Relazione tecnica (ex Legge 10) di un edificio con Blumatica BIM Energy

Redazionale Legge 10 condominio
In questo terzo approfondimento illustreremo come elaborare con l’approccio BIM una relazione tecnica (ex Legge 10) per un edificio di nuova costruzione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Blumatica BIM Energy rappresenta un’innovazione nel settore dell’efficienza energetica in quanto, grazie ad un’integrazione spinta tra modello architettonico (Blumatica BIM ArchIT) e modello energetico, consente di calcolare in real time la prestazione energetica dell’edificio mentre lo si sta progettando!

 

In questo terzo articolo tratteremo la redazione di una relazione tecnica (ex Legge 10) per la realizzazione di un edificio di nuova costruzione. In particolare, siccome verrà disegnato il modello architettonico di tutto l’edificio, riusciremo ad apprezzare in pieno le potenzialità di un software BIM oriented.

Inoltre, ci soffermeremo sulle verifiche di legge evidenziando i passaggi da effettuare per far sì che il progetto sia pienamente conforme ai requisiti previsti dal D.M. 26/06/2015. Infatti, capita frequentemente che, nonostante scelte progettuali oculate (in termici di trasmittanza dei componenti, rendimenti degli impianti, ecc.), qualche verifica di legge risulti non soddisfatta, costringendo il tecnico a continue modifiche e perdite di tempo!

CASO DI STUDIO 3

Il caso in oggetto riguarda la progettazione di un edificio di nuova costruzione, costituito da 3 livelli fuori terra: il piano terra è destinato alla realizzazione di box auto e cantine, mentre sugli altri due piani sono presenti tutte unità a carattere residenziale (4 appartamenti per piano).

 

Comune Roma (RM) Edificio
Tipo intervento Nuova costruzione

Permesso a costruire n° 1265 del 10/09/2019

N° unità 8
Tipo unità Categ. catastale A/2 – Abitazioni di tipo civile

Classificazione D.P.R. 412/93: E.1.1 – Abitazione adibita a residenza a carattere continuativo

 

Strutture dell’involucro edilizio

Componente Descrizione U [W/m2K]
Pareti Parete esterne da 40 cm con isolamento in intercapedine 0,29
Tramezzo da 20 cm 1,90
Solai Copertura su esterno (30 cm) 0,29
Solaio interpiano (30 cm) 0,60
Solaio su box (30 cm) 0,29
Pavimento su terreno (30 cm) 0,30
Infissi Infissi in pvc e vetro-camera basso emissivi, con avvolgibili in pvc e tende bianche interne 1,5
Cassonetti Cassonetto isolato 1,0
Porta Porta blindata 1,45

 

fotoinserimento Blumatica BIM RendeRT
Fotoinserimento realizzato con il modulo Blumatica BIM RendeRT

Sul fronte Nord ed Ovest sono localizzate la maggior parte delle ostruzioni, costituite da edifici adiacenti di 2 piani (circa 7 metri di altezza), mentre sul fronte Sud ed Est non sono presenti ostruzioni rilevanti.

 

 

Impianto di riscaldamento, acqua calda sanitaria e raffrescamento

Le unità immobiliari sono termo-autonome, con impianto di riscaldamento e raffrescamento idronico a ventilconvettori, con regolazione di zona + climatica (banda proporzionale 0.5 °C). La generazione è effettuata attraverso una pompa di calore elettrica invertibile, che soddisfa i fabbisogni invernali ed estivi.

La produzione di acqua calda sanitaria è effettuata separatamente attraverso uno scaldacqua a pompa di calore.

Entrambi i generatori vengono scelti in funzione dei fabbisogni calcolati sull’edificio.

Creazione del modello architettonico

1. Definizione dei livelli

Trattandosi di una progettazione di un nuovo edificio, verranno inseriti nel modello architettonico anche i box/cantine del piano terra: infatti, pur trattandosi di ambienti non climatizzati, tranquillamente gestibili nel caso di redazione di un APE con il metodo semplificato della UNI/TS 11300-1, in questo esempio verranno calcolate analiticamente le dispersioni verso tali ambienti, sia per avere una maggiore precisione di calcolo (così come previsto da normativa), sia perché per i componenti opachi (pareti e solai) di tali ambiente sarà necessario rispettare il valore limite di 0,8 W/m2K di trasmittanza termica.

Pertanto nel progetto occorre definire 4 livelli.

Definizione dei livelli

 

2. Importazione DWG di sfondo, definizione dell’orientamento e creazione modello architettonico

Come già spiegato nel precedente articolo, in Blumatica BIM ArchIT è possibile importare per ogni livello un file DWG o DXF come sfondo, in modo da rendere più semplice e rapida la creazione del modello architettonico, che si tramuta in semplice ricalcolo della planimetria.

Altra operazione fondamentale è la definizione dell’orientamento del nord, in modo che il software possa calcolare in automatico l’esposizione di tutti i componenti opachi e trasparenti.

Importazione DWG di sfondo

A questo punto è possibile procedere con la creazione del modello architettonico: lanciando i diversi comandi presenti nel pannello “ArchIT” (es. Muro, Solaio, Finestra, Vani, Pilastri, ecc.), basterà semplicemente ricalcare la planimetria importata come sfondo.

Durante il disegno di ogni componente è possibile già definire la sua stratigrafia, scegliendola (o creandola ex-novo) nell’archivio di base del software.

planimetria importata

 

Definizione delle proprietà energetiche

Per ogni componente è necessario definire le ulteriori proprietà che incidono sul calcolo energetico dell’edificio.

La maggior parte di queste possiamo lasciarle tranquillamente calcolare al software in funzione del modello architettonico creato (ad es. per gli ombreggiamenti, orientamento e confine dei componenti, ecc., si sceglierà l’opzione “Calcolato”). Infatti, in questo esempio, avendo definito tutto l’edificio nel modello architettonico, il software sarà in grado di calcolare in automatico i confini di ogni singolo componente, anche nel caso in cui un componente abbia più confini.

 

Pertanto, vediamo insieme quali sono le proprietà da modificare:

1. Associazione Vani – Zone Termiche: selezionati i vani di ogni unità immobiliare, nel pannello delle proprietà a destra attiviamo l’opzione “Ambiente climatizzato” ed associamo la “Zona climatizzata” (es. Appartamento 1 o meglio ancora il subalterno) e la “Zona termica” a cui appartengono.

Nota: avendo in tutti i vani una situazione omogenea in termici di condizioni di progetto (es. 20° C nel periodo invernale, 26°C nel periodo estivo, ventilazione naturale, ecc.) e di impianti, per ogni unità immobiliare sarà sufficiente creare una sola zona termica.

Associazione Vani - Zone Termiche

 

2. Ambienti non climatizzati (box, cantine, vano scala): selezionati tutti i vani non climatizzati (cantine e box del piano terra, scale del piano primo e secondo), basta semplicemente scegliere (nel pannello delle proprietà a destra) l’opzione “Ambiente non climatizzato analitico”. In tal modo il software provvederà a calcolare analiticamente la temperatura interna di tali ambienti e di conseguenza gli scambi termici dei componenti delle zone climatizzate verso di essi

Ambienti non climatizzati

Ambienti non climatizzati 2

 

3. Vani aperti: siccome nel disegno sono stati identificati come vani anche le terrazze e balconi, per farsi che il software interpreti correttamente il confine dei diversi componenti (“Esterno”), bisogna impostare nel pannello delle proprietà a destra l’opzione “Pertinenza o spazio esterno”.

NOTA: Ovviamente tale operazione non è necessaria nel caso in cui non siano stati inseriti i vani per terrazze e balconi.

Vani aperti

 

4. Solaio su terreno: selezionato il pavimento scegliamo come tipologia di confine “Controterra (UNI EN ISO 13370)” in modo da calcolare analiticamente lo scambio termico con il terreno. A questo punto cliccando sul comando () presente all’interno del campo “Trasmissione terreno-pavimento” si aprirà la finestra in cui poter editare i parametri richiesti per il calcolo della conducibilità equivalente che il software preimposta in automatico ma che è possibile comunque modificare.

Solaio su terreno

 

5. Caratteristiche infissi e porte: selezionati tutti i serramenti nell’area grafica, basterà indicare le tipologie di infisso e cassonetto (selezionandole o creandole ex-novo nell’archivio del software), di schermature (tende interne) e chiusure oscuranti (avvolgibili in plastica).

Allo stesso modo si procede anche per la porta, per la quale basta scegliere la tipologia dall’archivio del software.

caratteristiche infissi e porte

 

6. Ponti termici: nonostante il software sia in grado di calcolare automaticamente il valore di trasmittanza dei ponti termici in funzione delle stratigrafie utilizzate nel modello architettonico, trattandosi di un progetto di nuova costruzione per la quale è prevista una maggiore precisione e, soprattutto, è necessario verificare l’assenza di formazione di muffa anche per i ponti termici, si decide di calcolare tali valori attraverso una valutazione agli elementi finiti.

vani aperti

Pertanto, selezionati tutti i ponti termici in base alla tipologia (ad esempio, nell’immagine sottostante è riportato un esempio per i pilastri e i ponti termici di giunzione tra pareti e solai), si sceglie come metodo di calcolo “Manuale – FEM”. A questo punto, cliccando sul comando () presente all’interno del campo “Ponte termico” verrà aperto l’applicativo Blumatica Ponti Termici FEM in cui è possibile valutare i ponti termici sia attraverso un Wizard (utilissimo per le casistiche più frequenti), sia disegnare ex-novo il ponte termico, mediante l’importazione di un file dwg/dxf di sfondo.

ponti termici

ponti termici 2

7. Ostruzioni esterne: utilizzando il comando presente nel pannello “BIM Energy” è possibile disegnare nel modello architettonico la sagoma degli edifici adiacenti ed indicare le relative altezze.

Ostruzioni esterne

Definite tutte le proprietà energetiche, è possibile procedere con il calcolo delle dispersioni dell’involucro. In particolare, al termine del calcolo è possibile visualizzare tutti i risultati sia nella sezione dedicata nel pannello delle proprietà (a destra) sia nel menu “BIM Energy à Dati Involucro”.

In particolare, nell’immagine sottostante possiamo notare come il software abbia provveduto a calcolare in automatico tutta una serie di parametri, come ad esempio gli angoli di ombreggiamento dovuti non solo alle ostruzioni esterne ma anche agli eventuali aggetti orizzontali e verticali presenti nel modello architettonico (solai aggettanti e rientranze), i ponti termici (dovuti agli innesti parete-solai pavimento e copertura, pareti perimetrali – pareti interne, angoli, infissi, ecc. dove abbiamo provveduto a modificare i valori con un’analisi agli elementi finiti), l’esposizione dei componenti, ecc.

Ma l’aspetto più interessante è come il software ha scomposto in automatico i diversi componenti in n-porzioni in modo da calcolare in maniera precisa i confini e di conseguenza le relative dispersioni. Ad esempio, il solaio evidenziato nell’immagine seguente risulta essere particolarmente emblematico, in quanto ci consente di apprezzare come il software abbia provveduto a calcolare automaticamente tutte le tipologie di scambio termico:

  1. Dai vani delle zone termiche climatizzate a quelli non climatizzati del piano terra (e ovviamente il viceversa)
  2. Dai vani non climatizzati del piano terra verso esterno (“Terrazzo”).

scomposizione componenti

 

Definizione degli impianti

Per prima cosa occorre definire per ogni unità immobiliare le caratteristiche “lato utenza” (emissione, regolazione e distribuzione) dell’impianto per i tre servizi energetici presenti (riscaldamento, acqua calda sanitaria e raffrescamento).

In particolare, nel menu “Dati involucro” (presente nel pannello in alto “BIM Energy”) selezioniamo una zona termica e definiamo le caratteristiche di ogni servizio energetico:

1. Riscaldamento

Tabella riscaldamento

Riscaldamento

 

2. Acqua calda sanitaria

Distribuzione: è stata scelta l’opzione riportata nell’immagine sottostante, essendo l’edificio di nuova costruzione.

Acqua calda sanitaria

 

3. Raffrescamento

tabella raffrescamento

raffrescamento

A questo punto, nel menu “Dati impianto” (presente nel pannello in alto “BIM Energy”) definiamo i generatori.

In particolare, per ogni unità immobiliare occorrerà inserire le centrali termiche descritte di seguito:

  • Centrale 1: la prima centrale sarà dedicata al “Riscaldamento” dell’“Appartamento 1 – Zona Termica 1”. Inoltre, la pompa di calore è stata scelta dall’archivio del software in funzione della potenza richiesta dalla zona termica.
  • Centrale 2: dedicata al “Raffrescamento” dell’“Appartamento 1 – Zona Termica 1”. Ovviamente, la pompa di calore è la medesima utilizzata per il servizio di riscaldamento.

Nota: tale centrale può essere creata anche duplicando la centrale di riscaldamento e modificando semplicemente il servizio energetico da “Riscaldamento” a “Raffrescamento”

  • Centrale 3: dedicata alla “Produzione di acqua calda sanitaria (ACS)” dell’“Appartamento 1 – Zona Termica 1”. Anche in tal caso la pompa di calore è stata scelta dall’archivio del software.

seleziona zona pompa di calore

 

NOTA: grazie al comando “Duplica” è possibile creare rapidamente le centrali anche per le altre unità immobiliare, facendo semplicemente attenzione a modificare le zone termiche servite.

Calcolo energetico e verifiche di legge

Nel menu “Status energetico – Efficienza energetica” possiamo procedere al calcolo della prestazione energetica del nostro edificio: in particolare, dopo il calcolo è possibile visualizzare (nella scheda “Verifiche”) tutti gli esiti delle verifiche richieste dal D.M. 26/06/2015.

Status energetico

Nonostante siano state effettuate delle scelte abbastanza oculate sui componenti ed impianti, si nota che alcune verifiche non risultano essere rispettate. Questa è una situazione abbastanza comune: infatti, il più delle volte si presta molta attenzione esclusivamente ai parametri che incidono sulla prestazione invernale dell’edificio (come ad esempio il valore di trasmittanza dei componenti), senza pensare ai risvolti che tali scelte implicano sulla prestazione estiva.

Nel nostro esempio ci troviamo proprio in questa situazione: verificano i parametri invernali e non quelli estivi!

A questo punto, possiamo sia apportare manualmente delle modifiche al progetto, ad esempio modificando la tipologia di schermatura degli infissi (per soddisfare la verifica del parametro Asol,est) e il grado di isolamento dei componenti (in modo da ridurre l’indice di prestazione termica utile estiva EPC,nd) oppure affidarci al Wizard di Blumatica EGE. Infatti, lanciando tale procedura guidata il software apporterà in automatico tutte le modifiche necessarie per far quadrare la nostra Legge 10!

Wizard EGE

Al termine della procedura guidata, infatti, tutte le verifiche risultano essere soddisfatte e non ci resta che stampare la nostra relazione tecnica (ex Legge 10)!

Per ulteriori dettagli su Blumatica BIM Energy e provarlo gratuitamente consulta questa pagina web

 

 

 

Luca Cocozza

Responsabile Ricerca e Sviluppo Area Energia


  • Antonio Scanniello

    29 Gennaio 2021 at 13:35

    Gentile Luca , apprezzo molto sia le tue capacità tecniche che di venditore, ho seguito tutti i webinar di Blumatica da febbr 2020 in poi e visionato tutti i filmati messi a disposizione anche su youtube, ho acquistato tutto il pacchetto Bim archit e bim Enery e il pacchetto Energy con i relativi applicativi , millesimi , Psc e il nuovo programma per l compensi professionali per il superbonus, grazie al fatto che da diversi anni sono venuto alle giornate Blumatica porte aperte per avere i crediti formativi professionali, e gradualmente è cresciuto il mio apprezzamento per i vostri programmi, tanto che ho lasciato i pacchetti che avevo di Analist Group di Av e i pacchetti completi della sicurezza e annessi di Consorzio Infotel di Battibaglia, non ho mai preso niente da Acca di Montella nonostante li seguo da 20 anni e nonostante io sia in Alta Irpinia a pochi Km da Montella.
    Sto facendo girare sia le versione Bim che normale di Energy, ma devo evidenziare 2 aspetti: 1) nella versione bim di energy manca la sessione detrazioni fiscali superbonus che invece compare nella versione normale. 2) Con le stesse strutture EX NOVO isolate al max inputate sia in Bim Energy che in Energy normale NON ESCONO LE VERIFICHE ex L10 nonostante tutti i tentativi di apportare miglioramenti vari e utilizzando i Wizard di EGE .
    Ora ti chiedo espressamente di trovare il modo da farmi uscire le verifiche ex L10
    con : consigli, video, video corsi, corsi presso la sede ,manuali venendo io da te o tu da me , ma le verifiche devono uscire e con una certa urgenza in quanto ho creato un gruppo di lavoro e ci siamo impegnati a portare avanti diversi interventi di demolizione e ricostruzione.
    In attesa di riscontro o contatto ti saluto.

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    • Ufficio Stampa Blumatica

      29 Gennaio 2021 at 17:24

      Salve,

      nel ringraziarla per i complimenti e fiducia, al momento, data la continua evoluzione della normativa sul Superbonus, stiamo dando priorità all’aggiornamento di Blumatica Energy in quanto, anche a detta dei clienti, risulta essere molto più rapido e semplice gestire il progetto in 2D per edifici di grosse dimensioni.

      In merito all’aspetto verifiche ex Legge 10, stiamo già lavorando su una serie di video in cui evidenziamo quali parametri modificare per ogni verifica.

      Premesso che per questo tipo di problematiche può tranquillamente rivolgersi al nostro settore assistenza (https://www.blumatica.it/supporto/), cerchiamo di darle qualche breve spunto (anche se su questo risulta alquanto difficoltoso) su qualche parametro:

      – H’t ed EPH,nd: si riferiscono alle prestazioni del mero fabbricato (quindi senza impianto) nel periodo invernale. Pertanto, al fine di soddisfare tale verifica occorre principalmente agire sulle trasmittanze dei componenti (senza eccedere, per non avere problemi poi nel periodo estivo, ovvero sull’EPC,nd) e sui valori di trasmittanza dei ponti termici.

      – Asol,est/Asup,utile: si riferisce agli apporti solari derivanti dai componenti finestrati nel periodo estivo. Al fine di soddisfare tale verifica occorre agire sulla tipologia di “schermature mobili” (es. tende, veneziane, ecc…e non, come erroneamente si fa sulle “chiusure oscuranti”tende, veneziane) e sulla fattore di trasmittanza solare “ggl,n” (che dipende dalla tipologia di vetro dell’infisso).

      – EPC,nd: si riferisce alla prestazione del mero fabbricato (quindi senza impianto) nel periodo estivo. Pertanto, al fine di soddisfare tale verifica è necessario non eccedere sull’isolamento delle strutture (quindi non agevolano alla verifica valori di trasmittanza dei componenti e ponti termici troppo al di sotto dei limiti di legge) e, trattandosi di un parametro che considera il periodo estivo, occorre limitare al massimo gli apporti solari (quindi anche nel caso Asol,est/Asol,utile risulti al di sotto dei limiti di legge, potrebbe essere utile migliorare la tipologia di schermatura mobile).

      – Efficienze medie stagionali: oltre a generatori performanti (alti rendimenti per le caldaie, COP per le pompe di calore, ecc.) e sistemi di regolazione/emissione evoluti (dati che può impostare sulla zona termica), occorre prestare attenzione anche al corretto dimensionamento dei generatori stessi, in quanto se notevolmente sovradimensionati (potenze troppo elevate rispetto a quelle richieste dalla zona termica), quest’ultimo potrebbe lavorare a fattori di carico notevolmente bassi che potrebbero comportare rendimenti di generazioni bassi o, addirittura, un mancato funzionamento (ad es. nel caso di pompe di calore).

      In linea di massima, apportando tali accorgimenti al progetto (con l’ordine sopra evidenziato, quindi partendo sempre da un’ottimizzazione prima dei parametri dell’involucro e poi dell’impianto, in quanto cambiando i parametri delle strutture cambia contestualmente anche l’efficienza dell’impianto), anche tutti gli altri indici di prestazione (Epgl, nren ecc.) dovrebbero automaticamente soddisfare i limiti di legge.

      Restiamo a disposizione per qualsiasi evenienza.
      Cordiali saluti.

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      • Antonio Scanniello

        1 Febbraio 2021 at 11:33

        Grazie , ero riuscito a far verificare l’ EPH e la condensa interstiziale che erano di colore rosso, aumentando gradualmente lo spessore dell’ isolante , che ritenevo idoneo e ancora non lo era e la tua risposta ( la cui completezza supera ogni aspettativa ) conferma quello che ho verificato da solo, farò tesoro dei consigli riportati agli altri punti nel caso ci fosse ancora bisogno. Saluti

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  • Antonio Scanniello Ingegnere

    24 Settembre 2021 at 18:28

    Non riesco in nessun modo per un piccolo fabbricato a 2 piani a far verificare EPCnd solamente che è alto nonostante l’aiuto di Ege L10 interventi manuali sui ponti termici e inserimento di tende interne e persiane esterne ASOLest/SUP e EPHnd si sono aggiustati ma non EPCnd che invece prima dei ritocchi era verificato mentre ASOLest/SUP e EPh non lo erano. Se intervengo sui ponti termici peggiorandoli recupero EPCnd , ma non si verifica più EPHnd , ho rivisto tutti i vostri filmati e seguito tutti i consigli .
    Ho già inviato il file aprendo il tichet di assistenza , ma mi hanno dato solo consigli senza mettere mano al file . Cè un altro modo per farvi avere il file di lavoro e lo aggiusta qualcuno di voi ? Non so più che cosa tentare ………………
    Dovrei fare l’ aggiornamento annuale di parecchi programmi che ho acquistato per procedere al superbonus 110 , ma se non escono le verifiche , che mi aggiorno ?
    Ho circa 10 progetti in corso e altrettanti in attesa, senza le verifiche L10 salta tutto.

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    • Ufficio Blumatica

      27 Settembre 2021 at 10:09

      Salve, verrà contattato al più presto per risolvere il suo problema.
      Cordialmente

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  • Jessica

    28 Marzo 2022 at 23:22

    Buonasera, non riesco a superare le verifiche della ex Legge 10, ho Eph che non ne vuole sapere ho fatto 1000 prove e rifatto l’ape…ogni volta la stessa storia…ogni ape che faccio sempre problemi.. e poi voi nei video in un secondo risolvete. Ho provato a modificare di tutto tutti i tipi di schermature ai vetri, perchè l’isolamento va bene mi dice di continuo di schermare i vetri cosa che ho provato con tutte le schermature presenti..non so più che fare mi perdo dalla casa ogni volta sto giorni sulla stessa Ape. Vi prego di aiutarmi

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    • Ufficio Blumatica

      30 Marzo 2022 at 10:00

      Salve,
      per risolvere in modo rapido le consiglio di contattare direttamente il nostro settore assistenza, aprendo un ticket dal software o dal nostro sito https://www.blumatica.it/supporto/.

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  • Luigi

    21 Aprile 2022 at 18:28

    Buongiorno, non riesco ad impostare per servizio acs, uno scaldaacqua a pompa di calore. Chi può aiutarmi? Grazie

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  • Daniela

    26 Maggio 2022 at 17:46

    Buongiorno, mi riferisco al messaggio di altro collega. Ci sono controindicazioni normative per iniziare il lavoro in Bim Energy, salvare il file blueng e poi completare la pratica con Energy?

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    • Ufficio Blumatica

      27 Maggio 2022 at 11:29

      Salve,
      per avere una risposta approfondita al suo dubbio può contattare il nostro settore assistenza, aprendo un ticket dal software o dal nostro sito https://www.blumatica.it/supporto/.

      Commenta

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