Sancito l’Accordo Stato-Regioni 2025 sulla Formazione Obbligatoria di Salute e Sicurezza sul Lavoro

accordo stato regioni
Sancito il nuovo Accordo Stato-Regioni sulla formazione sicurezza sul lavoro, che introduce standard nazionali uniformi per durata, contenuti e modalità dei corsi. Il testo unifica le normative precedenti e mira a semplificare gli adempimenti per imprese e formatori, colmando un vuoto normativo in vigore dal 2022. Ora si attende la pubblicazione ufficiale.

Il 17 aprile 2025 si è tenuta una nuova seduta della Conferenza Stato-Regioni, durante la quale è stato approvato l’Accordo relativo alla formazione in materia di formazione e sicurezza sul lavoro.

Tra i principali punti all’ordine del giorno, spicca infatti l’intesa su:

“Accordo, ai sensi dell’articolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, finalizzato all’individuazione della durata e dei contenuti minimi dei percorsi formativi in materia di salute e sicurezza, di cui al medesimo decreto legislativo. ACCORDO SANCITO”.

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Ma come si è giunti all’attuale assetto dell’Accordo?

L’Accordo Stato-Regioni (ASR) è un atto adottato dalla Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province autonome, finalizzato a disciplinare in modo uniforme la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in attuazione del D.Lgs. 81/2008.

Concepito per garantire standard formativi omogenei su tutto il territorio nazionale, l’Accordo mira a rafforzare la cultura della prevenzione, assicurando ai lavoratori e ai datori di lavoro competenze adeguate per l’individuazione e la gestione dei rischi.

In particolare, l’ASR:

  • definisce i requisiti formativi, stabilendo modalità, durata e contenuti minimi dei percorsi destinati ai diversi soggetti del sistema prevenzionistico;
  • assicura la qualità della formazione, uniformando gli standard a livello nazionale, indipendentemente dalla collocazione territoriale;
  • introduce strumenti di monitoraggio e controllo, volti a garantire la corretta applicazione delle disposizioni da parte degli enti formatori.

Originariamente introdotto nel 2011, l’Accordo è stato oggetto di successivi aggiornamenti per rispondere all’evoluzione normativa e alle mutate esigenze del mondo del lavoro.

La legge 215/2021 ha introdotto importanti modifiche al decreto legislativo 81/08, che riguardano la formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro.

Dopo la scadenza del termine previsto per giugno 2022, si sono registrati ulteriori rinvii, con quattro differimenti concentrati solo nel mese di novembre 2024.

La mancata approvazione del nuovo Accordo Stato-Regioni previsto dall’art. 37, comma 2, secondo periodo del D.Lgs. 81/2008 ha determinato un rilevante vuoto normativo nel sistema della formazione obbligatoria per preposti e dirigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. L’Accordo, che avrebbe dovuto essere adottato entro il 30 giugno 2022 come stabilito dalla legge n. 215/2021, non è mai entrato in vigore, generando incertezza sia sul piano giuridico che su quello applicativo.

Rispetto alla situazione normativa, l’art. 37, comma 7, del D.Lgs. 81/2008 vincola l’erogazione della formazione e dell’aggiornamento dei soggetti apicali ai contenuti del nuovo Accordo. In assenza di quest’ultimo, la norma risulta inapplicabile, non essendo previsto alcun regime transitorio né la validità degli accordi preesistenti.

Contestualmente a livello giuridico, l’inoperatività del nuovo Accordo ha comportato:

  • l’assenza di un obbligo giuridico attuale per i datori di lavoro in merito alla formazione di preposti e dirigenti;
  • l’inapplicabilità di sanzioni per omissioni formative, in virtù del principio di legalità sancito dall’art. 2 c.p. e dall’art. 25 della Costituzione;
  • la possibilità di richiedere l’archiviazione di eventuali contravvenzioni, qualora basate sull’omessa formazione non prevista da una norma vigente;
  • il divieto di retroattività per un’eventuale futura approvazione dell’Accordo, che non potrà incidere su fatti precedenti alla sua entrata in vigore.

 Quali sono le prospettive operative dell’intesa del 2025?

Il Nuovo Accordo Stato-Regioni 2025 potrebbe introdurre modifiche sostanziali rispetto alla precedente disciplina, con l’obiettivo di semplificare, armonizzare e rafforzare il sistema di formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Qualora trovassero conferma le disposizioni previste nella bozza del 13/05/2024, si prospettano i seguenti scenari evolutivi.

Ad esempio sul piano della centralizzazione e razionalizzazione normativa, l’Accordo accorpa e sostituisce le disposizioni contenute negli Accordi del 2011, 2012 e 2016, creando un testo unico che disciplina la formazione per:

  • lavoratori,
  • preposti,
  • dirigenti,
  • datori di lavoro,
  • coordinatori per la sicurezza.

Questa unificazione facilita la consultazione normativa e ne semplifica l’applicazione pratica.

Soprattutto a livello formativo, si prevede una Standardizzazione dei percorsi: ecco che può sopraggiungere un quadro formativo uniforme, che definisce:

  • durata minima e contenuti dei corsi;
  • modalità di erogazione standardizzate;
  • criteri di aggiornamento.

Le imprese potranno così riferirsi a un unico standard nazionale, riducendo incertezze interpretative e disomogeneità territoriali.

I contenuti minimi per la formazione dei coordinatori per la progettazione e l’esecuzione dei lavori vengono ampliati con nuovi moduli, in particolare su:

  • gestione dei cantieri;
  • prevenzione e controllo dei rischi specifici.

È prevista una formazione mirata per i lavoratori impiegati in spazi confinati o ambienti potenzialmente inquinati, con corsi specifici adeguati ai nuovi scenari di rischio.

Tutti i percorsi formativi devono includere una valutazione dell’apprendimento, attraverso test scritti, prove pratiche o altre modalità equivalenti, con l’obiettivo di certificare l’effettiva acquisizione delle competenze.

All’indomani dell’approvazione, si apre la fase attuativa: quali saranno i prossimi adempimenti?

Il testo approvato dovrà ora essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Solo a quel punto sarà possibile verificare se l’impianto della bozza del 2024 è stato mantenuto integralmente o se sono state introdotte modifiche. Seguiranno ulteriori aggiornamenti e analisi approfondite.

In questa fase di transizione Blumatica sta aggiornando i propri corsi in modo da renderli conformi ai nuovi requisiti.

Antonia Zanfardino

Responsabile Tecnico


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