Ordini professionali, svolta storica: verso l’approvazione della legge delega

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato tre leggi delega per la riforma degli ordini professionali, modernizzando 14 professioni con focus su formazione continua, equo compenso e digitalizzazione. Una svolta storica verso un sistema più efficiente e trasparente, in linea con l’Europa e la transizione 4.0 delle professioni ordinistiche.

INDICE

Una riforma che modernizza 14 professioni e guarda all’Europa

Il Consiglio dei Ministri del 4 settembre 2025 ha approvato tre disegni di legge delega che ridefiniscono profondamente il sistema delle professioni ordinistiche in Italia. Si tratta di un intervento atteso da anni, che punta a rendere più moderno, trasparente e coerente un impianto normativo ancora legato alla riforma del 2012 e in alcuni casi, a regole risalenti ad oltre trent’anni fa.

Un sistema da aggiornare: perché serve una riforma?

Gli ordinamenti professionali sono oggi regolati da un quadro normativo che molti addetti ai lavori considerano ormai superato. Formazione, tirocinio, procedure di iscrizione agli Albi e regole di rappresentanza non rispondono più alle esigenze di professionisti e imprese. L’obiettivo della nuova delega è colmare questo divario, introducendo modelli organizzativi più efficienti, digitalizzati e allineati agli standard europei.

La riforma interessa 14 professioni: architetti, ingegneri, geometri, periti agrari, periti industriali, geologi, agronomi e forestali, agrotecnici, consulenti del lavoro, giornalisti, attuari, assistenti sociali, spedizionieri doganali e consulenti in proprietà industriale. Si tratta di un universo vasto, che coinvolge centinaia di migliaia di iscritti e che svolge una funzione di forte rilievo pubblico e sociale.

Le novità principali

Secondo quanto emerge dai testi e dalle analisi degli esperti, le direttrici principali della riforma sono:

  • Formazione continua: percorsi più strutturati e aperti anche a nuove competenze digitali e tecnologiche;
  • Tirocinio: revisione dei tempi e delle modalità di svolgimento, con attenzione all’effettiva qualità del percorso;
  • Società tra professionisti (STP): nuove regole di iscrizione agli Albi e al registro delle imprese;
  • Equo compenso: rafforzamento delle tutele contro compensi inadeguati;
  • Parità di genere e rappresentanza: norme per garantire maggiore equilibrio negli organi di governo degli Ordini;
  • Disciplina e deontologia: istituzione di Consigli di Disciplina più indipendenti e aggiornamento dei codici deontologici;
  • Digitalizzazione: informatizzazione delle procedure e trasparenza nella gestione degli Ordini.

Il via libera del Governo è stato accolto con soddisfazione dalle rappresentanze professionali che lo hanno percepito come un segnale forte e necessario per restituire efficienza e credibilità al sistema ordinistico. 

La delega dovrà essere attuata entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge. Un’approvazione tempestiva da parte del Consiglio dei Ministri permetterebbe di tradurre in realtà una vera e propria “ri-evoluzione” del sistema. Questo si traduce nel rafforzare non solo le categorie coinvolte, ma l’intero sistema Paese, semplificando le procedure, riducendo la burocrazia e valorizzando la funzione pubblica: la sfida è quella di costruire un sistema ordinistico più snello, trasparente e vicino alle esigenze del tempo presente, a beneficio non solo dei professionisti, ma anche della collettività che ne riconosce e ne valorizza la funzione.

Professionisti 4.0: formazione continua e strumenti digitali

I disegni proposti mettono al centro due leve strategiche: formazione e digitalizzazione, strettamente legate tra loro. Da un lato, i professionisti sono chiamati a un aggiornamento continuo per restare competitivi; dall’altro, le nuove tecnologie rendono la formazione più accessibile, tracciabile e personalizzata. In questo senso, la riforma si inserisce pienamente nella logica della transizione “4.0”, la cosiddetta quarta rivoluzione industriale, che unisce mondo fisico e digitale attraverso automazione, Cloud, intelligenza artificiale e piattaforme online, trasformando in profondità anche il modo di apprendere e di lavorare.

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Antonia Zanfardino

Area Tecnica Formazione


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