Sicurezza alimentare: qual è la normativa di riferimento?

Sicurezza alimentare
Il controllo della sicurezza alimentare lungo tutta la filiera, dalla coltivazione al commercio, ha necessitato una serie di norme atte ad armonizzare le buone pratiche di tutela della salute dei consumatori.  Ecco quali sono.

La legislazione in ambito alimentare ha avuto un’evoluzione nei primi anni 2000, sia a livello comunitario sia nazionale. In quegli anni, l’Unione Europea introdusse la strategia “dal campo alla tavola” (“farm to fork strategy”), diventata poi il cuore del Green Deal, che ambisce a rendere il settore alimentare equo, sicuro e sostenibile.

L’approccio con cui sono stati sviluppati i regolamenti europei prevede la presa in considerazione di principi fondamentali che sono esplorati nel dettaglio. È previsto, con le disposizioni normative applicate poi a livello locale, l’obiettivo di garantire:

  • sicurezza e nutrizione dei prodotti per l’alimentazione umana e animale;
  • benessere animale e salute delle piante;
  • trasparenza;
  • igiene, gestione dei rischi e tracciabilità;
  • innovazione e crescita.

Ecco, quindi, che con il “pacchetto igiene”, aspetto cruciale della legislazione sulla sicurezza alimentare, sono stabilite tutte le norme e i dettagli da recepire armonicamente lungo il territorio dell’Unione Europea.

Pacchetto Igiene: linee guida per i produttori per garantire la sicurezza alimentare

Il “pacchetto igiene” è un insieme di regolamenti e normative stabilite dall’Unione Europea per garantire elevati standard di sicurezza e igiene alimentare lungo tutta la catena di produzione, distribuzione e commercializzazione degli alimenti. Comprende diverse leggi e direttive che definiscono le norme igieniche da seguire nei vari settori dell’industria alimentare, dal settore agricolo e di produzione primaria fino al settore della ristorazione e della vendita al dettaglio.

Con norme specifiche, di interesse omnicomprensivo, vengono imposte delle procedure da far rispettare agli operatori del settore alimentare (OSA). Un OSA è, quindi, la “persona fisica o giuridica responsabile di garantire il rispetto delle disposizioni della legislazione alimentare nell’impresa alimentare posta sotto il suo controllo”. In tal modo si viene incontro alla necessità di attuare politiche di protezione e prevenzione, applicando i gli strumenti necessari per una corretta prassi igienica e alle procedure di autocontrollo, di cui l’HACCP.

Così, i regolamenti sono stati sviluppati per definire delle specificità in merito a:

  • rintracciabilità degli alimenti – Reg. CE 178/2002 “food law”;
  • igiene degli alimenti e mangimi – Reg. CE 852/2004 e Reg. CE 853/2004;
  • controlli ufficiali – Reg. CE 854/2004 e Reg. CE 882/2004;
  • criteri microbiologici, organizzazione dei controlli e misure transitorie – Reg. CE 2073, 2074, 2075, 2076 del 2005;
  • etichettatura – Reg. CE 1169/2011.

Quindi, analizzando ogni peculiarità dei diversi ambiti di applicazione, il regolamento sull’igiene alimentare emerge come uno strumento fondamentale per prevenire e gestire i rischi legati alla sicurezza alimentare.

Estendendo a tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea gli stessi criteri e standard riguardanti l’igiene della produzione alimentare e i controlli sanitari lungo tutta la catena di produzione, si è uniformata la normativa garantendo che gli operatori del settore adottino pratiche di igiene e produzione sicure, riducendo i rischi per la salute dei consumatori.

Scopri di più sui sistemi di controllo dei rischi in ambito alimentare seguendo il corso di aggiornamento per esperti di sicurezza nel settore aziende alimentari. 10 ore da seguire in modalità e-learning a soli 250€ (+ IVA)!

Cynthia Fiorillo

Redattrice


Lascia un commento

La tua email non verrà pubblicata. I campi obbligatori sono contrassegnati *