Rischi specifici: quali sono e come si valutano?

rischi specifici
I rischi specifici per cui esistono delle norme tecniche di riferimento sono oltre 20. Il rischio legato alle movimentazioni dei carichi è uno dei più complessi da valutare!

La valutazione dei rischi è un aspetto fondamentale della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro sul quale il D.lgs. 81/08 (Testo Unico della Sicurezza) legifera definendo sia gli obblighi del datore di lavoro sia gli aspetti che occorre prendere in considerazione per il rispetto dei requisiti di natura cogente.

Rischio stocastico e normato

 

 

Per quanto concerne la metodologia di valutazione dei rischi viene precisato che:

  • per i rischi di natura stocastica, ossia quei rischi quali scivolamento, cadute a livello, ecc. per cui non esistendo norme tecniche di riferimento, l’entità del rischio viene calcolata assegnando un opportuno valore alla probabilità di accadimento ed alla gravità del danno;
  • Per i rischi di natura specifica, come rumore, vibrazioni, chimico, movimentazione manuale dei carichi, ecc., il D.lgs. 81/08 rimanda alle norme tecniche (standard ISO, norme UNI, Linee guida) che contemplano opportuni algoritmi di calcolo per l’individuazione della classe di rischio.

Quanti sono i rischi specifici per cui esistono delle norme tecniche di riferimento? 

Sono oltre 20!

Quelli comunemente presenti in molte attività lavorative sono:

  • Rumore
  • Vibrazioni mano-braccio e corpo intero
  • MMC – (Sollevamento e trasporto, Traino e spinta, Movimenti ripetitivi)
  • Chimico, biologico e cancerogeno
  • Legionella
  • Amianto
  • Campi elettromagnetici
  • Microclima
  • Radiazioni solari
  • Radiazioni ottiche artificiali
  • Atmosfere esplosive
  • Videoterminale

Per la valutazione del rumore, ad esempio, vengono prese in considerazione due norme tecniche fondamentali, la UNI 9432:2011 e la UNI EN ISO 9612:2011, che forniscono il metodo per la misurazione del rumore, la valutazione dell’esposizione e l’individuazione delle incertezze di misura.

Se una determinata attrezzatura sottopone i lavoratori a rischio vibrazioni mano-braccio o corpo intero, i livelli di esposizione sono individuati rispettivamente sulla base delle norme UNI EN ISO 5349 ed UNI EN ISO 2631.

Se in un determinato contesto lavorativo dobbiamo analizzare il rischio per la salute e sicurezza relativo all’esposizione ad agenti chimici pericolosi, possiamo utilizzare uno dei modelli di calcolo proposti dai gruppi tecnici delle ASL italiane, quali:

  • Mo.Va.Ris.Ch., a cura delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Toscana;pericolo, esposizione, rischio
  • Al.Pi.Ris.Ch., a cura del gruppo di lavoro “rischio chimico”, istituito dalla Regione Piemonte;
  • ISPRA, modello a cura dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

La metodologia utilizzata per la valutazione dei rischi per la sicurezza si basa sulla Direttiva Agenti Chimici 98/24/CE.

 

Movimentazione dei carichi: un rischio complessomovimentazione carichi

 

Il rischio legato alle movimentazioni dei carichi è uno dei più complessi da valutare perché strettamente connesso ad uno studio preciso della movimentazione eseguita.

La famiglia delle ISO 11228 parti 1, 2, 3 si occupa di assegnare gli standard per l’analisi dettagliata delle tre tipologie di movimentazione:

  • ISO 11228 – 1 per l’analisi del rischio da sollevamento e trasporto
  • ISO 11228 – 2 per la valutazione della movimentazione da spinta e traino
  • ISO 11228 – 3 per l’analisi dei bassi carichi ad alata frequenza

In supporto a tali normative, nel 2014 è stato pubblicato il Technical Report 12295, un applicativo delle ISO 11228 che fornisce gli strumenti per lo studio delle movimentazioni secondo gli algoritmi di calcolo previsti dalle norme tecniche.

Per ampliare l’applicazione di ISO 11228-1, la ISO TR 12295 propone nuovi criteri che consentono di analizzare, ad esempio, compiti di sollevamento complessi ossia compiti compositi e compiti variabili.

Il software per valutare tutti i rischi specifici esistenti

Blumatica DVR

Blumatica DVR è il software Blumatica che consente di gestire la sicurezza per qualsiasi realtà aziendale.

A corredo del software vi sono Modelli Standard con una struttura organizzativa tipo (ambienti, impianti e lavorazioni con pericoli già individuati, rischi valutati e relative misure di prevenzione e protezione attuate o da attuare).

Completamente integrate le funzioni per valutare tutti i rischi specifici esistenti (oltre 30): si ottengono automaticamente le valutazioni specifiche dalla individuazione delle fasi lavorative o delle mansioni.

L’innovativa logica SAAT (Software As A Teacher) consente al tecnico di utilizzare al meglio il software e di essere costantemente aggiornato rispetto alla normativa vigente: specifici help contestuali, infatti, contengono “pillole” tecniche circa norme UNI, standard ISO e linee guida di riferimento per la valutazione dei rischi specifici.

Scopri ulteriori dettagli qui!

 

Francesca De Santis

Responsabile Ricerca e Sviluppo Area Sicurezza


Un commento

  • Giuseppe

    24 Gennaio 2018 at 21:52

    Salve il rischio da fulminazione e la relativa verifica va sempre effettuata per tutte le attività?
    Se si come mai in blumatica dvr non c’è traccia?

    Grazie salute

    Commenta

    • Ufficio Stampa Blumatica

      26 Gennaio 2018 at 08:12

      Salve! La valutazione del rischio fulminazione è una valutazione obbligatoria. Ciò detto, Blumatica Scariche Atmosferiche non è integrato nei rischi specifici in quanto si tratta di un rischio di natura strutturale che, alla stregua del rischio incendio anch’esso gestito a parte con specifico software, fa riferimento ad una valutazione che riguarda l’edificio.

      Commenta

Lascia un commento

La tua email non verrà pubblicata. I campi obbligatori sono contrassegnati *