Ispezione Blumatica per Emergenza COVID-19: ecco come è andata!

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Resoconto della verifica dell'Ispettorato del lavoro circa il protocollo anti COVID istituito da Blumatica per per contrastare il contagio

In data 3 giugno 2020 Blumatica ha ricevuto la verifica da parte dell’Ispettorato del Lavoro per quanto concerne l’applicazione delle misure per contrastare il contagio da COVID-19.

Come si è svolta la verifica?

Le verifiche sono finalizzate ad accertare l’attuazione, da parte dei datori di lavoro, delle procedure organizzative e gestionali oggetto del “protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” del 14 marzo u.s.

Va precisato che le attività di controllo, che avvengono su richiesta delle Prefetture, non rientrano nell’ambito delle ordinarie attività di verifica effettuate sul territorio ma sono finalizzate ad accertare l’attuazione, da parte dei datori di lavoro, delle procedure organizzative e gestionali del “protocollo anti – contagio”.

L’ispezione è effettuata in stretto accordo con i competenti servizi delle Aziende Sanitarie Locali.

 

Per le attività di verifica gli ispettori hanno compilato una check list, una sorta di questionario a risposta secca (SI/NO) che aiuta a constatare l’inosservanza di una o più misure prevenzionistiche oggetto del Protocollo.

È stato eseguito un sopralluogo che ha interessato l’intera struttura per verificare il corretto posizionamento della segnaletica COVID-19, dei dispenser disinfettante e del riposizionamento delle postazioni di lavoro.

 

Favorendo, laddove possibile, il funzionamento mediante il ricorso allo smart working, è stato semplice appurare la sicurezza dei lavoratori presenti in azienda per i quali è agevole garantire una distanza sociale più che adeguata.

 

Quale documentazione del protocollo anti contagio è stata messa a punto da Blumatica?

È noto ormai che in caso di decesso o assenza dal lavoro per oltre 40 giorni per contagio da COVID-19 non vi è una sorta di responsabilità oggettiva civile e penale del datore di lavoro, nonostante che l’evento, ai soli fini risarcitori, sia riconosciuto come infortunio da parte dell’INAIL.

Eccetto gli operatori sanitari ed altri contesti di lavoro dove il rischio biologico è un rischio occupazionale, l’onere di provare la colpa del datore di lavoro è a carico del Pubblico Ministero. 

Il Pubblico Ministero cercherà di dimostrare l’inadeguatezza delle misure anti contagio adottate dal Datore di Lavoro.

Un eventuale proscioglimento dipenderà dalla capacità del datore di lavoro di produrre adeguata documentazione che attesti, senza ombra di dubbio, di aver correttamente implementato le misure anti contagio definite nel proprio protocollo aziendale. 

A tale scopo, Blumatica ha messo a disposizione degli organi di controllo la seguente documentazione:

  • l’integrazione al DVR generale in cui sono indicate le misure di sicurezza intraprese per la gestione dell’emergenza in funzione delle mansioni aziendali e della relativa struttura organizzativa. Il documento racchiude anche le istruzioni operative da fornire a tutti i lavoratori e ad eventuali fornitori esterni.

  • la valutazione specifica del rischio COVID ai sensi del documento tecnico predisposto dall’INAIL che permette di identificare il livello di rischio in base al codice ATECO dell’attività e prendendo in considerazione tre variabili:
    • Esposizione: la probabilità di venire in contatto con fonti di contagio nello svolgimento delle specifiche attività lavorative (es. settore sanitario, gestione dei rifiuti speciali, laboratori di ricerca, ecc.); 
    • Prossimità: le caratteristiche intrinseche di svolgimento del lavoro che non permettono un sufficiente distanziamento sociale (es. specifici compiti in catene di montaggio) per parte del tempo di lavoro o per la quasi totalità; 
    • Aggregazione: la tipologia di lavoro che prevede il contatto con altri soggetti oltre ai lavoratori dell’azienda (es. ristorazione, commercio al dettaglio, spettacolo, alberghiero, istruzione, ecc.).

Accanto a questa documentazione sono stati predisposti:

  • il registro delle misurazioni della temperatura corporea 
  • la dichiarazione di ricevuta informazione con informativa privacy
  • la scheda di anamnesi personale con informativa privacy

Tutta questa documentazione, compresa la segnaletica, è possibile elaborarla automaticamente con l’utilizzo del software Blumatica DVR. Consultando la pagina Blumatica al tuo fianco per la ripartenza delle attività lavorative è possibile visualizzare il dettaglio delle integrazioni predisposte.

Attenzione al rispetto della privacy!

Durante l’attività di controllo della documentazione, gli ispettori hanno constatato con piacere la presenza dell’informativa privacy ed i relativi contenuti sostenendo che, per la quasi totalità delle imprese verificate, tale sezione è completamente assente. 

Collaborazione con il medico competente

In questa fase è particolarmente importante la sinergia tra i vari attori della sicurezza, in particolare con il medico competente non solo per la condivisione delle misure da intraprendere ma anche per la gestione della sorveglianza sanitaria.

Con riferimento all’attuale emergenza COVID-19 si definiscono, infatti, “persone con particolari fragilità” o “ipersuscettibili” i portatori di patologie attuali o pregresse che li rendano maggiormente suscettibili al contagio e che, di conseguenza, possano manifestare conseguenze anche gravi.

Potrebbe capitare che la “ipersuscettibilità” possa essere dovuta a situazioni cliniche non correlabili all’attività lavorativa e di cui non sempre il MC è a conoscenza, perché magari il lavoratore non le ha riferite in occasione della visita preventiva e/o periodica o perché emerse tra una visita periodica e la successiva.

Blumatica ha, infatti, comunicato a tutti i lavoratori l’informativa messa a punto dal proprio medico competente in modo da favore il dialogo diretto tra il lavoratore ed il medico stesso – per ovvi motivi legati alla privacy ed al segreto professionale.

Qual è stato l’esito della visita ispettiva?

Come da verbale emesso a valle della fase di verifica, a carico di Blumatica nessuna inadempienza riscontrata nella predisposizione del protocollo anti Covid e nell’applicazione delle misure di sicurezza.

Realtà simili nel nostro territorio purtroppo sono ancora poche, così come ci è stato indicato dagli addetti ai controlli; ci auguriamo, pertanto, che saranno sempre più le imprese che investano in misure atte a garantire la salute e sicurezza dei lavoratori perché, al di là delle possibili sanzioni a carico dei datori di lavoro, assicurare un ambiente favorevole è sintomo di un’organizzazione che funziona!

Francesca De Santis

Responsabile Ricerca e Sviluppo Area Sicurezza


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