Trasferimento bonus ristrutturazioni: detrazioni per lavori edilizi agli eredi

bonus ristrutturazione agli eredi quando avviene?
Chiarita dall’Agenzia delle Entrate la possibilità di trasmettere agli eredi la detrazione delle spese per gli interventi edilizi e i bonus ristrutturazioni.

L’Agenzia delle Entrate si pronuncia sulla trasferibilità di Bonus Ristrutturazioni, ed altri Bonus Edilizi, in favore degli eredi del beneficiario che, essendo deceduto, non potrebbe altrimenti recepire le quote residue di detrazione.

Bonus Ristrutturazioni: Cosa spetta al convivente di un detentore deceduto?

In merito ad un quesito posto da un contribuente, si è posto il caso della trasferibilità delle rate delle detrazioni al convivente, a seguito del decesso di un conduttore.

In circostanza di decesso del beneficiario di Bonus Ristrutturazioni, sono trasferite le restanti rate di detrazione – in forma automatica – a patto che vengano rispettate le condizioni per cui il convivente:

  • è erede della persona deceduta;
  • subentra nella titolarità del contratto di locazione.

La validità della concessione non si applica, però, nel caso in cui il soggetto fruitore dell’agevolazione non sia il proprietario dell’immobile, bensì sia suo conduttore.

La circolare a cui si fa riferimento per tale questione è la 9/2013, ripresa da FiscoOggi (la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate) a seguito di una domanda di un contribuente.

Appare chiaro, secondo quanto si legge, che “la detrazione si trasmette anche quando il beneficiario dell’agevolazione (de cuius) era il conduttore dell’immobile, purché l’erede conservi la detenzione materiale e diretta del bene, subentrando nella titolarità del contratto di locazione“.

Così, in caso di decesso dell’avente diritto, i conviventi che non dovessero avere formalmente la nomina di eredi del deceduto, non riceverebbero alcuna rata.

E ancora, la perdita della fruizione si avrebbe anche nei casi in cui gli eredi non avessero intenzione di continuare la locazione dell’immobile, o non ne avessero disponibilità.

 

Perché per i Bonus Ristrutturazioni non c’è trasferibilità in caso di affitto?

La Corte di giustizia tributaria di secondo grado del Piemonte, con la pronuncia 130 del 23 marzo 2023, si è espressa riguardo la trasferibilità dei Bonus Ristrutturazioni per gli affittuari.

La pronuncia è relativa al caso portato da un contribuente che si riteneva legittimo di trasmissione delle detrazioni fiscali, a seguito del decesso di un soggetto di cui è divenuto erede.

Nei documenti si evince come, in caso di affitto, mancherebbe una delle condizioni fondamentali per la trasferibilità: la detenzione diretta del bene.

Dall’art. 1140 del codice civile, sembrerebbe che, nell’instaurarsi di un rapporto di locazione tra locatore e conduttore, si possa “possedere direttamente o per mezzo di altra persona, che ha la detenzione”. Ma l’ufficio ha posto opposizione, riscontrando un deficit nell’interpretazione combinata degli articoli 16-bis Tuir e 1140 cc.

Il contribuente, di fatto, pur mantenendo il possesso mediato degli immobili locati, e soggetti a Bonus, non conserva la detenzione materiale e diretta.

Tale deriva è chiarita dalle Circolari 20/2011 e 7/2017. Ivi, precisa l’Agenzia delle Entrate, il contribuente erede, concedendo in comodato o in locazione l’immobile, non può disporne in modo diretto ed immediato. Pertanto, egli non può continuare a beneficiare della detrazione per le spese di ristrutturazione precedentemente sostenute dal de cuius. 

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Cynthia Fiorillo

Redattrice


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