I software del futuro sono Desktop o Cloud?

Cristina Poppiti18 Agosto 20226min14360
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Vediamo i pro e i contro di ciascuna tipologia e quali prospettive ci riserva il futuro, anche in conseguenza della pandemia

Fino a qualche anno fa a questa domanda la gran parte di noi avrebbe risposto così: dipende!

Dipende dal tipo di software, da chi dovrà utilizzarlo e dalle relative funzionalità e scenari di utilizzo. Questo perché ciascuna tecnologia ha, come sempre, PRO e CONTRO e possiamo riassumerli come di seguito:

 

Software Cloud

PRO

  • I dati sono conservati sul Cloud, ovvero in data center molto sicuri e quasi sempre auto-scalabili, garantendo l’accesso agli utenti da qualunque posto del mondo ed in qualunque momento,  purché vi sia una connessione internet disponibile
  • Capacità di memorizzazione dati pressoché infinita. L’utente non deve comprare una licenza ma paga un canone per l’utilizzo con piani spesso molto flessibili
  • Consente l’accesso contemporaneo da parte di più utenti e da più device (PC, Tablet, Smartphone) per cui non si è vincolati ad usare necessariamente un determinato PC
  • Si può prevedere il funzionamento offline in modo da garantire maggiore flessibilità

CONTRO

  • Le prestazioni dipendono dalla qualità della connessione internet a disposizione dell’utente.
  • Si possono incontrare problemi temporanei di connessione e, quindi, di accesso al software ed ai relativi dati.
  • Mancano alcune funzionalità che oggi sono possibili solo con applicazioni desktop.
  • Essendo le informazioni memorizzate su server accessibili da Internet, possono esserci problemi di violazione dei dati e tentativi di hackeraggio.
  • Per assicurare i migliori livelli di protezione e privacy si deve spendere molto di più nel creare applicazioni robuste ed infrastrutture di rete meno vulnerabili possibile.

 

Software Desktop

PRO

  • Non richiede una connessione internet, per cui è sempre disponibile a meno che non si rompa il PC.
  • Sono possibili determinate funzionalità, ad esempio quelle relative al mondo 3D e al rendering real time che, diversamente, non sarebbero possibili.
  • Costi di realizzazione e manutenzione più bassi.

CONTRO

  • Funzionano soltanto sui PC dove vengono installati. Per installarli su altri PC occorre quasi sempre acquistare delle licenze aggiuntive.
  • L’utente ha la responsabilità e l’onere di eseguire gli aggiornamenti che vengono man mano rilasciati.
  • Se l’utente perde il PC o si danneggia l’hard disk, perde di conseguenza tutti i dati, a meno che non abbia effettuato preventivamente dei backup e non si sia preoccupato di conservarli in maniera adeguata (perché i supporti di memorizzazione possono anche “smagnetizzarsi”).

 

Previsioni per il futuro

Abbiamo evidenziato in rosso i CONTRO dei software Cloud che hanno da sempre rappresentato il principale ostacolo alla loro diffusione: il timore dell’utente di essere spiato o di non poter accedere ai propri dati per un qualunque motivo, sono stati la vera barriera.

Negli ultimi anni, però, ‘grazie’ anche alla pandemia da COVID che ha accelerato il processo di digitalizzazione delle famiglie di tutto il mondo, le imprese hi-tech hanno aumentato in maniera impressionante ed esponenziale gli investimenti nelle tecnologie Cloud; le server farm sono diventate sempre più potenti e sicure, la rete internet sempre più veloce ed affidabile, grazie anche alla fibra ed alle connessioni 5G (consentendo di accedere praticamente da qualunque posto e con anche ottimi livelli di ridondanza). Ma, soprattutto, durante la pandemia è emersa un’altra necessità, un nuovo corso dal quale non si potrà più tornare indietro: la collaborazione a distanza!

La possibilità di poter lavorare contemporaneamente su un progetto (magari su un progetto 3D) stando distanti anche mille miglia è qualcosa di incredibilmente utile che apre nuovi scenari e nuove possibilità.

Inoltre, anche dal punto di vista delle funzionalità, si stanno riducendo sempre più le cose che non è possibile gestire se non con applicazioni desktop, anche nel mondo del 3D!

Pertanto, alla domanda iniziale oggi possiamo tranquillamente rispondere che il futuro è rappresentato dalle applicazioni Cloud. Anzi, riteniamo che le applicazioni desktop andranno definitivamente in pensione nell’arco dei prossimi 5, al massimo 10 anni.

 

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Cristina Poppiti


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