Valutazione Rischio Stress Lavoro-Correlato: la Guida Completa

Gemma De Nicola2 Gennaio 202522min3540
Valutazione Rischio Stress Lavoro Correlato
La valutazione del rischio stress lavoro-correlato, obbligatoria per legge (D.Lgs. 81/2008), identifica fattori di rischio e promuove interventi per migliorare la salute dei lavoratori e l’efficienza aziendale. La metodologia INAIL prevede fasi propedeutiche, preliminari, approfondite e di pianificazione. Blumatica NoStress facilita la valutazione di tale rischio con strumenti configurabili, cronoprogrammi, gestione utenti, analisi dati e misure preventive, offrendo soluzioni efficaci per diverse tipologie di aziende e settori.

Cos’è lo Stress Lavoro-Correlato?

Lo stress lavoro-correlato è una condizione che si verifica quando le richieste del lavoro superano le risorse individuali o percepite come tali. Questo squilibrio può portare a una serie di problemi per la salute fisica e mentale del lavoratore, nonché a ripercussioni negative sull’organizzazione aziendale.

Perché è Importante valutare lo stress da Lavoro?

La valutazione del rischio stress lavoro-correlato è un obbligo di legge previsto dal Decreto Legislativo 81/2008. Essa è fondamentale per:

  • Identificare i fattori di rischio: capire quali aspetti del lavoro contribuiscono allo stress dei dipendenti.
  • Prevenire malattie e infortuni: ridurre l’incidenza di disturbi psicologici e fisici legati allo stress.
  • Migliorare la qualità del lavoro: creare un ambiente di lavoro più sano e produttivo.
  • Aumentare la soddisfazione dei dipendenti: diminuire il turnover e aumentare il benessere organizzativo.
  • Rispettare la normativa: evitare sanzioni amministrative e penali.

Nel 2011, il Dipartimento di medicina del lavoro ha sviluppato una metodologia specifica per valutare e gestire lo stress correlato al lavoro nelle aziende italiane. Questa metodologia, in linea con la normativa vigente, offre strumenti pratici e validati per aiutare le aziende a identificare e ridurre i fattori di stress sul posto di lavoro.

La metodologia è stata costantemente aggiornata grazie all’esperienza sul campo e alla collaborazione con importanti istituzioni di ricerca. Questo ha permesso di migliorarla e renderla ancora più efficace nel corso degli anni. Nel 2022 inoltre L’INAIL ha introdotto anche la metodologia per la valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato contestualizzato al settore sanitario.

Come si Effettua la Valutazione del rischio Stress Lavoro-Correlato?

La metodologia Inail per la valutazione e gestione dello stress lavoro-correlato (SLC) è un processo strutturato e completo, progettato per aiutare le aziende a identificare e ridurre i rischi legati allo stress sul posto di lavoro.

Le quattro fasi del processo sono:

Processo valutazione del rischio stress lavoro correlato
Figura 1 – Processo valutazione del rischio stress lavoro correlato

 

Fase propedeutica

Tale fase viene attuata prima della valutazione vera e propria ed ha come scopo la preparazione dell’organizzazione, include la sensibilizzazione dei lavoratori e la raccolta di informazioni di base attraverso tre momenti:

  • sviluppo di un piano e una programmazione temporale della valutazione del rischio;
  • costituzione del Gruppo di Gestione della Valutazione;
  • sviluppo di una strategia comunicativa e di coinvolgimento del personale.

Valutazione preliminare

La valutazione preliminare del rischio stress lavoro-correlato (SLC) è un processo obbligatorio per tutte le aziende.

Obiettivo: individuare i primi segnali di rischio tramite indicatori specifici, suddivisi in tre categorie:

  • Eventi sentinella: eventi che segnalano potenziali problemi (es. assenze prolungate, conflitti).
  • Contenuto del lavoro: caratteristiche del lavoro stesso (es. carico di lavoro eccessivo, monotonia).
  • Contesto del lavoro: condizioni ambientali e organizzative (es. clima aziendale, relazioni interpersonali).

Metodologia:

  • Gruppi omogenei: la valutazione va effettuata separatamente per ogni gruppo di lavoratori con caratteristiche simili (es. reparto, mansione).
  • Coinvolgimento dei lavoratori: è fondamentale per ottenere un quadro completo della situazione e garantire l’efficacia delle misure adottate.
  • Lista di controllo: la metodologia Inail fornisce uno strumento pratico per facilitare la raccolta e l’analisi dei dati.
  • Restituzione dei risultati: è importante comunicare ai lavoratori i risultati della valutazione e le azioni che verranno intraprese.

Perché è importante:

  • Prevenire problemi più gravi, identificando i primi segnali di stress, si possono evitare conseguenze negative per la salute dei lavoratori e per l’azienda.
  • Migliorare la qualità del lavoro, individuando le cause dello stress, si possono mettere in atto azioni per migliorare l’ambiente di lavoro e aumentare la soddisfazione dei dipendenti.
  • Rispettare le normative, in quanto la valutazione del rischio SLC è obbligatoria per legge.
Aree d'intervento rischio stress lavoro
Figura 2 – Aree d’intervento rischio stress lavoro

La valutazione preliminare è un primo passo fondamentale per identificare e gestire il rischio SLC. Il coinvolgimento dei lavoratori è cruciale per ottenere un quadro completo della situazione e per mettere in atto interventi efficaci.

Valutazione approfondita

La valutazione approfondita è uno strumento essenziale per una gestione efficace del rischio SLC. Permette di passare da una fase di identificazione del problema ad una fase di risoluzione strutturale.

Obiettivo: ottenere una comprensione più dettagliata del rischio stress lavoro-correlato (SLC) attraverso la raccolta delle percezioni dei lavoratori.

Quando si effettua:

  • Dopo la valutazione preliminare, se la valutazione iniziale ha evidenziato un rischio SLC e gli interventi correttivi non sono stati sufficienti.
  • Anche in assenza di rischi, è fortemente consigliata per avere un quadro più completo della situazione e migliorare continuamente l’ambiente di lavoro.

Come si svolge:

  • Coinvolgimento dei lavoratori, somministrazione di questionari in forma anonima, focus group o interviste in cui si raccolgono le opinioni dei lavoratori sugli aspetti del lavoro che percepiscono come stressanti.
  • Analisi dei dati raccolti che vengono analizzati per identificare i fattori di rischio più significativi e le loro cause.
  • Gruppi omogenei: La valutazione viene effettuata per ciascun gruppo di lavoratori omogenei, come già definito nella fase preliminare.

Perché è importante:

  • Completa il quadro, integrando i dati oggettivi della valutazione preliminare con la percezione soggettiva dei lavoratori.
  • Misura l’efficacia degli interventi, permettendo di valutare se le azioni correttive messe in atto hanno prodotto i risultati attesi.
  • Migliora la gestione del rischio, fornendo informazioni più precise per definire interventi mirati e duraturi.
  • Coinvolge i lavoratori, aumentando il senso di partecipazione e responsabilizzazione dei lavoratori.

Strumenti:

  • Questionari in forma anonima, lo strumento più comune, ma possono essere utilizzati anche focus group e interviste.
  • Flessibilità, la scelta degli strumenti dipende dalle caratteristiche dell’azienda e dei gruppi di lavoratori.

Principi fondamentali:

  • Valutazione per gruppi omogenei, per garantire la comparabilità dei risultati.
  • Coinvolgimento delle figure della prevenzione, è importante il ruolo attivo delle figure interne all’azienda, anche se si utilizzano figure esterne per la fase di analisi.
  • Restituzione dei risultati, è fondamentale informare i lavoratori sui risultati della valutazione e sulle azioni future.
DIMENSIONI ORGANIZZATIVE CHIAVE STANDARD

(si prevede che)

CONDIZIONI IDEALI/STATI DA

CONSEGUIRE (esempi)

1. DOMANDA

Comprende aspetti quali il carico lavorativo, l’organizzazione del lavoro e l’ambiente di lavoro.

I lavoratori siano in grado di soddisfare le richieste provenienti dal lavoro e che vengano forniti, a livello locale, sistemi di risposta ai problemi individuali
  • richieste, da parte dell’azienda al lavoratore, conseguibili e realizzabili nell’orario di lavoro;
  • attività lavorativa concepita sulla base delle competenze del lavoratore;
  • adeguata attenzione alla gestione dei problemi legati all’ambiente in cui i lavoratori svolgono la propria attività
2. CONTROLLO

Riguarda l’autonomia dei lavoratori

sulle modalità di svolgimento della propria attività lavorativa.

Il lavoratore abbia potere decisionale sul modo di svolgere il proprio lavoro e che esistano sistemi, a livello locale, per rispondere ai problemi individuali.
  • ove possibile, controllo del lavoratore sui propri ritmi di lavoro;
  • ove possibile, stimolo al lavoratore a sviluppare nuove competenze per eseguire lavori nuovi;
  • gestione delle pause compatibili con le esigenze del lavoratore
3. SUPPORTO DEL MANAGEMENT

Include l’incoraggiamento, il supporto e le risorse fornite dall’azienda e dal datore di lavoro

 

 

Il lavoratore dichiara di avere informazioni e supporto adeguati dai propri superiori e che vengano forniti, a livello locale, sistemi di risposta ai problemi individuali.
  • adozione, da parte dell’azienda, di procedure e politiche in grado di offrire sostegno adeguato ai lavoratori;
  • conoscenza, da parte dei lavoratori, delle modalità di accesso alle risorse necessarie per svolgere il proprio lavoro;
  • feedback puntuale e costruttivo ai lavoratori
4. SUPPORTO TRA I COLLEGHI

Include l’incoraggiamento, il supporto e le risorse fornite dai colleghi.

 

Il lavoratore dichiara di avere informazioni e supporto adeguati dai propri colleghi
  • adozione, da parte dell’azienda, di procedure e politiche in grado di offrire sostegno adeguato ai lavoratori;
  • conoscenza, da parte dei lavoratori, delle modalità di accesso alle risorse necessarie per svolgere il proprio lavoro;
  • feedback puntuale e costruttivo ai lavoratori
5. RELAZIONI

Include la promozione di un lavoro positivo per evitare i conflitti ed affrontare comportamenti

inaccettabili.

Il lavoratore non si percepisca quale oggetto di comportamenti inaccettabili (es. il mobbing) e che vengano forniti, a livello locale, sistemi di risposta ai problemi individuali.
  • promozione da parte dell’azienda di comportamenti positivi sul lavoro, per evitare conflitti e garantire correttezza nei comportamenti;
  • possibilità di condivisione, da parte del lavoratore, di informazioni relative al proprio lavoro;
  • esistenza di sistemi per favorire la segnalazione, da parte dei lavoratori, di insorgenza di comportamenti inaccettabili
6. RUOLO

Verifica la consapevolezza del lavoratore relativamente alla posizione che riveste nell’organizzazione e garantisce che non si verifichino conflitti.

Il lavoratore comprenda il proprio ruolo e le proprie responsabilità e che vengano forniti, a livello locale, sistemi di risposta ai problemi individuali.
  • garanzia, da parte dell’azienda, che le richieste ai lavoratori siano compatibili con il loro ruolo;
  • informazioni adeguate per consentire ai lavoratori di comprendere il proprio ruolo e le proprie responsabilità
7. CAMBIAMENTO

Valuta in che misura i cambiamenti organizzativi, di qualsiasi entità, vengono gestiti e comunicati nel contesto aziendale.

Il lavoratore venga coinvolto in occasioni di cambiamenti organizzativi e che vengano forniti, a livello locale, sistemi di risposta ai problemi individuali.
  • informazioni opportune da parte dell’azienda ai lavoratori per la comprensione delle motivazioni all’origine dei cambiamenti proposti;
  • consapevolezza dei lavoratori dell’impatto che un determinato cambiamento potrebbe avere sull’attività lavorativa;
  • garanzia di un supporto adeguato durante la fase di cambiamento

 

La valutazione approfondita è una fase cruciale per una gestione efficace del rischio SLC. Attraverso un’analisi più dettagliata e partecipativa, permette di identificare le cause profonde dello stress e di mettere in atto interventi mirati per migliorare la qualità del lavoro e la salute dei lavoratori.

Pianificazione degli interventi

Una volta conclusa la valutazione e individuati i problemi legati allo stress lavorativo, si passa alla pianificazione degli interventi.

Obiettivo: tradurre i risultati della valutazione in azioni concrete per ridurre o eliminare i fattori di stress lavorativo.

Cosa si fa:

  • Identificazione delle priorità, si analizzano i risultati della valutazione per stabilire quali sono gli aspetti più critici da affrontare.
  • Verifica e approfondimento, si possono condurre ulteriori analisi o consultare i lavoratori per avere un quadro più completo della situazione.
  • Definizione degli interventi, si individuano le azioni specifiche da mettere in atto, tenendo conto della fattibilità e delle risorse disponibili.
  • Assegnazione delle responsabilità, si definiscono i ruoli e le responsabilità di ciascuna persona coinvolta nell’attuazione degli interventi.
  • Pianificazione temporale, si stabilisce un calendario dettagliato per l’implementazione delle azioni.
  • Valutazione dell’efficacia, si definiscono gli indicatori e le modalità per verificare l’impatto degli interventi.
  • Comunicazione ai lavoratori, si informa il personale sulle azioni intraprese e sui motivi che le hanno determinate.

Tipologie di interventi:

  • Organizzativi, riguardano la riorganizzazione del lavoro, la gestione del tempo, la comunicazione, ecc.
  • Tecnici, si riferiscono all’utilizzo di strumenti e tecnologie per migliorare le condizioni di lavoro.
  • Procedurali, coinvolgono la definizione di nuove procedure o la modifica di quelle esistenti.
  • Comunicativi, mirano a migliorare la comunicazione tra i lavoratori e tra i lavoratori e i loro superiori.
  • Formativi, si basano sulla formazione dei lavoratori per acquisire nuove competenze o migliorare quelle esistenti.

La fase di pianificazione degli interventi è cruciale per trasformare i risultati della valutazione in azioni concrete. Un’attenta pianificazione, unita al coinvolgimento dei lavoratori e al monitoraggio continuo, sono fondamentali per ridurre efficacemente lo stress lavorativo e migliorare la qualità del lavoro.

Blumatica NoStress

Blumatica No Stress è il software dedicato alla valutazione del rischio stress lavoro-correlato in linea con le linee guida “Valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato” edita dall’INAIL ad ottobre 2017 e con il modulo contestualizzato al settore sanitario 2022.

Caratteristiche Principali:

Configurabilità

  • Settori lavorativi: Possibilità di configurare il software per adattarlo a diverse tipologie di aziende e settori (industriale, sanitario, servizi, ecc.).
Configurazione settori lavorativi - Blumatica NoStress
Figura 3 – Configurazione settori lavorativi

Cronoprogramma

  • Creazione di task: definizione personalizzata delle attività da svolgere in ciascuna fase della valutazione, con possibilità di impostare scadenze e assegnazione dei compiti.
  • Visualizzazione grafica: rappresentazione visiva del cronoprogramma per una facile comprensione e monitoraggio.
Gestione Cronoprogramma - Blumatica NoStress
Figura 4 – Gestione Cronoprogramma

Gestione del Gruppo di Valutazione

  • Anagrafica utenti: creazione di profili utente con ruoli e permessi differenziati (RSPP, medico competente, rappresentanti dei lavoratori, ecc.).

Valutazione Oggettiva

  • Raccolta dati: inserimento dei dati relativi agli eventi sentinella, ai fattori di contenuto e di contesto del lavoro.
  • Analisi automatica: calcolo di indicatori e generazione di report sintetici.
Raccolta dei dati e valutazione oggettiva - Blumatica NoStress
Figura 5 – Raccolta dei dati e valutazione oggettiva

 

Valutazione Soggettiva

  • Creazione questionari: somministrazione dei questionari mediante file PDF in modalità anonima;
  • Raccolta e analisi dei dati: elaborazione automatica delle risposte e generazione di report.
Questionari e valutazione soggettiva - Blumatica NoStress
Figura 6 – Questionari e valutazione soggettiva

 

Misure di Sicurezza

  • Catalogo delle misure: database di misure di prevenzione e protezione pre-configurate.
  • Associazione delle misure: associazione delle misure ai rischi individuati.
  • Pianificazione delle azioni: definizione di un piano d’azione per l’implementazione delle misure.

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Gemma De Nicola

Responsabile Tecnico


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