
INDICE
- Bonus ristrutturazioni, Ecobonus e Superbonus: cosa cambia nel 2025?
- Graduale eliminazione dello scambio sul posto dal 1° gennaio 2025
- Comunità Energetiche Rinnovabili: un incentivo ancora attivo nel 2025
- Incentivi fotovoltaico 2025 per i privati: il Reddito Energetico Nazionale
- Chi può richiedere il Reddito Energetico Nazionale?
- Incentivi fotovoltaico 2025 per le aziende: Transizione 5.0
- Quali imprese possono beneficiare del Piano Transizione 5.0?
- Conto termico 3.0
- Progetta il tuo impianto e analizza i costi con Blumatica Impianti Solari
Un impianto fotovoltaico consente di convertire la luce del sole in energia pulita e rinnovabile. La quantità di elettricità generata dipende sia dalla dimensione dell’impianto che dal livello di esposizione ai raggi solari. Negli ultimi anni, l’energia solare ha assunto un ruolo chiave nella riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e nella lotta al cambiamento climatico.
Grazie agli incentivi economici, un numero crescente di famiglie e aziende ha deciso di installare impianti fotovoltaici, ottenendo un significativo risparmio sulle spese energetiche. Oltre ai vantaggi economici in bolletta, l’installazione di un impianto fotovoltaico contribuisce ad aumentare il valore dell’immobile, rendendolo più interessante e competitivo sul mercato.
In questo articolo analizzeremo tutti gli incentivi per il fotovoltaico disponibili per il 2025.
Bonus ristrutturazioni, Ecobonus e Superbonus: cosa cambia nel 2025?
Negli anni, il principale incentivo per l’installazione di pannelli solari fotovoltaici è stato il Bonus Ristrutturazioni, che consentiva di detrarre il 50% della spesa sostenuta per l’impianto.
Fino al 2024, la detrazione è stata pari al 50%. Tuttavia, a partire dal 2025, tale aliquota sarà mantenuta solo per gli interventi sull’abitazione principale, mentre per le altre abitazioni scenderà al 36%. Dal 2026, la detrazione per le abitazioni principali si ridurrà ulteriormente al 36%, per le altre abitazioni, invece, calerà al 30%.
Anche l’Ecobonus subirà variazioni, infatti, l’aliquota nel caso di abitazione principale resterà al 50% nel 2025, ma scenderà al 36% nel biennio 2026-2027. Per gli edifici non adibiti a residenza principale, la detrazione sarà del 36% nel 2025, per poi diminuire al 30% negli anni successivi.
Il Superbonus, introdotto con l’obiettivo di incentivare la riqualificazione energetica degli edifici, ha subito nel tempo significative riduzioni. Inizialmente previsto al 110%, è stato ridotto al 90% nel 2023 e al 70% nel 2024. Con la Legge di Bilancio 2025, il Superbonus sarà ulteriormente ridimensionato, infatti dal 1° gennaio 2025, l’aliquota scenderà al 65%, con una restrizione del numero di beneficiari. Solo coloro che avranno presentato la CILA o la delibera condominiale entro il 15 ottobre 2024 potranno ancora accedere a questa detrazione. In sostanza, il Superbonus sarà riservato a chi avrà già avviato le pratiche entro la scadenza stabilita.
Graduale eliminazione dello scambio sul posto dal 1° gennaio 2025
Tra le novità già annunciate per il nuovo anno, va segnalata la graduale eliminazione del meccanismo di Scambio sul Posto. Questo sistema è una modalità di autoconsumo che consente di compensare l’energia elettrica prodotta e immessa nella rete in un determinato momento con quella prelevata e utilizzata in un momento successivo, ricevendo in cambio un credito sulla bolletta elettrica.
Dal 1° gennaio 2025, tale incentivo verrà progressivamente abolito, come stabilito dalla Delibera ARERA n. 457/2024/R/EFR. La decisione è volta ad adeguare il sistema energetico italiano alle normative europee e a incentivare un consumo più efficiente e sostenibile dell’energia prodotta.
Con la fine dello Scambio sul Posto, il settore fotovoltaico entrerà in una nuova fase, con un’attenzione crescente sull’autoconsumo e su nuovi strumenti di incentivazione, come le Comunità Energetiche Rinnovabili e il Ritiro Dedicato. I proprietari di nuovi impianti dovranno adottare il sistema del ritiro dedicato, mentre chi già usufruisce dello scambio sul posto potrà continuare a beneficiarne fino alla naturale scadenza del contratto.
ll Ritiro Dedicato è un meccanismo semplificato, introdotto il 1° gennaio 2008, che consente ai produttori di vendere al GSE l’energia elettrica immessa in rete, come alternativa alla vendita sul mercato libero. Questa modalità si distingue per la sua facilità operativa e per l’applicazione di condizioni economiche legate al mercato. Attraverso questo sistema, il GSE riconosce ai produttori un compenso specifico per ogni kWh di energia immessa in rete. I ricavi derivanti dalla vendita al GSE possono sommarsi ad eventuali altri incentivi, salvo i casi in cui siano previsti prezzi fissi onnicomprensivi, che già includono l’incentivo per l’energia immessa.
Comunità Energetiche Rinnovabili: un incentivo ancora attivo nel 2025
Una delle principali novità degli incentivi per il fotovoltaico 2025, già introdotta a metà 2024, riguarda gli incentivi destinati alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Questi incentivi mirano a promuovere la condivisione dell’energia solare tra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, favorendo un modello energetico più sostenibile e collaborativo.
All’interno di una comunità energetica, due o più soggetti si associano per condividere l’energia prodotta da uno o più impianti fotovoltaici, ottimizzando così il consumo dell’elettricità generata. I membri della comunità possono essere sia proprietari degli impianti sia semplici consumatori dell’energia condivisa.
All’interno delle configurazioni, che raggruppano produttori e consumatori di energia rinnovabile, è possibile aderire con uno dei seguenti ruoli:
- Producer: produttore di energia rinnovabile che immette tutta la produzione nella rete, rendendola disponibile per la condivisione;
- Prosumer: produttore di energia rinnovabile che utilizza una parte dell’energia per il proprio autoconsumo locale e immette la restante energia nella rete per la condivisione;
- Consumer: consumatore che utilizza energia dalla rete ed è titolare di un punto di connessione identificato da un codice POD.
Secondo quanto previsto dal Decreto CACER, le configurazioni che possono beneficiare della tariffa incentivante sono:
- Gli autoconsumatori a distanza;
- I gruppi di autoconsumatori;
- Le comunità energetiche rinnovabili (CER).
Per favorire la diffusione delle CER, il governo ha introdotto diverse forme di incentivi, tra cui un contributo a fondo perduto che può arrivare fino al 40% delle spese di installazione per le comunità situate in comuni con meno di 5.000 abitanti. Sono previsti anche incentivi per l’energia autoconsumata da tutti i membri della CER, nonché un compenso per la vendita dell’energia in eccesso non utilizzata, tramite il sistema del Ritiro Dedicato.
Questi incentivi rendono le comunità energetiche rinnovabili un’opportunità interessante per chi desidera ridurre i costi energetici e contribuire alla transizione ecologica.
Clicca qui per approfondire il tema delle Comunità Energetiche Rinnovabili.
Incentivi fotovoltaico 2025 per i privati: il Reddito Energetico Nazionale
Il Reddito Energetico Nazionale è un finanziamento a fondo perduto destinato all’installazione di impianti fotovoltaici domestici con una potenza compresa tra 2 kW e 6 kW. Questo incentivo è rivolto alle famiglie in difficoltà economica e mira a incentivare l’autoconsumo energetico e la diffusione delle energie rinnovabili.
Per il periodo 2024-2025, il fondo prevede un totale di 200 milioni di euro, così ripartiti:
- 80 milioni di euro assegnati alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
- 20 milioni di euro destinati alle restanti Regioni e alle Province Autonome.
Attraverso il Fondo Nazionale Reddito Energetico, i beneficiari possono installare impianti fotovoltaici e utilizzare l’energia prodotta per il proprio fabbisogno. L’eventuale energia non utilizzata verrà ceduta al GSE per un periodo di 20 anni, contribuendo così al finanziamento del fondo stesso.
Il contributo viene erogato direttamente dal GSE al soggetto che realizza l’impianto e l’importo massimo ottenibile è determinato da una quota fissa di 2.000 euro, più un’aggiunta di 1.500 euro per ogni kW di potenza installata. Gli incentivi previsti dal Reddito Energetico non possono essere cumulati con altre forme di agevolazione pubblica.
Chi può richiedere il Reddito Energetico Nazionale?
Per accedere al finanziamento, i richiedenti devono rispettare i seguenti requisiti:
- Appartenere a un nucleo familiare con un ISEE inferiore a 15.000 euro, oppure inferiore a 30.000 euro nel caso di famiglie con almeno quattro figli a carico;
- Possedere un diritto reale (proprietà, usufrutto, uso, ecc.) sulla copertura o superficie dove verrà installato l’impianto fotovoltaico;
- Essere intestatari del contratto di fornitura elettrica dell’abitazione in cui risiede il nucleo familiare.
Incentivi fotovoltaico 2025 per le aziende: Transizione 5.0
La Legge di Bilancio 2025 introduce alcune novità favorevoli per le imprese italiane che intendono sfruttare le agevolazioni previste dal Piano Transizione 5.0. I recenti aggiornamenti semplificano le procedure e ampliano le opportunità per le aziende, in particolare grazie alla revisione degli scaglioni di investimento, che rende il credito d’imposta più accessibile alle piccole e medie imprese. Inoltre, sono state introdotte nuove maggiorazioni per gli impianti fotovoltaici e una maggiore flessibilità nella cumulabilità con altri incentivi.
Il Piano Transizione 5.0 è un’iniziativa del governo pensata per supportare la trasformazione digitale ed energetica delle imprese italiane, incentivando gli investimenti in tecnologie innovative e sostenibili. Con un finanziamento di 6,3 miliardi di euro, il piano si inserisce in un contesto più ampio di transizione verso un’economia a basse emissioni e digitalizzata. Le imprese che investono in progetti finalizzati a ridurre i consumi energetici possono beneficiare di un credito d’imposta, ossia una detrazione fiscale sugli investimenti effettuati. Il credito d’imposta viene calcolato in base alle spese ammissibili per gli investimenti e al risparmio energetico ottenuto.
La tabella seguente mostra le percentuali applicabili in relazione sia all’ammontare dell’investimento che alla riduzione dei consumi energetici, considerando alternativamente la struttura produttiva o i processi coinvolti.
Tabella 1 – Transizione 5.0, calcolo del credito di imposta
Fonte: GSE
Quota investimento | Riduzione consumi energetici | ||
Unità produttiva:
dal 3 al 6% Processo: dal 5 al 10% |
Unità produttiva:
dal 6 al 10% Processo: dal 10 al 15% |
Unità produttiva: almeno 10%
Processo: almeno 15% |
|
Fino a 2,5 mln | 35 % | 40 % | 45 % |
Da 2,5 mln a 10 mln | 15 % | 20 % | 25 % |
Da 10 a 50 mln | 5 % | 10 % | 15 % |
Inoltre, è prevista una maggiorazione della base di calcolo del credito d’imposta se vengono utilizzati moduli fotovoltaici ad alta efficienza energetica prodotti nell’Unione Europea.
Il beneficio è incrementato di:
- Fino a 10.000 euro per le spese sostenute dalle PMI per conformarsi agli obblighi di certificazione;
- Fino a 5.000 euro per le spese sostenute dai beneficiari non soggetti per legge alla revisione legale dei conti, al fine di adempiere all’obbligo di certificazione.
Quali imprese possono beneficiare del Piano Transizione 5.0?
L’iniziativa è destinata a tutte le imprese con sede in Italia, nonché alle “stabili organizzazioni nel territorio dello Stato” appartenenti a soggetti non residenti. Possono beneficiarne aziende di qualsiasi forma giuridica, settore economico, dimensione e regime fiscale adottato per la determinazione del reddito. Ciò include anche le imprese con sede all’estero che svolgono attività in modo continuativo sul territorio italiano.
Conto termico 3.0
A metà di dicembre, il MASE ha avviato il dialogo con le Regioni per arrivare all’approvazione definitiva del decreto Conto Termico 3.0, volto a semplificare l’accesso agli incentivi. Il nuovo meccanismo prevede un ampliamento della platea dei beneficiari, un’estensione delle tipologie di interventi agevolabili e una maggiore copertura delle spese ammissibili.
A partire dal 2025, l’attuale Conto Termico sarà sostituito dal Conto Termico 3.0, un sistema di incentivazione dedicato a interventi di piccola scala finalizzati a migliorare l’efficienza energetica e a favorire la produzione di energia termica da fonti rinnovabili negli edifici.
Tra le novità introdotte, vi è l’inclusione di impianti solari fotovoltaici con sistemi di accumulo e di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, a condizione che siano installati insieme alla sostituzione dell’impianto termico con uno a pompe di calore elettriche.
Inoltre, sia i privati che le amministrazioni pubbliche potranno usufruire degli incentivi anche attraverso comunità energetiche o configurazioni di autoconsumo di cui fanno parte.
Progetta il tuo impianto e analizza i costi con Blumatica Impianti Solari
L’espansione del fotovoltaico in Italia sta portando benefici significativi sia in termini economici che ambientali.
Anche nel 2025, questa tecnologia continuerà a svolgere un ruolo chiave nella transizione energetica del Paese, offrendo un’opportunità preziosa per chi desidera investire in un futuro più sostenibile.
Blumatica Impianti Solari è il software ideale per analizzare in modo approfondito i bonus fotovoltaici disponibili, fornendo un quadro dettagliato sia dal punto di vista economico che energetico. Permette di valutare la redditività dell’impianto considerando i costi di installazione, le spese ricorrenti e una tantum, il regime contrattuale adottato (come comunità energetiche, agrivoltaico, scambio sul posto e ritiro dedicato), il regime fiscale applicabile, gli incentivi disponibili con verifica dei massimali di spesa, gli ammortamenti e le eventuali opportunità di finanziamento.
Grazie a strumenti avanzati di analisi, Blumatica Impianti Solari consente di monitorare le prestazioni dell’impianto, fornendo dati precisi su energia prodotta, accumulata, autoconsumata, immessa in rete, utilizzata e coperta da accumulo. Inoltre, offre la possibilità di effettuare valutazioni orarie per ottimizzare la gestione dell’energia e massimizzare i benefici economici.
Tabella 2 – Blumatica Impianti Solari
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Responsabile Tecnico