Pannelli Fotovoltaici: Tipologie e Caratteristiche a Confronto

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I pannelli fotovoltaici trasformano la luce solare in energia elettrica, contribuendo al fabbisogno energetico e alla salvaguardia dell’ambiente. Ne esistono diversi tipi con caratteristiche differenti. La scelta dipende da efficienza, costo, spazio disponibile e necessità energetiche.

L’energia solare è oggi riconosciuta come una delle migliori e più inesauribili soluzioni per soddisfare la crescente domanda di energia a livello globale. Questo è particolarmente rilevante alla luce delle crescenti preoccupazioni legate al cambiamento climatico e alla necessità di adottare fonti energetiche sostenibili. Sfruttando la luce del sole, una risorsa abbondante e rinnovabile, si può generare energia pulita, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e contenendo gli impatti ambientali associati alla produzione di energia.

Per ottimizzare l’uso di questa risorsa, esistono diverse tipologie di pannelli fotovoltaici, ognuna con caratteristiche uniche, che devono essere valutate attentamente per individuare la soluzione più adatta alle specifiche esigenze.

I pannelli fotovoltaici sono dispositivi progettati per convertire la luce solare in energia elettrica mediante l’effetto fotovoltaico, un processo che avviene all’interno di celle fotovoltaiche, generalmente realizzate in silicio. Ogni pannello è composto da numerose celle collegate tra loro, capaci di produrre insieme una quantità significativa di energia.

La tecnologia fotovoltaica ha compiuto notevoli passi avanti negli ultimi decenni, diventando sempre più efficiente e accessibile. Oggi, i pannelli fotovoltaici sono largamente diffusi sia in ambito residenziale sia nelle grandi aziende, contribuendo in modo sostanziale alla riduzione delle emissioni di gas serra e al passaggio verso un futuro energetico più sostenibile.

Pannelli fotovoltaici: come funzionano?

Un pannello fotovoltaico, è costituito da un insieme di celle fotovoltaiche che lavorano insieme per catturare la luce solare e convertirla in elettricità. Le celle sono realizzate con semiconduttori, come il silicio, che facilitano il flusso degli elettroni.

Ogni cella fotovoltaica è composta principalmente da due strati di silicio: uno di tipo N, arricchito con fosforo, e uno di tipo P, arricchito con boro. Queste impurità conferiscono ai due strati proprietà opposte, con elettroni liberi nello strato di tipo N e una mancanza di elettroni nello strato di tipo P. Quando i due strati vengono messi in contatto, si genera una differenza di potenziale, poiché alcuni elettroni dallo strato di tipo N migrano verso lo strato di tipo P, creando una regione carica positivamente e una carica negativamente.

L’energia solare, colpendo la cella, fornisce ulteriore energia agli elettroni, che iniziano a muoversi liberamente attraverso un circuito esterno, generando così corrente elettrica utilizzabile.

Pannelli fotovoltaici processo di conversione 1

Pannelli fotovoltaici - Fasi processo di conversione
Figura 1 e 2 – Il processo di conversione

 

Pannelli fotovoltaici: tipologie e caratteristiche

I moduli fotovoltaici si distinguono per la capacità di trasformare la luce solare in energia elettrica. La maggior parte dei moduli è realizzata con silicio cristallino, la cui purezza può variare, influenzando direttamente l’efficienza dei pannelli fotovoltaici. Il costo dipende spesso dalla purezza del silicio, poiché i processi di lavorazione necessari sono complessi e costosi.

Per quanto riguarda le installazioni residenziali, le tipologie di pannelli fotovoltaici disponibili sono principalmente due: in silicio monocristallino e in silicio policristallino. Esistono anche varianti meno comuni, come i pannelli in silicio amorfo, che rappresentano una scelta alternativa.

Tipologie di pannelli fotovoltaici
Figura 3 – Tipologie di pannelli fotovoltaici

 

Pannelli in silicio monocristallino

Le celle solari in silicio monocristallino si caratterizzano per il loro colore scuro uniforme e vengono realizzate a partire da wafer di silicio, ossia sottili “fette” di materiale su cui vengono costruiti i circuiti integrati. Uno dei principali vantaggi di questa tecnologia è la sua elevata efficienza, che rende questi pannelli tra i più performanti per gli impianti fotovoltaici residenziali.

In particolare, le celle in silicio monocristallino offrono un rendimento che varia dal 19% al 21%, valore che rappresenta il rapporto tra l’energia solare captata e quella effettivamente convertita in energia elettrica. Questa caratteristica consente ai pannelli monocristallini di occupare meno spazio per produrre una determinata quantità di energia rispetto a quelli con efficienza inferiore.

Un pannello monocristallino può generare una potenza di picco compresa tra 120 e 300 W. Inoltre, questi pannelli sono noti per la loro notevole durata, con una vita utile stimata intorno ai 25 anni.

Possono essere applicati in ambito residenziale, industriale e commerciale. Tuttavia, presentano costi di produzione elevati rispetto ad altre tipologie.

Pannelli in silicio policristallino

Il silicio utilizzato in questa tecnologia viene ottenuto fondendo il materiale e versandolo in stampi quadrati, che, una volta tagliati, danno origine ai wafer impiegati nei pannelli. Questo metodo è più semplice ed economico rispetto a quello necessario per produrre il silicio monocristallino, rendendo i pannelli più convenienti dal punto di vista economico.

Le celle in silicio policristallino sono particolarmente resistenti al calore e alle alte temperature e hanno una durata media di circa 25 anni. Tuttavia, esteticamente, non sono molto apprezzate a causa del colore blu con venature irregolari. I moduli policristallini offrono una potenza media compresa tra 150 e 180 W per pannelli standard delle dimensioni di 160 x 85 cm, con un’efficienza che si colloca tra il 16% e il 18%. Possono essere applicati in ambito residenziale, commerciale e impianti di grande scala.

Pannelli in silicio amorfo

I pannelli fotovoltaici in silicio amorfo sono realizzati con un sottile strato di silicio depositato su una base di vetro o plastica. Una delle loro caratteristiche principali è il ridotto spessore, che consente di produrli sia in versione flessibile a rotolo sia nella classica forma rigida.

Questi moduli sono leggeri e versatili, con un’estetica piacevole grazie alla colorazione uniforme, che può essere nera o blu scuro. Tuttavia, il loro rendimento è relativamente basso, oscillando tra il 6% e il 10%, a causa della minore densità energetica del materiale. Il costo di produzione di questi pannelli è contenuto, rendendoli un’opzione economica, anche se i costi di installazione e manutenzione possono risultare elevati.

I pannelli in silicio amorfo trovano largo impiego in ambito architettonico grazie alla loro flessibilità e adattabilità. Possono essere integrati negli edifici, utilizzati in spazi limitati o applicati su dispositivi portatili.

 

Le principali differenze tra queste tipologie di pannelli fotovoltaici riguardano il processo di fabbricazione, l’efficienza energetica e i costi. I pannelli in silicio monocristallino, grazie alla loro elevata efficienza e lunga durata, rappresentano la scelta ideale per situazioni in cui lo spazio disponibile è limitato, sebbene richiedano un investimento iniziale più alto.

I pannelli in silicio policristallino, invece, offrono un buon equilibrio tra costo e prestazioni, risultando adatti alla maggior parte degli impianti residenziali e commerciali.

Infine, i pannelli in silicio amorfo, pur essendo meno efficienti dal punto di vista energetico, si distinguono per la loro flessibilità e per l’estetica, che li rende facilmente integrabili negli edifici. Questa caratteristica li rende particolarmente indicati per applicazioni specifiche, come il rivestimento di facciate o l’installazione su superfici curve.

 

Pannelli fotovoltaici: quali sono i più efficienti?

La principale differenza tra i vari tipi di moduli riguarda l’efficienza dei pannelli fotovoltaici, che rappresenta il rapporto tra l’energia generata e lo spazio occupato. Tuttavia, l’efficienza non riflette direttamente la qualità del pannello, ma piuttosto la quantità di superficie necessaria per produrre 1 kWh di energia elettrica.

Un’efficienza più bassa non implica una qualità inferiore del modulo, ma semplicemente che sarà necessario disporre di una superficie maggiore per ottenere la stessa produzione energetica. Ad esempio, ciò che distingue un modulo in silicio amorfo da uno in silicio monocristallino è proprio l’area necessaria per produrre ogni kWh, a parità di condizioni come esposizione solare e temperatura. La differenza risiede quindi nell’efficienza produttiva piuttosto che nella qualità del pannello.

Il pannello in silicio monocristallino, riconosciuto come il migliore pannello fotovoltaico dal punto di vista dell’efficienza, richiede circa 6 metri quadrati per generare 1 kW di potenza di picco. In confronto, il pannello policristallino, prodotto utilizzando materiali di scarto del processo di lavorazione del monocristallino, presenta un’efficienza leggermente inferiore, ma a un costo più accessibile.

Inoltre, il rendimento di un pannello fotovoltaico può essere influenzato da diversi elementi, tra cui:

  • Posizione geografica e irradiazione solare: La quantità di energia prodotta da un pannello dipende dalla luce solare che riceve, un parametro che varia in base alla località e all’esposizione solare della zona;
  • Inclinazione e orientamento: l’angolo e la direzione con cui i pannelli sono posizionati incidono direttamente sulla quantità di radiazione solare che possono captare;
  • Temperatura: temperature troppo alte possono ridurre l’efficienza dei pannelli, poiché aumentano la resistenza interna dei materiali semiconduttori;
  • Qualità dei materiali: la capacità di un pannello di trasformare l’energia solare in elettricità dipende dalla qualità dei materiali con cui è realizzato;
  • Ombreggiamento: la presenza di ombre, anche parziali, può compromettere in modo significativo il rendimento del pannello;
  • Manutenzione e pulizia: sporco, polvere o altri residui che si accumulano sulla superficie del pannello possono limitare la capacità di assorbire la luce solare, riducendone così l’efficienza.

Tuttavia, il settore dei pannelli fotovoltaici sta vivendo un’ondata di innovazioni che promettono di aumentare significativamente l’efficienza e l’accessibilità dell’energia solare. Le principali novità riguardano le celle solari in perovskite, i pannelli solari bifacciali e i pannelli solari trasparenti.

Le celle solari in perovskite rappresentano una rivoluzione nel campo del fotovoltaico. Queste celle offrono un’alternativa più economica ed efficiente rispetto ai tradizionali moduli in silicio. Grazie alla loro capacità di raggiungere alti livelli di efficienza e a costi di produzione inferiori, quindi potrebbero rendere l’energia solare più diffusa e conveniente a livello globale.

I pannelli bifacciali, capaci di catturare la luce solare da entrambi i lati, aumentano la produzione energetica fino al 27% rispetto ai pannelli tradizionali. Questa tecnologia è particolarmente vantaggiosa in aree con superfici riflettenti, come zone innevate o desertiche. La loro diffusione sta crescendo rapidamente grazie ai vantaggi in termini di maggiore efficienza e costi operativi ridotti.

I pannelli solari trasparenti stanno aprendo nuove possibilità per l’integrazione architettonica. Ideali per edifici con superfici vetrate, consentono di produrre energia senza compromettere l’estetica. Questa tecnologia, conosciuta come BIPV (Building Integrated Photovoltaics), permette di combinare efficienza energetica e design innovativo negli edifici moderni.

Grazie a tutte queste innovazioni, l’energia solare diventa sempre più efficiente, economica e adattabile, contribuendo a una diffusione globale sempre maggiore.

Pannelli fotovoltaici: quali scegliere?

Quando si sceglie un pannello fotovoltaico, è fondamentale considerare vari fattori per realizzare un investimento. Ecco alcuni degli aspetti più importanti da considerare:

  • Efficienza: l’efficienza di un pannello misura la sua capacità di trasformare la luce solare in energia elettrica. I pannelli con alta efficienza generano più energia nello stesso spazio, rendendoli ideali per tetti piccoli o in aree con scarsa esposizione solare. I moduli monocristallini sono i più efficienti, soprattutto quelli di ultima generazione, che superano anche il 21% di efficienza. Seguono i pannelli policristallini e, infine, i pannelli in silicio amorfo, che sono meno efficienti ma più economici.
  • Superficie occupata: per ottenere la stessa potenza con i pannelli monocristallini sono necessari meno moduli grazie alla loro alta densità energetica, mentre con i pannelli policristallini e in silicio amorfo occorreranno più pannelli e una superficie maggiore.
  • Durabilità: la durata di un pannello dipende dalla sua capacità di resistere alle condizioni atmosferiche avverse. I pannelli di buona qualità sono progettati per durare nel tempo e sopportare pioggia, vento, neve e altre difficoltà climatiche senza compromettere le prestazioni.
  • Costo iniziale: i prezzi dei pannelli fotovoltaici variano a seconda del marchio, della tecnologia e della potenza del sistema. È importante trovare un giusto equilibrio tra costo e prestazioni. Sebbene i pannelli di alta qualità abbiano un costo iniziale maggiore, tendono a offrire un ritorno sull’investimento più alto grazie alla loro maggiore efficienza e durata. I pannelli in silicio amorfo sono quelli più economici, con un prezzo inferiore fino al 30-40% rispetto agli altri modelli. I pannelli monocristallini, invece, sono quelli più costosi, mentre i pannelli policristallini rappresentano una soluzione intermedia.
  • Garanzia: la garanzia copre eventuali difetti di fabbricazione e garantisce prestazioni costanti. Di solito va da un minimo di 10 a un massimo di 25 anni. Una garanzia più lunga dimostra la fiducia del produttore nella qualità del prodotto e riduce il rischio di dover affrontare costi di sostituzione nel tempo.
  • Degradazione: con il tempo, le prestazioni dei pannelli fotovoltaici possono diminuire. I pannelli di qualità superiore sono progettati per ridurre al minimo la degradazione, mantenendo un rendimento stabile per tutta la durata della loro vita utile. I pannelli monocristallini e policristallini hanno una perdita di efficienza annuale simile, intorno all’1%, quindi dopo 10 anni offrono circa il 90% della resa iniziale. Al contrario, i pannelli in silicio amorfo possono perdere improvvisamente fino al 20% della loro efficienza, stabilizzandosi intorno all’80%, e dopo 25 anni raggiungono solitamente una resa del 75%.
  • Certificazioni e standard: le certificazioni attestano che i pannelli fotovoltaici hanno superato severi test di qualità condotti da enti indipendenti. Questi standard garantiscono che i pannelli siano conformi ai requisiti internazionali di qualità e affidabilità.

Progettazione di un impianto Solare e scelta della giusta tipologia di pannelli

Analizzando le caratteristiche dei pannelli fotovoltaici, è possibile scegliere il tipo di modulo più idoneo per ciascuna applicazione. Inoltre, valutando le diverse tipologie di pannelli solari, è possibile identificarne le specificità e le differenze, al fine di esaminare i vantaggi e gli svantaggi di ogni soluzione e determinare il rapporto tra costi e prestazioni dei vari modelli di pannelli fotovoltaici.

Progettare un impianto solare che risponda a tutte queste necessità e coniughi efficienza energetica e risparmio non è cosa facile. Utilizzare un software di progettazione come Blumatica Impianti Solari può semplificare ulteriormente il processo, assicurando una scelta sicura e affidabile: elabora una dettagliata e professionale analisi tecnico-economica, genera la dichiarazione di conformità dell’impianto (D.M. 37/08) e lo schema di layout.

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Chiara Manzo

Responsabile Tecnico


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