ARERA, distinte per fonte energetica e quantità di energia. Gli impianti che possono accedere ai PMG includono:
  • Impianti a fonti rinnovabili non incentivati, con potenza fino a 1 MW;
  • Impianti fotovoltaici incentivati, con potenza fino a 100 kW;
  • Impianti idroelettrici incentivati, con potenza fino a 500 kW.

Per tutti gli altri impianti, come quelli:

  • A fonti rinnovabili incentivati, di potenza fino a 1 MW;
  • A fonti rinnovabili, incentivati o non incentivati, di potenza superiore a 1 MW.

Anche per i PMG è previsto un conguaglio annuale con i PO, per assicurare ai produttori il prezzo più favorevole.

Le principali differenze tra Scambio sul posto e Ritiro dedicato

Il Ritiro Dedicato e lo Scambio sul Posto sono due opzioni commerciali offerte dal Gestore dei Servizi Energetici per la gestione dell’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici o altre fonti. La scelta tra questi due regimi dipende dalle caratteristiche e dalle esigenze dell’impianto.

  • Scambio sul Posto: È conveniente quando l’energia prelevata dalla rete è più o meno equivalente a quella immessa. Questo è tipico dei piccoli impianti residenziali ben dimensionati rispetto ai consumi. Permette di compensare l’energia prodotta in eccesso con quella prelevata in momenti di necessità, riducendo la bolletta elettrica. Tuttavia, la convenienza è maggiore solo se si riesce a bilanciare le eccedenze prodotte con i consumi, evitando che gran parte dell’energia finisca a un compenso minimo garantito.
  • Ritiro Dedicato: Ideale per impianti di grandi dimensioni con basso autoconsumo, dove l’energia prodotta è principalmente venduta. Questo sistema consente di vendere l’energia direttamente al Gestore dei Servizi Energetici ad un prezzo legato al valore del mercato energetico. Offre semplicità di gestione e introiti proporzionali ai prezzi di mercato, ma comporta rischi nei periodi di calo del valore dell’energia, con possibili conseguenze fiscali sfavorevoli.

I due sistemi sono alternativi e non possono essere utilizzati contemporaneamente, ma è possibile passare da uno all’altro.

Di seguito vengono indicate le differenze principali:

Caratteristiche Scambio sul Posto Ritiro Dedicato
Modalità di funzionamento Consiste nella compensazione tra l’energia immessa in rete e quella prelevata L’energia prodotta viene venduta direttamente al GSE
Vantaggio principale Permette di ridurre i costi della bolletta attraverso il meccanismo di compensazione Garantisce entrate stabili
Gestione amministrativa Richiede una moderata complessità burocratica Sistema semplificato, gestito interamente dal GSE
Convenienza Ideale per chi ha un equilibrio tra energia prodotta e consumata Più indicato per grandi impianti non associati a un consumo diretto specifico
Durata del regime Terminerà nel 2024 con l’applicazione della direttiva RED II Resterà disponibile come opzione per i produttori di energia rinnovabile

Tabella 1 – Differenze principali tra Scambio sul Posto e Ritiro Dedicato

 

Come confrontare due progetti utilizzando Blumatica Impianti Solari?

 

Con Blumatica Impianti Solari, in base all’impianto progettato, è possibile effettuare l’analisi economica per calcolare il ritorno dell’investimento e ottenere informazioni sui ricavi totali annui, e quindi sul risparmio annuale in bolletta.

Reditività dell'impianto, Blumatica Impianti Solari
Figura 1 – Redditività dell’impianto, Blumatica Impianti Solari

Oltre alla valutazione della cessione di energia per scambio sul posto e ritiro dedicato, è possibile analizzare anche opzioni come la vendita a trader, le comunità energetiche e l’agrivoltaico.

Inoltre, il software dispone di una funzione che consente di effettuare confronti tra diverse simulazioni. Tale funzione risulta particolarmente utile per l’utente, in quanto permette di confrontare varie soluzioni progettuali, come ad esempio il confronto dello stesso impianto progettato valutato con il tipo di cessione scambio sul posto e ritiro dedicato.

Confronto simulazioni, Blumatica Impianti Solari
Figura 2 – Confronto simulazioni, Blumatica Impianti Solari

Questa funzione consente dunque all’utente finale di identificare l’investimento più conveniente per la soluzione progettata.
In realtà, il confronto può essere effettuato non solo dal punto di vista economico, ma anche da un punto di vista progettuale: ad esempio, è possibile valutare se conviene inserire un sistema di accumulo, oppure utilizzare ottimizzatori.

Il software Blumatica Impianti Solari garantisce questo supporto seguendoti attraverso tutte le fasi di progettazione, eseguendo le necessarie verifiche elettriche sia per i cavi che per i dispositivi di protezione. Ecco perché è essenziale utilizzare un software che supporti tutte queste attività:

  • Progettazione integrata anche di più impianti in un unico file: all’interno dello stesso file è possibile progettare anche più di un impianto fotovoltaico e/o solare termico, in modo da tener in considerazione reciproco ingombro, ombreggiamento, ecc.
  • Progettazione in 2D e/o in 3D
    Progetti gli impianti fotovoltaici partendo da zero (mediante le funzionalità del CAD integrato), partendo da un file DWG/DXF, da un’immagine di sfondo (rilevata ad esempio da Google Maps) o da un modello BIM IFC. Definiti i campi solari ed eventuali ostruzioni o ingombri, vengono automaticamente calcolati gli ombreggiamenti.
  • Generazione automatica degli schemi unifilari e multifilari
    Progettato l’impianto, viene automaticamente generato lo schema unifilare e multifilare di tutto l’impianto e dei singoli quadri, ulteriormente personalizzabile ed esportabile in formato DWG.
  • Progettazione guidata di tutti i componenti dell’impianto
    Wizard ti guidano nella progettazione e dimensionamento secondo le norme UNI e CEI di tutti gli elementi dell’impianto fotovoltaico: moduli fotovoltaici (fissi o ad inseguimento), inverter (standard o con ottimizzatori), sistema di accumulo, composizione dei quadri, cavi e dispositivi di protezione. In particolare, è possibile progettare impianti monofase e trifase in bassa e media tensione.
  • Puoi personalizzare in maniera puntuale le connessioni di tutte le stringhe

Progettato l’impianto, un wizard ti guida nella personalizzazione delle connessioni di tutte le stringhe in modo da ottimizzare il progetto.

  • Valutazione economica dell’impianto (anche nel caso di Comunità Energetiche e Agrivoltaico)
    Analisi di redditività dell’impianto tenendo conto dei costi (di realizzazione, periodici e una tantum), del regime contrattuale (comunità energetiche, agrivoltaico, scambio sul posto, ritiro dedicato, ecc.), del regime fiscale applicabile, degli incentivi (con verifica dei massimali di spesa), degli ammortamenti e di eventuali finanziamenti.

 

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Chiara Manzo

Technical Support Engineer


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