Rischio Chimico, come effettuare una corretta valutazione in azienda

Melania Basili7 Gennaio 202516min2590
Rischio-Chimico
La valutazione del rischio chimico è fondamentale per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro che trattano sostanze pericolose. Blumatica offre soluzioni avanzate come Blumatica DVR e Blumatica Chimico Advanced, che utilizzano modelli come MoVaRisCh, AlPiRisCh e ISPRA per analizzare e classificare il rischio, assicurando conformità alle normative e protezione per i lavoratori.

Uno dei rischi maggiormente diffusi sui luoghi di lavoro è sicuramente il rischio chimico derivante dall’uso di agenti chimici pericolosi per la salute e la sicurezza del lavoratore; sono molti, infatti, gli ambienti di lavoro che trattano sostanze e miscele chimiche (industrie chimiche, laboratori e non solo).

Per agenti chimici si intendono “tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti (compreso lo smaltimento come rifiuti) mediante qualsiasi attività lavorativa, siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato”.

Rischio Chimico. Normativa di riferimento & modelli applicativi

La classificazione degli agenti chimici è di primaria importanza per proteggere la salute dei lavoratori e in tal senso ci vengono in soccorso regolamenti e normative, come il Decreto Legislativo n.52 del 1997 che classifica gli agenti chimici distinguendoli in sostanze pericolose e non.
Tuttavia, ai fini della valutazione del rischio per i lavoratori, bisogna considerare anche degli agenti chimici che, seppur non classificati come sostanze pericolose, possono determinare un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori in base a:

  • Proprietà chimico-fisiche-tossicologiche;
  • Metodo di utilizzo sul luogo di lavoro.

La valutazione all’esposizione ad agenti chimici pericolosi è disciplinata da diverse normative che approfondiscono l’analisi del rischio chimico sia in merito alla salute che alla sicurezza sul luogo di lavoro.

Valutazione agente chimico
Figura 1 – Valutazione agente chimico

Le “Sostanze pericolose” sono regolate dal D.Lgs. 81/08 (Titolo IX – capo I) che disciplina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori nei confronti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o utilizzati durante l’attività lavorativa.

Gli agenti chimici

L’individuazione, la valutazione e l’analisi del rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori derivanti dall’uso di agenti chimici pericolosi è normato dal titolo IX del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n. 81.

Il rischio chimico può derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o può essere il risultato di attività lavorative che necessitano del loro utilizzo. I prodotti chimici, se non classificati, etichettati e gestiti correttamente, possono essere estremamente pericolosi.

Per tale motivo è importante censire tutte le sostanze o miscele chimiche pericolose che vengono maneggiate sul luogo di lavoro ed avere in dotazione le relative schede di sicurezza contenenti informazioni sulle proprietà chimico-fisiche, tossicologiche e di pericolo per l’ambiente.

Il Regolamento CE n.1272/2008 disciplina le caratteristiche dell’etichettatura di sostanze e miscele pericolose per tutelare la salute dei lavoratori a contatto con esse.

Le etichette dovranno obbligatoriamente riportare:

  • Indicazioni di pericolo (Frasi H);
  • Indicazioni sul rischio esplosione (Frasi EUH);
  • Consigli di prudenza (Frasi P);
  • Simboli grafici (Pittogrammi).

Da disposizioni normative, sia il datore di lavoro che le risorse sono tenuti alla conoscenza delle corrette procedure da adottare per un uso sicuro degli agenti chimici in merito a:

  • Dispositivi di protezione individuale per ridurre il rischio da esposizione;
  • Effetti derivanti dall’interazione di due o più sostanze/miscele pericolose;
  • Comportamento delle miscele in diverse condizioni ambientali.

I modelli di calcolo utilizzati per il processo di valutazione dei rischi per la salute sono i seguenti:

  • Va.Ris.Ch., a cura delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Toscana
  • AlPiRisCh, aggiornamento del modello applicativo istituito dalla Regione Piemonte.
  • ISPRA, fonda le sue radici nella metodologia pubblicata dall’ex ISPESL “La valutazione dei rischi da agenti chimici pericolosi nei laboratori di ricerca” edita nel 2007, prendendo spunto dalla pratica applicazione delle Linee Guida dell’ISPRA e Centro Interagenziale “Igiene e Sicurezza del Lavoro” in materia di tutela della salute e della sicurezza degli operatori delle Agenzie di Protezione Ambientale edite a Settembre 2011.

Valutazione del rischio chimico con Blumatica

Per gestire le valutazioni dell’esposizioni ad agenti chimici pericolosi, cancerogeni e mutageni Blumatica offre due soluzioni in base alle esigenze del professionista.

Valutazione rischio chimico
Figura 2 – Valutazione rischio chimico

1. BLUMATICA DVR – RISCHIO SPECIFICO CHIMICO

Blumatica DVR, con il modulo “Rischi specifici – Rischio chimico”, consente di implementare l’analisi del rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in applicazione al modello MoVaRisCh (Modello di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi per la salute ad uso delle piccole e medie imprese 2018).

Il modello MoVaRisCh, adatto  alle piccole e medie imprese, consente la classificazione al di sopra o al di sotto della soglia del rischio IRRILEVANTE PER SALUTE.

Il rischio R è calcolato come il prodotto del pericolo P e dell’esposizione E (Hazard x Exposure).

R = P x E

  • Il pericolo P rappresenta l’indice di pericolosità intrinseca di una sostanza o di una miscela, indipendentemente dai livelli a cui le persone sono esposte, e nell’applicazione di questo modello viene identificato con le frasi o indicazioni di pericolo regolate secondi i criteri dell’Allegato I del Regolamento (CE) 1272/2008 e successive modificazioni (Regolamento CLP) o della Direttiva 1999/45/CE.
    Ad ogni Frase o Indicazione di pericolo è stato assegnato un punteggio (score) tenendo conto del significato delle disposizioni relative alla classificazione e all’etichettatura delle sostanze e delle miscele

Per il pericolo P sono tenuti in considerazione le proprietà pericolose e l’assegnazione di un valore limite professionale, mediante il punteggio assegnato.

  • L’esposizione E rappresenta il livello di esposizione dei soggetti nella specifica attività lavorativa.

Per l’esposizione E vengono presi in considerazione: tipo, durata dell’esposizione, le modalità con cui avviene l’esposizione, le quantità in uso, gli effetti delle misure preventive e protettive adottate

Il rischio R è calcolato separatamente per esposizioni inalatorie e per esposizioni cutanee:

Rinal = P x Einal

RCute = P x ECute

Nel caso in cui per un agente chimico pericoloso siano previste contemporaneamente entrambe le vie di assorbimento il rischio R cumulativo (Rcum) è ottenuto tramite il seguente calcolo:

Modello MoVaRisCh
Figura 3 – Modello MoVaRisCh

Il modello MoVaRisCh disciplina l’assegnazione degli scores di pericolo per le miscele:

  • per le miscele classificate pericolose in possesso di uno score minore di 4 è necessario considerare se nella composizione degli ingredienti, riportata nella sezione 3 della Scheda Di Sicurezza, non vi siano sostanze pericolose in possesso di uno score ≥ 8. In questo caso si applica il criterio individuato dalle Miscele non classificabili come pericolose ma contenenti almeno una sostanza pericolosa appartenente ad una qualsiasi classe di pericolo con score ≥ 8;
  • per le miscele NON classificate pericolose ma contenenti almeno una sostanza pericolosa appartenente ad una qualsiasi classe di pericolo con score ≥ 8 occorre assegnare uno score pari a 5,50;
  • Per le miscele NON classificate pericolose ma contenenti almeno una sostanza non pericolosa alla quale è stato assegnato un valore limite d’esposizione professionale, bisogna assegnare uno score pari a 2,25.

 

2. BLUMATICA CHIMICO ADV

Per la valutazione approfondita dei rischi da esposizione ad agenti chimici pericolosi, ai sensi del Titolo IX del D.Lgs. 81/08, i professionisti possono utilizzare il software Blumatica Chimico Advanced, software per valutazione avanzata del rischio per gruppi omogenei di lavoratori applicando, oltre al metodo MoVaRisCh, anche il modello di calcolo AlPiRisCh ed ISPRA.

Blumatica Chimico Advanced, scelta del metodo
Figura 4 – Blumatica Chimico Advanced, scelta del metodo

Dopo aver definito i gruppi omogenei di valutazione, il primo passo è la definizione delle sostanze e miscele pericolose a cui sono esposti i lavoratori: l’archivio Blumatica offre un’ampia scelta delle sostanze chimiche classificate come pericolose.

Tuttavia, il tecnico può censire la specifica miscela:

  1. Allegandone la propria scheda di sicurezza (Punto A immagine sottostante);
  2. Definendo l’ambiente in cui la sostanza viene adottata (Punto B immagine sottostante);
  3. Indicando frasi di pericolo e consigli di prudenza (Punto C immagine sottostante):
Blumatica Chimico Advanced, agenti chimici
Figura 5 – Blumatica Chimico Advanced, agenti chimici

Con Blumatica Chimico è possibile effettuare le seguenti valutazioni:

  • Rischio sicurezza, la cui valutazione è condotta sulla base dell’Allegato II delle Linee Direttrici pratiche non obbligatorie della Direttiva Agenti Chimici 98/24/CE

Infatti, ad esempio, il livello di rischio chimico per la sicurezza è valutato come prodotto di tre variabili:

LR = LPO x LE x LC

Dove:

  • LR è il livello di rischio chimico ai fini della sicurezza;
  • LPO è il livello di pericolosità oggettiva;
  • LE è il livello di esposizione;
  • LC è il livello di conseguenze.

 

  • Rischio Salute variabile in funzione della metodologia applicata, ovvero:

L’analisi salute con il metodo AL.PI.RIS.CH. prevede l’uso facoltativo di una metodologia semplificata (CUT OFF) senza procedere ad una valutazione complessa stimata (o misurata), nel caso siano rispettate alcune indicazioni che costituiscono, ad esempio, esposizioni molto limitate ad agenti chimici presenti in piccole quantità.

In caso di non applicabilità di tale metodo semplificato, è possibile adottare la metodologia analitica che prevede lo studio delle caratteristiche di ogni agente chimico.

L’analisi salute con il metodo ISPRA, invece, prende spunto dalla pratica applicazione delle “Linee guida dell’ISPRA e centro Interagenziale Igiene e Sicurezza del Lavoro”.

Per la valutazione dell’analisi salute ed esposizione agli agenti chimici pericolosi entrano in gioco diversi fattori tra cui: livello di esposizione del singolo lavoratore, fattori di pericolo, stato fisico della sostanza oppure tempo di esposizione all’agente chimico.

  • Rischio Cancerogeno, variabile in funzione della sostanza pericolosa valutata.

Per scoprire il software ed approfondire la tematica, Scarica la versione Trial di Blumatica Chimico Advanced sul nostro sito.

Melania Basili

Responsabile Tecnico


Lascia un commento

La tua email non verrà pubblicata. I campi obbligatori sono contrassegnati *