Piano Operativo di Sicurezza (POS): obblighi, contenuti minimi e redazione

POS-guida
Come elaborare il Piano Operativo di Sicurezza (POS) correttamente e cosa riportare nella documentazione.

Il Piano Operativo di Sicurezza (POS) è un documento obbligatorio redatto dal datore di lavoro per ciascun cantiere, sia pubblico che privato, come prescritto all’art. 96, comma 1, lettera g) del D.Lgs. 81/2008. 

Necessario allo scopo di garantire la sicurezza dei lavoratori, Il POS si configura come un documento che deve rispettare i seguenti requisiti:

  • conformità ai contenuti minimi di cui all’Allegato XV del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.;
  • essere di dettaglio e integrativo del Piano di Sicurezza e coordinamento;
  • coerenza con il Documento di Valutazione dei Rischi.

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Quando è obbligatoria la redazione del POS?

Tutti i lavori edili o di ingegneria civile indicati nell’Allegato X del Testo Unico sulla Sicurezza comportano l’obbligo di redazione del POS, indipendentemente dalla presenza o meno del Piano di Sicurezza e Coordinamento. Questo obbligo si applica anche a semplici interventi edilizi che includono lavori edili di modesta entità, come ad esempio: rifacimento di intonaci, pavimentazioni, tinteggiature, manutenzione straordinaria delle coperture (grondaie e pluviali), realizzazione o modifica di impianti collegati a opere edili (tracce in muratura), ecc.

Il POS non è obbligatorio per le mere forniture di materiali o attrezzature, inoltre, non devono redigere il POS i lavoratori autonomi, essendo una categoria che non prevede alcuna subordinazione lavorativa come stabilito dall’art. 17 comma 1 del d. lgs. 81/2008. I lavoratori autonomi dovranno comunque prendere visione del Piano di sicurezza e dichiarare di operare in conformità ad esso.

Contenuti Minimi

L’allegato XV del D.Lgs. 81/2008, definisce i contenuti minimi del POS. Nello specifico, nel Piano Operativo di Sicurezza devono essere precisati:

  1. i dati identificativi dell’impresa esecutrice, che comprendono:
      1. il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere
      2. la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall’impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari
      3. i nominativi degli addetti al pronto soccorso, addetti antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato
      4. il nominativo del medico competente ove previsto
      5. il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione
      6. i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere
      7. il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell’impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa
  2. le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall’impresa esecutrice
  3. la descrizione dell’attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro
  4. l’elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere
  5. l’elenco delle sostanze e miscele pericolose utilizzate nel cantiere con le relative schede di sicurezza
  6. l’esito del rapporto di valutazione del rumore
  7. l’individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere
  8. le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) quando previsto
  9. l’elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere
  10. la documentazione in merito all’informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere

Fasi di presentazione del POS 

La redazione e trasmissione del POS segue specifiche fasi operative:

  • il committente trasmette il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) alle imprese che presentano offerte. Nel caso di lavori pubblici la trasmissione equivale alla messa a disposizione del piano a tutti i concorrenti;
  • prima dell’inizio lavori, ciascuna impresa esecutrice, trasmette il proprio POS all’impresa affidataria che, dopo averne verificato la congruenza rispetto al proprio, lo trasmette  al Coordinatore per l’esecuzione dei lavori (CSE);
  • il CSE valuta l’idoneità del documento e, una volta approvato, coordina l’attuazione delle misure previste;
  • in fase di esecuzione dei lavori, il CSE, in base a circostanze sopraggiunte, aggiorna il PSC, lo tramette ai datori di lavoro delle imprese e richiede il relativo aggiornamento dei POS che dovranno essere tramessi con il medesimo iter iniziale.

POS con Modello Semplificato

Il Decreto Interministeriale del 9 settembre 2014 introduce la possibilità di utilizzare un modello semplificato per redigere il Piano Operativo di Sicurezza (POS), garantendo semplicità, brevità e chiarezza. Questo modello non compromette la funzione essenziale del POS e deve comunque rispettare i contenuti minimi dell’Allegato XV.

L’utilizzo di questo modello semplificato è a discrezione del datore di lavoro, indipendentemente dalla tipologia di cantiere o impresa.

Anche in questo caso ti consigliamo lo specifico software Blumatica POS Semplificato per la redazione del POS secondo il modello semplificato definito all’Allegato I del DI 9 settembre 2014.

Come redigere il POS?

Per la redazione e l’aggiornamento del Piano Operativo di Sicurezza è disponibile Blumatica POS, il software che ti consente di creare i piani di sicurezza rapidamente, anche a partire dai piani standard, dal computo metrico estimativo o dal Documento di valutazione dei rischi dell’impresa (realizzato con Blumatica DVR).

Puoi definire, infatti, l’anagrafica del cantiere, includendo tutte le mansioni della sicurezza specifiche per l’attività; le misure preventive e protettive; la valutazione dei rischi, delle sostanze pericolose e l’elenco dei DPI per ogni lavoratore.

Esempio Piano Operativo di Sicurezza (POS)
Figura 1 – Esempio Piano Operativo di Sicurezza (POS)

Sanzioni

La mancata o incompleta redazione del POS comporta ingenti sanzioni per il datore di lavoro. 

Inadempienza Sanzione Destinatario Riferimenti normativi del D. Lgs n. 81/2008
Mancata elaborazione del POS arresto da 3 a 6 mesi o con l’ammenda da 2.792,06€ a 7.147,67€ Datore di lavoro impresa affidatarie e impresa esecutrice Art. 159, comma 1
Mancata elaborazione POS in cantieri in presenza di rischi particolari (allegato XI del D.lgs n. 81) arresto da 4 a 8 mesi o l’ammenda da 2.233,65€ a 8.934,59€ Datore di lavoro impresa affidatarie e impresa esecutrice Art. 159, comma 1
Assenza uno o più degli elementi di cui all’allegato XV ammenda da 2.233,65€ a 4.467,30€ Datore di lavoro impresa affidatarie e impresa esecutrici (anche familiare) Art. 159, comma 1
Mancata attuazione delle misure del POS arresto fino a 6 mesi o con l’ammenda da 2.792,06€ a 7.147,67€ Datori di lavoro delle imprese esecutrici Art. 159, comma 2, lett. a)
Mancata attuazione delle misure del POS ammenda da 446,73€ a 1.786,92€ Lavoratori autonomi Art. 160, comma 1, lett. a
Mancata verifica dell’idoneità del POS delle imprese esecutrici prima della trasmissione degli stessi al CSE arresto fino a 2 mesi o con l’ammenda da 558,41€ a 2.233,65€ Datore di lavoro dell’impresa affidataria Art. 159, comma 2, lett. c)
Non aver messo a disposizione del RLS copia del POS almeno 10 giorni prima dell’inizio dei lavori sanzione amministrativa pecuniaria da 558,41€ a 2.010,28€ Datori di lavoro delle imprese esecutrici Art. 159, comma 2, lett. d)

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Cynthia Fiorillo

Redattrice


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