Rischio Chimico, perché è importante effettuare la valutazione
valutazione nei posti di lavoro

Gemma De Nicola4 Agosto 202214min25550
rischio chimico
Anche nei casi in cui l’esposizione sia al di sotto dei limiti di azione, occorre predisporre idoneo documento di valutazione

L’utilizzo di sostanze chimiche è oggigiorno sempre più diffuso all’interno dei luoghi di lavoro, pertanto l’analisi di tale rischio non è confinata unicamente alle industrie di processo o specifici laboratori ed il Datore di Lavoro è tenuto ad eseguire tale valutazione. Il D.lgs 81/08 descrive, infatti, il rischio chimico come uno dei rischi maggiormente presenti all’interno degli ambienti lavorativi e, anche nei casi in cui l’esposizione a tale rischio risulti essere al di sotto dei limiti di azione, occorre predisporre idoneo documento di valutazione.

 

Pericolosità degli agenti fisici: classificazione secondo il Regolamento CE 1272/08

 

Il Regolamento CLP definisce 28 classi di pericolo: 16 classi di pericolo fisico, 10 classi di pericolo per la salute umana, una classe di pericolo per l’ambiente e una classe supplementare per le sostanze pericolose per lo strato di ozono.

Per una sostanza classificata secondo le regole previste dal CLP, vengono fornite le informazioni circa:

  • i Pittogrammi;
  • l’Avvertenza;
  • le Frasi H;
  • le Frasi EUH (eventuali);
  • le Frasi P.

 

I PITTOGRAMMI

 

Il Regolamento CLP prevede 9 pittogrammi di cui 5 per i pericoli fisici, 3 per i pericoli per la salute ed 1 per i pericoli per l’ambiente. Alcune classi e categorie non prevedono l’uso di un pittogramma.

Per ogni Pittogramma sono identificate le classi e categorie di pericolo associate.

 

Simbolo Codice Classi e categorie
pittogramma esplosivi GHS01
  • Esplosivi instabili; Esplosivi delle divisioni 1.1, 1.2, 1.3 e 1.4
  • Sostanze e miscele autoreattive, tipi A e B
  • Perossidi organici, tipi A e B
pittogramma GHS02
  • Gas infiammabili, categoria di pericolo 1
  • Aerosol infiammabili, categorie di pericolo 1 e 2
  • Liquidi infiammabili, categorie di pericolo 1, 2 e 3
  • Solidi infiammabili, categorie di pericolo 1 e 2
  • Solidi infiammabili, categorie di pericolo 1 e 2
  • Sostanze e miscele autoreattive, tipi B, C, D, E, F
  • Liquidi piroforici, categoria di pericolo 1
  • Solidi piroforici, categoria di pericolo 1
  • Sostanze e miscele autoriscaldanti, categorie di pericolo 1 e 2
  • Sostanze e miscele che a contatto con l’acqua emettono gas infiammabili, categorie di pericolo 1, 2 e 3
  • Perossidi organici, tipi B, C, D, E, F
pittogramma GHS03
  • Gas comburenti, categoria di pericolo 1
  • Liquidi comburenti, categorie di pericolo 1, 2 e 3
  • Solidi comburenti, categorie di pericolo 1, 2 e 3
GHS04
  • Gas sotto pressione: Gas compressi; Gas liquefatti; Gas liquefatti refrigerati; Gas disciolti.
pittogramma GHS05
  • Corrosivo per i metalli, categoria di pericolo 1
  • Corrosione cutanea, categorie di pericolo 1A, 1B e 1C
  • Gravi lesioni oculari, categoria di pericolo 1
pittogramma rischio chimico GHS06
  • Tossicità acuta (per via orale, per via cutanea, per inalazione), categorie di pericolo 1, 2 e 3
pittogramma rischio chimico GHS07
  • Tossicità acuta (per via orale, per via cutanea, per inalazione), categoria di pericolo 4
  • Irritazione cutanea, categoria di pericolo 2
  • Irritazione oculare, categoria di pericolo 2
  • Sensibilizzazione cutanea, categoria di pericolo 1
  • Tossicità specifica per organi bersaglio – esposizione singola, categoria di pericolo 3
  • Irritazione delle vie respiratorie
  • Narcosi
pittogramma rischio chimico GHS08
  • Sensibilizzazione delle vie respiratorie, categoria di pericolo 1
  • Mutagenicità sulle cellule germinali, categorie di pericolo 1A, 1B e 2
  • Cancerogenicità, categorie di pericolo 1A, 1B, 2
  • Tossicità per la riproduzione, categorie di pericolo 1A, 1B e 2
  • Tossicità specifica per organi bersaglio – esposizione singola, categorie di pericolo 1 e 2
  • Tossicità specifica per organi bersaglio – esposizione ripetuta, categorie di pericolo 1 e 2
  • Pericolo in caso di aspirazione, categoria di pericolo 1
pittogramma rischio chimico GHS09
  • Pericoloso per l’ambiente acquatico
    • pericolo acuto, categoria 1
    • pericolo cronico, categorie 1 e 2
Non è necessario un pittogramma
  • Esplosivi della divisione 1.5
  • Esplosivi della divisione 1.6
  • Gas infiammabili, categoria di pericolo 2
  • Sostanze e miscele autoreattive, tipo G
  • Perossidi organici, tipo G
  • Tossicità per la riproduzione, effetti sull’allattamento o attraverso l’allattamento, categoria di pericolo supplementare

 

 

Come eseguire la valutazione del rischio chimico

 

La valutazione del rischio chimico è legata ad una serie di elementi detti fattori di rischio, la cui compresenza determina livelli di esposizione più o meno pericolosi per i lavoratori esposti.

Nell’identificazione di tali fattori occorre:

  • analizzare il ciclo produttivo, individuando i reparti, le relative attività e le mansioni svolte che comportano la presenza o l’utilizzo di agenti chimici;
  • elencare gli agenti chimici utilizzati per ogni reparto;
  • tenere conto del livello, tipo e durata dell’esposizione agli agenti chimici e della loro quantità;
  • tenere conto delle condizioni in cui vengono impiegati gli agenti chimici, ovvero dell’interazione con i fattori di rischio di tipo fisico quali: spazi di lavoro, temperatura, umidità, pressione, presenza di radiazioni nel campo del visibile, presenza di radiazioni infrarosse e ultraviolette, presenza di radiazioni ionizzanti, ecc.;
  • valutare l’influenza che possono avere gli impianti tecnici ausiliari (aspirazioni, ventilazioni, condizionamento, ecc.);
  • tenere conto delle eventuali misure di prevenzione e protezione già adottate o da adottare conseguentemente alla valutazione dei rischi come previsto dall’articolo 225 del D.Lgs. 81/2008.

 

Per le sostanze pericolose elencate nell’allegato XXXVIII ed eventualmente presenti nei reparti esaminati è necessario verificare il rispetto dei valori limite di esposizione professionale, sia nelle 8 ore, sia nel breve termine.

La valutazione andrà poi rivista in occasione di:

  • modifiche organizzative;
  • modifiche procedurali;
  • introduzione di nuova tecnologia;
  • introduzione di macchine e attrezzature;
  • ogni qualvolta la specifica situazione lo richieda.

 

In funzione dell’esito e del livello di rischio rilevato il Datore di Lavoro dovrà mettere in atto le giuste misure di protezione e prevenzione al fine di ridurre l’esposizione ai rischi che ne derivano.

 

Il software Blumatica Chimico

 

Blumatica Chimico è il software che permette di eseguire in modo semplice e allo stesso tempo completo, la valutazione dei rischi da esposizione ad agenti chimici pericolosi, cancerogeni e mutageni, ai sensi del Titolo IX del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

Blumatica Chimico

Corredato da un’ampia banca dati di circa 4000 sostanze, il software è indirizzato a quanti si occupano di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, consentendo di elaborare il Documento di Valutazione del Rischio Chimico per qualunque tipo di organizzazione. L’utente potrà inoltre scegliere di eseguire la valutazione a partire dalle metodiche Mo.Va.Ris.ChAl.Pi.Ris.Ch ed Ispra.

Mediante Blumatica Chimico è possibile effettuare le seguenti schede di valutazione:

  • RISCHIO SICUREZZA
  • ANALISI AMBIENTALI
  • RISCHIO SALUTE
  • RISCHIO CANCEROGENO

 

Blumatica Chimico

 

 

 

A supporto dell’utente sono state predisposte interfacce semplici ed intuitive arricchite di utili suggerimenti ed help rapidi:

 

 

 

Eseguire la valutazione del rischio chimico, oltre ad essere un obbligo di legge, consente di monitorare e pianificare idonei dispositivi di protezione al fine di ridurre l’esposizione dei lavoratori a tale rischio. A tal proposito il software consente, in funzione della classe di rischio, di individuare in modo automatico le misure di prevenzione protezione da adottare.

 

Scopri maggiori dettagli sul software Blumatica Chimico.

Gemma De Nicola

Responsabile Tecnico


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