Scopri come è semplice gestire i sistemi ibridi in Blumatica Energy soprattutto in ottica del Superbonus 110%
INDICE
Uno degli interventi ammessi al Superbonus 110 è l’installazione di un sistema ibrido.
Infatti, il comma l’art. 119 del D.L. Rilancio (convertito con modificazioni dalla L. 77/2020) prevede che l’installazione di un impianto ibrido possa configurarsi come:
- intervento trainante sia nel caso di impianti condominiali centralizzati (art. 119, comma 1 lettera b) che di impianti autonomi di edifici unifamiliari o di unità funzionalmente indipendenti con accesso dall’esterno in edifici plurifamiliari:
- interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione, del 18 febbraio 2013, a pompa di calore, ivi compresi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici […]
- interventi sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione, del 18 febbraio 2013, a pompa di calore, ivi compresi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici […].
- intervento trainato (art. 119 comma 2), rientrando tra gli interventi di efficienza energetica previste dall’art. 14 del D.L. 63/2013 (convertito con modificazione dalla L. 90/2013):
“L’aliquota prevista al comma 1, alinea, del presente articolo si applica anche a tutti gli altri interventi di efficienza energetica di cui all’articolo 14 del decreto legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, nei limiti di spesa previsti, per ciascun intervento di efficienza energetica, dalla legislazione vigente, a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi di cui al citato comma 1. […].”
Essendo tanti i tecnici che stanno optando per questa tecnologia per le pratiche di Superbonus 110%, cerchiamo di capire il funzionamento di tali sistemi ma soprattutto come gestirli all’interno dei software per poter calcolare correttamente la prestazione dell’edificio.
Infatti, uno dei principali problemi che si riscontra con i generatori ibridi riguarda l’input all’interno dei software, che risulta particolarmente difficoltoso a causa di una non esplicita corrispondenza di tali sistemi all’interno della normativa tecnica.
Che cosa è e come funziona
Un sistema ibrido è un dispositivo in cui sono presenti più generatori di calore alimentati da diverse fonti di energia, solitamente un combustibile fossile e una fonte rinnovabile, che permette di attivare di volta in volta il generatore più efficiente in base alle condizioni di funzionamento.
In questo senso, quindi, è particolarmente vantaggiosa la soluzione che abbina una pompa di calore aria-acqua (rinnovabile) con una caldaia a gas a condensazione (fossile).
Nel nostro paese, il clima è generalmente mite e dunque l’uso di una pompa di calore ad aria può dimostrarsi vantaggioso, anche se a volte può essere importante disporre di un sistema di integrazione per provvedere al riscaldamento durante i periodi più freddi senza dover sovradimensionare la pompa di calore.
Ecco quindi che l’impianto ibrido risulta particolarmente efficiente grazie al proprio meccanismo di controllo “intelligente”, pensato per minimizzare i consumi di elettricità e gas. Questo meccanismo permette di valutare per ogni specifica condizione di funzionamento, in termini di temperatura esterna e richiesta di riscaldamento, se sia più conveniente far lavorare la pompa di calore o il generatore supplementare, basandosi sul costo del combustibile fossile utilizzato e dell’elettricità.
In particolare, per condizioni climatiche esterne particolarmente gravose la pompa di calore funziona in condizione di minima efficienza o addirittura, raggiunte determinate temperature (definita come temperatura di cut off), potrebbe anche smettere di funzionare.
Difatti, prendendo una qualsiasi scheda tecnica di una pompa di calore salta subito all’occhio come le prestazioni dichiarate dal produttore (COP) calano sensibilmente per temperature del pozzo freddo (il più delle volte aria esterna).
Un sistema ibrido, invece, consente di gestire l’impianto sulla base della temperatura esterna come segue:
- Temperature invernali miti: funziona solo la pompa di calore, che in questa condizione è particolarmente efficiente;
- Temperature rigide: in questa condizione la pompa di calore rende molto meno e pertanto riceve dal generatore supplementare (es. caldaia a condensazione) parte del calore necessario a riscaldare l’impianto;
- Temperature molto rigide: la pompa di calore è inefficiente e pertanto funziona solo il generatore supplementare (es. caldaia a condensazione) per garantire la temperatura desiderata dell’acqua e soddisfare la richiesta di riscaldamento.
Il sistema ibrido è facilmente installabile e richiede interventi ridotti di aggiornamento rispetto ad una caldaia tradizionale. Per di più grazie alla reversibilità di funzionamento della pompa di calore, se l’impianto è già predisposto per distribuire acqua raffrescata, o prevedendo alcune modifiche ed integrazioni del sistema di distribuzione, può essere anche utilizzata durante la stagione estiva per rinfrescare gli ambienti.
Blumatica Energy ha implementato una specifica funzionalità per i sistemi ibridi
Come anticipato nella premessa, nonostante anche i recenti aggiornamenti, nella normativa tecnica non esiste un esplicito riferimento ai sistemi ibridi.
Tuttavia, sulla UNI/TS 11300-4 viene descritto come simulare il funzionamento della pompa di calore in presenza di ulteriori generatori ad integrazione.
In particolare, come evidenziato anche dalla figura di seguito riportata, i parametri su cui è possibile intervenire per simulare un funzionamento di un impianto ibrido, sono:
- Temperatura θH-off: ovvero la temperatura alla quale la pompa di calore viene disattivata dal dispositivo di controllo di temperatura (modalità “termostato off”). Nel caso di riscaldamento di ambienti la temperatura θH-off è definita temperatura di bilanciamento (o di annullamento del carico), assunta convenzionalmente pari a 20 °C;
- Temperatura bivalente: quando la pompa è dimensionata per coprire solo parzialmente il carico termico di progetto con integrazione mediante altro generatore, la pompa funziona in “modalità bivalente” e la temperatura della sorgente fredda (es. aria esterna) alla quale la pompa funziona con fattore di carico CR = 1 è definita temperatura bivalente;
- Temperatura θcut-off: è un dato progettuale in base al quale, ai fini di ottimizzazione energetica (o per evitare il gelo quando si utilizzi come fluido acqua e non soluzioni anticongelanti), si può decidere la temperatura limite inferiore della sorgente fredda (es. l’aria esterna) al di sotto della quale si ritiene conveniente disattivare il generatore. Infatti, quando la temperatura della sorgente fredda è inferiore alla θcut-off, la pompa di calore viene disattivata e tutta l’energia termica utile richiesta è fornita dal generatore integrativo, ovvero dalla caldaia a condensazione del sistema ibrido.

Premesso ciò, al fine di agevolare sempre di più l’operato delle decine di migliaia di tecnici che utilizzano quotidianamente Blumatica Energy per le proprie pratiche di efficientamento energetico (APEL’Attestato di Prestazione Energetica (APE, o anche comunemente “certificato energetico”) è un documento che attesta la prestazione e la classe energetica di un immobile e indica gli interventi migliorativi più convenienti. Attraverso l’APE il cittadino viene a conoscenza di caratteristiche quali il fabbisogno energetico dell’edificio o dell’unità edilizia, la qualità energetica del fabbricato, le emissioni di anidride carbonica e l’impiego di fonti rinnovabili di energia, che incidono sui costi di gestione e sull’impatto ambientale dell’immobile, ed è guidato verso una... Leggi, Relazioni tecniche (ex Legge 10), Diagnosi energetiche, Detrazioni fiscali, ecc.), all’interno del software è stata implementata una specifica funzionalità dedicata proprio ai sistemi ibridi.
Per inserire un sistema ibrido in un progetto basta semplicemente selezionare uno dei generatori già presenti nell’archivio di base del software (archivio in costante evoluzione grazie anche all’integrazione di PaesEnergia) o crearlo ex novo, indicando i dati prestazionali forniti dal produttore sia per la caldaia che per la pompa di calore (potenze, rendimenti, COP, ecc.) e, soprattutto, le condizioni operative (es. θcut-off) che consentono di simulare al meglio lo “switch” tra i due generatori.
Ecco tutte le soluzioni Blumatica per ripartire con il Superbonus 110%:
![]() Blumatica Pitagora Computi Metrici e Contabilità dei lavori Gratis per te! |
![]() Blumatica SismicAPP Classificazione rischio sismico delle costruzioni e stampa della documentazione. Gratis per te! |
![]() Blumatica Energy Web Per la registrazione facile e veloce dei dati durante la fase di sopralluogo. Gratis per te! |
![]() Blumatica Energy APEL’Attestato di Prestazione Energetica (APE, o anche comunemente “certificato energetico”) è un documento che attesta la prestazione e la classe energetica di un immobile e indica gli interventi migliorativi più convenienti. Attraverso l’APE il cittadino viene a conoscenza di caratteristiche quali il fabbisogno energetico dell’edificio o dell’unità edilizia, la qualità energetica del fabbricato, le emissioni di anidride carbonica e l’impiego di fonti rinnovabili di energia, che incidono sui costi di gestione e sull’impatto ambientale dell’immobile, ed è guidato verso una... Leggi, AQE, ex. Legge 10, relazione di calcolo, annunci commerciali, interventi migliorativi, esportazioni XML regionali e tanto altro ancora! |
![]() Blumatica Detrazioni Fiscali (Ecobonus) Calcolo e gestione delle pratiche di detrazione fiscale per gli interventi di risparmio energetico degli edifici |
![]() Blumatica APEL’Attestato di Prestazione Energetica (APE, o anche comunemente “certificato energetico”) è un documento che attesta la prestazione e la classe energetica di un immobile e indica gli interventi migliorativi più convenienti. Attraverso l’APE il cittadino viene a conoscenza di caratteristiche quali il fabbisogno energetico dell’edificio o dell’unità edilizia, la qualità energetica del fabbricato, le emissioni di anidride carbonica e l’impiego di fonti rinnovabili di energia, che incidono sui costi di gestione e sull’impatto ambientale dell’immobile, ed è guidato verso una... Leggi e L10 Fast (EGE) Calcolo automatico degli interventi migliorativi ed ex. Legge 10, con relativo computo metrico estimativo. Calcolo agevolazioni Conto Termico 2.0 |
![]() Blumatica Ponti Termici FEM Calcolo agli elementi finiti e verifica muffa di qualsiasi tipologia di ponte termico |
![]() Blumatica BIMBIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”, traducibile in Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS (National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. Leggi ArchIT e Blumatica BIMBIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”, traducibile in Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS (National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. Leggi Energy Progettazione architettonica ed energetica in ambiente BIMBIM è l’acronimo di “Building Information Modeling”, traducibile in Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS (National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”. Leggi |

Responsabile Ricerca e Sviluppo Area Energia
Davide
1 Novembre 2020 at 22:10
Buonasera, in merito alle novità da Voi introdotte, non trovo caricato l’archivio dei sistemi ibridi? Come mai?
Ufficio Stampa Blumatica
2 Novembre 2020 at 11:53
Salve,
in questa primo rilascio abbiamo provveduto a distribuire la funzionalità dedicata alla gestione degli impianti ibridi.
Contestualmente, stiamo provvedendo ad integrare nell’archivio i diversi prodotti. Difatti, le ricordiamo che l’archivio del software è in continua evoluzione e costantemente aggiornato grazie all’integrazione con il wiki-portale PaesEnergia, su cui i diversi produttori di eccellenza caricano i propri prodotti.
Restiamo a disposizione per qualsiasi evenienza.
Cordiali saluti.
Martino
25 Novembre 2020 at 18:56
Buonasera,
sono un erede e non abbiamo perfezionato la successione del genitore deceduto, posso accedere al super bonus?
Saluti, a presto
Ufficio Stampa Blumatica
26 Novembre 2020 at 17:01
Salve,
le consigliamo di sistemare questo aspetto prima di iniziare la pratica la pratica di Superbonus 110%.
Restiamo a disposizione per qualsiasi evenienza.
Cordiali saluti.
Maria
2 Dicembre 2020 at 19:10
Nel caso di isolamento termico del pavimento controterra e pareti perimetrali,(risultante maggiore del 50% della superficie disperdente lorda) e rifacimento dell’impianto di riscaldamento,le verifiche delle trasmittanze termiche devono rispettare i requisiti minimi anche sulla parte non interessata da intervento(nel mio caso il solaio estradosso)?
Ufficio Stampa Blumatica
4 Dicembre 2020 at 16:44
Salve,
trattandosi di una ristrutturazione di 1° Livello non è richiesta la verifica di trasmittanza per ogni singolo componente ma occorre verificare il coefficiente medio globale di scambio termico (h’t), che in tale caso deve essere calcolato tenendo conto di tutti i componenti che costituiscono l’edificio.
Pertanto, per rispettare i valori limiti normativi potrebbe essere necessario dover agire anche su altri componenti.
Restiamo a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti.
angelo
7 Dicembre 2020 at 16:29
Buongiorno,
in una casa unifamiliare indipendente dotata di singoli split in ogni ambiente si vorrebbe installare caldaia di ultima generazione con radiatori per abbattere il dispendio energetico degli split quando operanti come riscaldamento. Nel corso di un recente webinar l’ottimo ing. Cocozza aveva chiarito che ciò è ammissibile purché il numero degli split sia sufficiente a coprire il fabbisogno dell’intera unità immobiliare.
Ma considerato che gli stessi split sono utilizzati nella stagione estiva per il raffrescamento, vorrei sapere se nel caso specifico sia necessario – a norma di legge – sostituire comunque tali impianti in virtù dell’introduzione della caldaia.
Cordialità,
-angelo
Ufficio Stampa Blumatica
7 Dicembre 2020 at 17:20
Salve,
le confermiamo che sono ammessi alle detrazioni solo gli interventi che prevedono la sostituzione di un generatore esistente con un altro più performante.
Inoltre, tali interventi devono garantire un miglioramento energetico e, pertanto, le consigliamo di prestare particolare attenzione, in quanto sarà particolarmente difficile ottenere un risparmio energetico (anche se il tutto dipende dalle tipologie di macchine attualmente installate).
Restiamo a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti.
Luca Boscaino
2 Gennaio 2021 at 14:47
Salve,
un quesito in merito al coefficiente correttivo Cc oppure Cd (rispettivamente fattore correttivo del COP e fattore correttivo dell’efficienza GUE). Ho visto che nei vostri esempi utilizzate tale fattore pari a 0,1, mentre nella norma UNI è specificato che, salvo indicazioni fornite dal costruttore, sia da utilizzare il valore di 0,9 per il Cc, mentre per il Cd esso è variabile ed opportunamente tabellato. Mi piacerebbe approfondire in merito, in quanto un valore non corretto può portare a sensibili variazioni di calcolo della classe energetica.
Nicola Trojani
6 Gennaio 2021 at 18:20
Possibile che non riesco ad avere un rendimento medio stagionale per il riscaldamento con PDC e coop medio intorno al 4 superiore a 0,9?
I parametri della PDC sono corretti, ho provato anche con altre dal database,
i rendimenti di erogazione, distribuzione e regolazione sono tutti sopra 0,97.
Può esserci un errore altrove?
Ufficio Stampa Blumatica
7 Gennaio 2021 at 10:45
Salve,
per riuscire a rispondere con maggiore precisione, ci occorrerebbe vedere il file di lavoro.
In linea generale, prendendo atto dei dati da lei descritti, il problema potrebbe derivare o dal valore di qualche ausiliario elettrico inserito nel progetto in maniera errata, oppure dall’aver considerato una pompa di calore che lavora male (perchè magari sovradimensionata).
Nel caso avesse bisogno non esiti a contattare il nostro servizio di assistenza, aprendo un ticket direttamente dal software o dalla pagina del nostro sito.
https://www.blumatica.it/supporto/
Restiamo a disposizione per qualsiasi evenienza.
Cordiali saluti.
Marcello
19 Gennaio 2021 at 12:56
Buongiorno. Se possibile le chiedo risposta alla seguente domanda:
In un condominio alcuni appartamenti sono dotati di impianti autonomi con caldaia e radiatori. Tutte le caldaie hanno il libretto di impianto. Ma nello stesso condominio vi sono altri appartamenti con ambienti climatizzati mediante monosplit . Per i monosplit non vi sono libretti di impianto. Per l’accesso al superbonus senza rischiare sanzioni è necessario il possesso del libretto d’impianto? Se si, questa condizione vale per ogni tipo di impianto termico? Grazie.
Ufficio Stampa Blumatica
21 Gennaio 2021 at 09:04
Salve,
il libretto di impianto è obbligatorio per ogni impianto termico. Pertanto, facendo riferimento all’attuale definizione di impianto termico, anche per i condizionatori è necessario redigere tale documentazione.
In particolare, ai fini del Superbonus, tale documentazione consente di dimostrare che l’unità immobiliare risulta essere riscaldata, che è il requisito fondamentale per poter usufruire della detrazione fiscale.
Restiamo a disposizione per qualsiasi evenienza.
Cordiali saluti.
Marco
30 Marzo 2021 at 17:53
Salve,
vorrei un chiarimento in merito al funzionamento degli impianti ibridi per i servizi combinati di riscaldamento e di produzione di acs. Ovvero mi confermate che per quanto riguarda il servizio di acs è fornita sempre e solamente dalla caldaia a condensazione?
Ufficio Stampa Blumatica
1 Aprile 2021 at 15:29
Salve,
premesso che i sistemi ibridi non sono contemplati dalla normativa, tuttavia nel software sono state integrati tali sistemi seguendo le indicazioni normative della UNI TS 11300-4.
In particolare, nel caso di sistema ibrido con accumulo inerziale (configurazione che consente alla pompa di calore di soddisfare il servizio di riscaldamento e ACS) è possibile inserire un’unica centrale termica con servizio combinato, con all’interno il sistema ibrido. Nel caso in cui il servizio di ACS sia soddisfatto solo dalla caldaia (es. nei casi di sistemi ibridi senza accumulo), è necessario inserire due centrali termica: una con servizio di solo riscaldamento in cui inserire la pompa di calore e una centrale con servizio combinato (riscaldamento e ACS) in cui inserire la caldaia.
Tuttavia, la informiamo che a brevissimo sarà rilasciato un nuovo aggiornamento del software in cui sarà possibile gestire questa situazione (pompa di calore del sistema ibrido dedicata al solo riscaldamento), inserendo un’unica centrale (con servizio combinato) con all’interno un sistema ibrido: in particolare, sulla pompa di calore è stato inserito un nuovo comando che consente di specificare se il generatore soddisfa o meno il servizio di ACS.
Restiamo a disposizione per qualsiasi evenienza.
Cordiali saluti.
Roberto Cerrato
30 Giugno 2021 at 14:05
Qualcosa non quadra.
Nel caso di impianto ibrido in cui la pompa di calore preriscalda l’acqua che viene poi inviata alla caldaia, cambiando i valori di Pozzo Caldo dovrei vedere una variazione nei consumi di gas della caldaia.
Invece nei risultati di calcolo cambia solo il valore di Energia Elettrica prelevata dalla rete, metre i consumi di gas naturale rimangono immutati.
Ufficio Stampa Blumatica
30 Giugno 2021 at 16:08
Salve,
in base all’attuale normativa (UNI/TS 11300-4), un sistema ibrido viene schematizzato con un funzionamento in serie dei due generatori (pompa di calore e caldaia). Pertanto, la pompa di calore entra e resta in funzione fin quando la temperatura esterna è superiore alla temperatura di disattivazione (tcut-off).
Variando la temperatura di pozzo caldo della pompa di calore, non si interviene sul consumo di gas naturale, ma esclusivamente sulla modalità di funzionamento della pompa di calore stessa, che in virtù dei parametri dichiarati dal produttore (COP e potenza per le diverse temperature di pozzo freddo/caldo).
Pertanto, l’unico parametro che influenza il consumo di gas naturale della caldaia è la temperatura di cut-off: al decrescere del valore, ovviamente, la pompa di calore resterà maggior tempo in funzione, con conseguente minor consumo di gas naturale.
Restiamo a disposizione per qualsiasi evenienza.
Cordiali saluti.
Roberto Cerrato
30 Giugno 2021 at 22:38
Capisco è lo stesso problema che hanno anche i vostri concorrenti.
Peccato che per gli impianti ad alta temperatura i produttori configurino la PdC per preriscaldare l’acqua che poi viene portata in temperatura dalla caldaia, ottimizzando così i consumi Elettricità/Gas.
Speriamo che la UNI/TS elabori al più presto un sistema di calcolo normato che emuli quello che fa la centralina del sistema ibrido.
Grazie per la risposta
Ufficio Stampa Blumatica
1 Luglio 2021 at 10:47
Salve,
esatto, il problema deriva dall’attuale impostazione normativa, che in questo periodo è in corso di revisione. Infatti, nei tavoli tecnici (in cui presidiamo anche noi) si sta discutendo anche di questo aspetto, cercando di trovare una migliore impostazione del metodo di calcolo, in modo da renderlo più vicino al reale funzionamento di questi sistemi.
Come sempre vi terremo aggiornati non appena ci saranno novità.
Cordiali saluti.
Roberto Stallone
7 Settembre 2021 at 12:42
Buongiorno, in un progetto di riqualificazione energetica per unità residenziale, abbiamo previsto un impianto a pavimento radiante per riscaldamento e raffrescamento, abbianto con un generatore a sistema ” ibrido”, nel caso specifico intendiamo inserire per il raffrescamento anche un sistema di deumidificazione per evitare i fenomeni di condensa a pavimento. Qual’è la funzione per l’isnerimento della deumidificazione in blumatica Energy ? E’ da spuntare e dimensionare L’UTA ?
Ufficio Stampa Blumatica
8 Settembre 2021 at 10:52
Salve,
in base all’attuale normativa, i fabbisogni derivanti dal servizio di deumidificazione non vengono preso in considerazione all’interno del calcolo. Infatti, con l’UTA si va a stimare esclusivamente il fabbisogno di energia soddisfatto dal sistema aeraulico.
Il servizio di deumidificazione è attualmente oggetto di studio dei diversi comitati tecnici che stanno lavorando all’aggiornamento normativo della UNI TS 11300 e, pertanto, per poterne tenere in considerazione occorre attendere la pubblicazione della nuova norma.
Restiamo a disposizione per qualsiasi evenienza.
Cordiali saluti.