Durante i mesi più caldi dell’anno, sui luoghi di lavoro possono verificarsi malanni per quei lavoratori che operano in un microclimaSi definisce "microclima" il complesso dei parametri fisici ambientali che caratterizzano l'ambiente (non necessariamente confinato) e che, assieme ai parametri individuali quali l'attività metabolica e l'abbigliamento, determinano gli scambi termici fra l'ambiente stesso e gli individui che vi operano. Per ottenere situazioni di benessere in un ambiente di lavoro dal punto di vista del microclima, occorre garantire condizioni accettabili relativamente alle grandezze termo-igro-anemometriche. Facendo riferimento a quanto riportato nella "UNI EN ISO 7730", si definisce la sensazione di massimo confort... particolarmente caldo e umido oppure a contatto prolungato con le radiazioni solari.
INDICE
Vengono registrati effetti negativi sulla salute delle persone, come aumenti della mortalità, dei ricoveri ospedalieri, degli accessi al pronto soccorso, soprattutto per quella parte di popolazione più debole e vulnerabile.
La valutazione del rischio da stress da caldo ha lo scopo di garantire che l’ambiente termico non costituisca un serio pericolo per l’incolumità del lavoratore adottando, se necessario, misure di prevenzione e protezione individuale.
In tale condizione climatica l’organismo è fortemente sollecitato, in particolar modo se il tasso di umidità è molto elevato o se si operano particolari lavorazioni o attrezzature.
Ambienti severi caldi
Il rischio “stress da caldo” consente di valutare le condizioni di ambiente severi caldi nei quali l’essere umano difficilmente raggiunge condizioni fisiche di benessere termico, a differenza di quanto accade negli ambienti moderati.
Non essendo possibile raggiungere le condizioni di confort, è doveroso salvaguardare i lavoratori dagli infortuni sul lavoro che possono essere correlati alle ondate di calore; infatti le elevate temperature possono causare malori o ridurre la capacità di attenzione del lavoratore e, quindi, aumentare il rischio di incidenti.
Nel valutare l’ambiente severo si distinguono due individui differenti, a parità di lavoro svolto:
- Individuo acclimatato: reagisce all’ambiente caldo con bassa frequenza cardiaca e sudorazione nella norma;
- Individuo non acclimatato: reagisce all’ambiente caldo con più difficoltà, mostrando sudorazione eccessiva per motivi fisiologici.
Il software Blumatica DVR tiene conto dell’acclimatazione (naturale o indotta) nella valutazione del rischio:
Come proteggere i lavoratori dallo stress da caldo?
In generale, è buona prassi seguire le raccomandazioni messe a disposizione dall’Inail e dalle singole Regioni per ridurre il rischio infortunistico e patologie legate allo stress da calore, soprattutto per le attività svolte all’aperto.
I vademecum dell’Inail, ad esempio, contengono:
- Materiali informativi relativi alle patologie da calore;
- Indicazioni sulle condizioni patologiche che aumentano la suscettibilità al caldo e sui temi della disidratazione e dell’organizzazione delle pause;
- Raccomandazioni sulle misure di prevenzione e protezione da adottare per una corretta gestione del rischio.
Fra le misure di prevenzione e protezione più comuni si annoverano:
- Formazione del personale al fine di sensibilizzare i lavoratori sui rischi e pericoli che si incorrono a causa dello stress termico;
- Riduzione dell’orario di lavoro nelle ore più calde, soprattutto per alcune tipologie di attività, ad esempio nel campo dell’agricoltura, floricoltura, cantieri edili etc… ;
- Utilizzo di strumenti di protezione individuale dalle radiazioni solari (occhiali da sole con filtri UV, abbigliamento di materiale idoneo, leggero e traspirante etc..);
- Redazione di un piano di sorveglianza preliminare all’esposizione al calore, al fine di individuare i sintomi delle patologie e poter intervenire tempestivamente nel primo soccorso;
- Valutazione del Rischio Stress da caldo.
Valutazione delle condizioni termiche con Blumatica DVR
Le valutazioni sono finalizzate alla verifica dello stress termico ed hanno lo scopo di preservare gli addetti ai lavori e la loro salute dagli effetti del caldo nell’ambiente lavorativo.
In generale, esistono due differenti metodologie per la valutazione del rischio:
- Valutazione preliminare dell’ambiente mediante l’indice empirico WBGT;
- Valutazione più approfondita con il modello PHS.
L’indice di temperatura WBGT è utilizzato per ottenere una rapida diagnosi e per valutare se l’esposizione ad un determinato ambiente genera o meno stress termico e se è necessario operare con una valutazione più approfondita dell’ambiente in esame (sia esso interno o esterno).
Per il calcolo del WBGT entrano in gioco i seguenti parametri da misurare con l’apposita strumentazione (come, ad esempio, il globotermometro):
- tnw: Temperatura di bulbo umido a ventilazione naturale [°C];
- tg: Temperatura di globotermometro [°C];
- ta: Temperatura dell’aria (a bulbo secco) solo in caso di irraggiamento solare.
Essi derivano dalla misurazione di quattro grandezze microclimatiche:
- Temperatura ambiente;
- Velocità dell’aria;
- Umidità dell’aria;
- Temperatura media radiante.
È fondamentale considerare anche la durata delle pause di lavoro, intesa come rapporto fra il lavoro (L) ed il riposo (R).
Infatti, qualora l’indice WGT supera il limite consentito, occorre modificare la durata e l’orario delle pause di lavoro a tutela dei dipendenti.
Infine, la strategia di misura dello stress da caldo considera, oltre le temperature, anche il metabolismo ed il vestiario:
WBGT viene calcolato mediante due relazioni applicate in ambienti interni/esterni rispettivamente con o senza carico solare diretto:
- In presenza di irraggiamento solare:
WBGT = 0,7 tnw + 0,2 tg + 0,1 ta;
- In assenza di irraggiamento solare:
WBGT = 0,7 tnw + 0,3 tg;
Attraverso Blumatica DVR sarà possibile calcolare per ogni ambiente:
- WBGT (Wet Bulb Globe Temperature)
- WBGT max (Valore limite consentito dell’indice WBGT)
e segnalare gli ambienti per i quali è stato riscontrato il superamento del WBGT max.
l’indice WBGT viene classificato come:
- Accettabile se WBGT < WBGT max
- Non Accettabile se WBGT > WBGT max
Blumatica ha sviluppato un modulo dedicato da integrare in Blumatica DVR: Stress da caldo, acquistabile singolarmente dal pacchetto Rischi specifici, attraverso il quale possiamo servirci della funzionalità “Valuta con Blumatica” ed esaminare, in accordo con la norma internazionale UNI EN 27243, il rischio da caldo secondo la prima metodologia WBGT (Wet Bulb Globe Temperature).