Il segreto di un DVR perfetto? Un’efficace valutazione dei rischi

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Rischi specifici come rumore, vibrazioni o movimentazione manuale dei carichi si rifanno a metodologie di analisi che variano in maniera frequente in funzione delle modifiche normative o di linee guida di riferimento.

Una valutazione dei rischi puntuale ed efficace consente di adottare il più idoneo apparato di misure di prevenzione e protezione.

Misure tecnico-organizzative, informazione, formazione ed addestramento nonché idonei DPC e DPI rappresentano l’aspetto fondamentale della valutazione dei rischi.

 

Come eseguire in modo efficace una valutazione dei rischi?

Per una valutazione dei rischi efficace è innanzitutto necessario individuare la struttura organizzativa della realtà di riferimento:

  • la tipologia di attività
  • i luoghi di lavoro
  • le funzioni aziendali ed i ruoli della sicurezza

È poi indispensabile riconoscere i pericoli ed i rischi cui sono esposti i lavoratori.

Per delineare il profilo di rischio di un gruppo omogeneo di lavoratori, il tecnico deve identificare i possibili pericoli presenti rispetto a lavorazioni eseguite, attrezzature utilizzate, agenti chimici e biologici cui si può essere esposti.

Ad ogni pericolo è strettamente legata la presenza di uno o più rischi dei quali occorre analizzare l’entità per predisporre le idonee misure di prevenzione e protezione.

L’approccio alla valutazione dei rischi è differente in funzione della natura dello specifico rischio.

Rischi specifici come rumore, vibrazioni o movimentazione manuale dei carichi, sono numerosi e soprattutto si rifanno a metodologie di analisi che variano in maniera frequente in funzione delle modifiche normative o di linee guida di riferimento.

Solo per la valutazione del rumore dovremmo prendere in considerazione, oltre alla normativa cogente, 4 norme: la UNI 9432:2011 e la UNI EN ISO 9612:2011 che forniscono il metodo per la misurazione del rumore, la valutazione dell’esposizione e l’individuazione delle incertezze di misura; la UNI EN 458:2016 per la verifica dei DPI antirumore e la UNI 11347:2015 relativamente alla predisposizione del Programma Aziendale di Riduzione dell’Esposizione del Rumore.

In pochissimo tempo queste norme hanno subito numerosi cambiamenti: non sono state modificate, ovviamente, le grandezze fisiche (ossia il livello sonoro equivalente piuttosto che il livello di esposizione giornaliero) ma sono stati stravolti, ad esempio, gli algoritmi di calcolo delle incertezze di misura.

Per studiare, invece, il grado di adeguatezza di una movimentazione manuale dei carichi occorre conoscere la serie delle ISO 11228, che rappresentano lo standard per l’analisi del rischio legato al sollevamento e trasporto piuttosto che alla movimentazione di bassi carichi ad alta frequenza.

In supporto a tali normative, nel 2014 è stato pubblicato il Technical Report 12295, un applicativo delle ISO 11228 che fornisce gli strumenti per lo studio delle movimentazioni secondo gli algoritmi di calcolo previsti dalle norme tecniche.

Qual è, quindi, il compito del tecnico?

È in questo contesto che gioca un ruolo fondamentale la competenza tecnica di chi esegue la valutazione dei rischi: algoritmi di calcolo, norme di riferimento, linee guida, individuazione dei gruppi omogenei di esposizione sono alcuni degli step da seguire per una corretta analisi dei rischi.

La materia della sicurezza sul lavoro è talmente ampia e in continuo mutamento che si rende necessario un continuo aggiornamento delle proprie competenze.

Ogni tecnico ha l’onere di seguire l’evoluzione normativa e revisionare in maniera puntuale sia il DVR generale sia i documenti di valutazione dei rischi specifici.

Blumatica crede molto nella formazione e, in tal senso, ha sviluppato i propri software.

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Blumatica DVR, il software che gestisce tutte le tematiche inerenti la sicurezza sul lavoro, offre al tecnico l’opportunità di allineare il proprio know how alle nuove disposizioni con ulteriori opportunità di business. L’innovativa logica SAAT (Software As A Teacher) consente di utilizzare al meglio il software e di essere costantemente aggiornato sulla normativa vigente: specifici help contestuali, infatti, contengono “pillole” tecniche circa norme UNI, standard ISO e linee guida di riferimento per la valutazione dei rischi specifici.

All’interfaccia semplice ed intuitiva del software si affiancano video/audio tutorial ed help contestuali che consentono di apprendere, maschera dopo maschera, cosa fare e perché.

Blumatica DVR è ora corredato anche di un corso e-learning di 4 ore relativo all’utilizzo del software stesso che, al contempo, fornisce 4 CFP ed è valido per l’aggiornamento professionale obbligatorio previsto dall’Accordi Stato Regioni.

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Francesca De Santis

Responsabile Ricerca e Sviluppo Area Sicurezza


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