Nell’ottica della transizione energetica e nel percorso di indipendenza dalle fonti tradizionali di energia, l’istituzione del reddito energetico si pone come strumento per favorire l’adozione di energia solare. Predisporre pannelli fotovoltaici, realizzati in assetto di autoconsumo, permette di contenere consumi e costi dell’energia elettrica delle famiglie.
Il nuovo incentivo nazionale è progettato, infatti, per dare sostegno alle famiglie a basso reddito che intendono installare impianti fotovoltaici atti a ridurre i propri costi energetici. Di conseguenza contribuirà al contenimento della dipendenza del paese da fonti energetiche non rinnovabili.
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.261 dell’8 novembre, il Decreto 8 agosto 2023 del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica istituisce il Fondo nazionale reddito energetico.
Vediamo nel dettaglio chi ne può beneficiare e secondo quali condizioni.
Reddito energetico: cos’è
Il reddito energetico è un incentivo che si va ad affiancare ad una serie di sostegni, che risultano essere già operativi, attuati dal governo italiano a favore dell’adozione delle tecnologie solari.
Già nel 2023 alcune regioni avevano implementato a livello locale questa misura. A partire dal 1 gennaio 2024, invece, è possibile farne richiesta a livello nazionale.
L’istituzione di un Fondo nazionale per il reddito energetico permette di aiutare economicamente chi vuole dotarsi di un impianto fotovoltaico in assetto di autoconsumo, per poter essere energeticamente autonomo.
È stato, quindi, stanziato un fondo pari a 200 milioni di euro da utilizzare nel biennio 2024-2025.
Le risorse sono ripartite, per ciascuna delle annualità 2024 e 2025, con particolare attenzione a quelle che presentano una maggiore necessità di supporto in tale settore, nel seguente modo:
- 80 milioni di euro alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
- 20.000.000 (venti milioni) di euro alle altre regioni o province autonome.
I beneficiari
Possono beneficiare delle agevolazioni:
- i nuclei familiari aventi un ISEE inferiore a 15mila euro;
- i nuclei familiari con un ISEE inferiore a 30mila euro, ma con almeno quattro figli a carico;
purché:
- si faccia richiesta nella regione per cui si ha la residenza;
- si abbia il diritto legale sulle strutture dove verrà installato l’impianto fotovoltaico;
- ci si impegni a mantenerlo in funzione per un periodo di tempo prestabilito.
I beneficiari del reddito energetico non lo possono cumulare con altri incentivi o altre forme di agevolazioni, siano esse statali, regionali od europee.
Devono, inoltre, essere rispettate specifiche caratteristiche dell’impianto:
- sia realizzato in assetto di autoconsumo, ovvero chi ne beneficia ha possibilità di trattenere ed utilizzare in proprio il 100% dell’energia prodotta. Non è però possibile accumulare quella non utilizzata, che dovrà essere ceduta al Gestore dei servizi energetici (Gse), che si occuperà della sua vendita. I proventi verranno reinvestiti nel Fondo per consentire ad altri di beneficiare dell’incentivo;
- preveda una potenza nominale non inferiore a 2 kW e non superiore a 6 kW, e comunque di potenza non superiore alla potenza disponibile in prelievo sul punto di connessione al momento della presentazione dell’istanza di accesso alle agevolazioni;
- deve comprendere i seguenti servizi:
- polizza multi-rischi;
- servizio di manutenzione;
- servizio di monitoraggio delle performance dell’impianto.
Come richiedere il reddito energetico
Per richiedere il reddito energetico, il soggetto beneficiario deve trasmettere un’istanza di accesso alle agevolazioni sulla piattaforma del GSE, eventualmente con il supporto del soggetto realizzatore.
Quindi il GSE esamina le istanze di accesso alle agevolazioni in ordine cronologico. Qualora la richiesta sia approvata, il beneficiario deve sottoscrivere una convenzione Gse che prevede lo scambio di energia elettrica prodotta sul posto, l’autoconsumo e la cessione dei crediti maturati al Gse della Regione.
Il finanziamento può raggiungere un massimo di 11.000 euro per ogni singolo impianto installato. Tuttavia, l’importo può variare a seconda della regione di residenza del richiedente, influenzando la percentuale di copertura delle spese per l’installazione dell’impianto.
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